Dopo circa un decennio è arrivato facebook.
Non avendo più
Ovviamente son pochissimi quelli che lo ammettono, definendosi perlopiù, degli umili dilettanti.
Fotografi che postano foto che mmm vabbè a parte averci messo il bianco e nero cosa? , cuochi che postano piatti pronti ma che poi non ti invitano mai a cena (anche quella è un'arte, parlo del cucinare) , poeti che postano...poesie, che però non seguono nessuna di quelle regole di metrica che ricordi vagamente di aver studiato , e poi disegni, racconti , barzellette varie e ingegnosità divertenti e chi più ne ha più ne metta.
Tranne le sculture, ignoro per quale motivo sembra che la cosa non abbia ancora attecchito.
E' strano , perchè fare una bella sculturina da mettere poi sul mobile in soggiorno non è certo una cosa meno appagante del resto.
Tutto sto papiello per dire che amo il fatto che la gente voglia fare arte, sentirsi apprezzata ( vi mando dove volete se mi dite che "in realtà lo fate per voi , mica per il giudizio degli altri ")
Trovo lo spirito artistico un indice importantissimo di civiltà.
Mi fanno anche tenerezza, soprattutto quelli da cui non me lo sarei mai aspettato, che si vede postano timidi ed impauriti , che se ricevono una decina di likes svoltano la giornata.
Tutta sta purezza io ormai l'ho persa, l'unica musa che mi veniva a stuzzicare era quella della scrittura, ma ormai ci vediamo pochissimo, a causa di una serie di responsabilità che mi son piombate addosso negli ultimi tempi, molte anche piacevoli , che mi costringono a passare il relativamente poco tempo libero che ho a fare cose più concrete.
Forse verrà un giorno in cui avrò di nuovo tempo da dedicare a Talia ( ho fatto una ricerca su google , sembra sia la musa di riferimento) , forse un giorno davvero scriverò sto libro che mi frulla in testa. Prima però devo imparare a scrivere, visto che non sò nemmeno se la virgola messa dopo la parentesi va bene oppure no.
Non biasimatemi, alle medie andavo ad una scuola molto "popolare", diciamo così, in un quartiere ancora più popolare, e per essere il primo della classe non occorreva poi sbattersi così tanto.