sabato 30 novembre 2013

La libertà che devi concedere alla tua donna. Ma prima novità sugli APPUNTONI MAGICI!

Allora:

1) Il collega che doveva portarmi gli appunti salva-vita (leggi post precedente) (ovviamente se non l'hai già letto) (altrettanto ovviamente se ti va ) (vabbe non aspettarti chissà cosa) (hai fatto? Sei di nuovo qui? ) (ah, l'avevi già letto?) (possiamo continuare,si? ) insomma avevamo appuntamento ieri, passava a lavoro e mi consegnava sti cosi.
Non ci siamo beccati perchè son uscito, mi arriva una chiamata :
"Gè scusami tanto non ti preoccupare ( tranquillo, ndr) come uno stupido li ho dimenticati a casa, mi dispiace tanto..."
"vabè dai non fa niente! "    Anzi, sono quasi sollevato.
"ma no , ma no , te li DEVO dare! Senti domani tu che fai pomeriggio? Sei a casa?"
"no, veramente domani è di riposo... quindi , si , sto a casa"
"Alle 11 e 30! Passo da te alle 11 e 30 , prima di andare a lavoro!"
"ma,non devi per forza...non voglio che fai tardi...aspettiamo di incontrarci..."
"No , no , perchè?tranquillo, non mi costa nulla... dai allora passo domani, ti squillo e scendi!"
"ok..."


2)..... Son le 19 e 18. Sto ancora studiando con unica fonte i miei libri di testo. Nonostante non disponga ancora degli utilissimi fondamentali appunti non va malissimo, se non fosse che all'esame mancano 20 giorni.
Il Cagnaccio è andata alla fiera dell'artigianato, una cosa che fanno in questo periodo a Milano, ci vanno tutti tranne me che mi scoccio di andare in mezzo al marasma generale, ma è per questo che esistono le amiche della tua ragazza, per portarla in giro quando te non hai voglia.
 Io non li capisco i ragazzi gelosi, che non fanno uscire la propria donna da sola.
Va beh che con lei ho avuto una storia a distanza di anni (pochi, ma sempre anni) però il fatto di lasciarla andare in giro da sola con le amiche non mi ha mai creato problemi. Sarà che mi fido, sarà che non c'era alternativa , sarà che le amiche non sono di quelle che vanno in giro in cerca di fave , sarà che qui a Milano una donna che viene fermata da un uomo è un evento più unico che raro, ma alla fine riesco a stare da solo a casa sereno.( Un attimo che mi gratto i coglioni , giusto perchè non sono geloso, ma scaramantico si.)

Le donne devi lasciarle uscire un po' da sole, si devono un po' sentire libere , certo devono pure meritarsela questa fiducia, ma se non ce l'hai allora come fai a starci insieme?
E' questo che non ho mai capito di alcune coppie, con lui che sta tutto pronto con il collare, ma non per fare cose sadomaso che ognuno tra consenzienti puo' fare quello che vuole, bensì per evitare che lei esca sola con le amiche. E' vero che poi se escono puo' essere che qualche gruppo di ragazzotti arrapati si avvicini loro per fare acchiappanza (tranne che a Milano, ripeto qui non sono proprio così marpioni come giù, che invece magari non acchiappano ma ci provano eccome) però una di cui ti fidi semplicemente non dà confidenza, o ne dà il minimo giusto per fare due chiacchiere e poi ciao baby son già impegnata.
Ovviamente se parliamo della fiera dell'artigianato o quello che è poi uno si sente ancora più tranquillo, diciamo che mi riesce difficile pensare ad una scenetta del genere:

Cagnaccio: "Buonasera , signore sulla cinquantina piccolo imprenditore artigiano!"
Signore: "Piccolo imprenditore o imprenditore artigiano?"
Cagnaccio: "Eh, non lo so, l'autore del post, il mio ragazzo, sta studiando diritto commerciale e non ha ancora capito bene la differenza tra le due categorie. Ma tra un po' avrà degli appunti magici e tutto sarà più chiaro, potrà quindi qualificarla senza problemi e saprà a che disciplina lei soggiace."
Imprenditore: "Ah, ok. Ti serve qualcosa, baby?"
Cagnaccio: "Ma... come... io volevo solo sapere il prezzo di quella sedia..."
Imprenditore: "Solo quello? Verrebbe 45 euro...ma se ti va, posso venire a cena da te e ti faccio la consegna gratis..."

 insomma non è che vanno a farsi un fine settimana da sole ad Ibiza , verso ferragosto.
Ecco, forse quello potrebbe mettermi un po' in crisi.
Forse.

Ecco, nel prossimo post vi parlerò meglio della gelosia in generale.
Ora vi lascio, devo farmi uno shampoo che mi prude la testa.



(la capiranno questa? boh...ma certo che si, non sottovalutiamo i lettori di questo blog)






martedì 26 novembre 2013

La dispensa indispensabile

Sto preparando un esame. Robba difficile, commerciale.
Non è nemmeno difficilissimo, ma è luuuungo, proprio tanto. E' il rocco di tutti gli esami di diritto.
In realtà non sono manco tantissimissime pagine, 600, ma devi saperle tutte, non puoi sezionare nulla.
O almeno questo pensavo.
Un collega ha saputo che dovevo fare questa prova, ed allora , avendola lui già affrontata l'anno scorso, mi dice:
"ehy , ma io ho una dispensa che ho usato l'anno scorso!"
Mmm.
Non è che sono contro le dispense, però i riassunti mi piace farmeli da me, così imparo anche.
"Ok, grazie...però sto facendo i riassunti da solo..."
"Ma no, Ge', devi assolutamente usarla! Sono riassunti fatti bene! Io li ho usati! Ho fatto l'esame in meno di un mese, fidati, tranquillo!"

Ora, c'è sempre gente che riesce a compiere queste imprese. Io non sono uno di questi.
E poi non capisco come si possa condensare un programma del genere in questo modo.

"E...quante pagine sarebbero?"
"Solo 150!"

Ehm.
Ma saranno scritte in arial 4 ?


Prendo tempo.
"ok...va bene allora poi quando ci vediamo, tra una ventina di giorni, me li dai..."
"eh ma tra una ventina di giorni è tardi, come fai che hai l esame...dai che te li porto io..."
"ehm..veramente..."
"ma no, non ti preoccupare, davvero...devi usarli!"
"ok..."

Insomma, ci credete che se non li uso questo mi si offende?
Adesso mi tocca prenderli...per forza...
speriamo che non mi interroghi.

lunedì 25 novembre 2013

Faccio spesa da "Bulgari"

Da quando ci siamo trasferiti nel nuovo quartiere posso tranquillamente dire che la qualità della vita è migliorata, avere la metro vicinissima è una svolta , per strada non ci sono le sputazzate degli stra  incivili , se hai voglia di uscire e fare due passi in cinque minuti sei in una via piena di negozi. E c'è pure il parcheggio per residenti. E che vuoi di più?
....
ok, però quando vai a fare la spesa sono mazzate sulle palle.
Una cosa assurda, almeno se vuoi rivolgerti agli esercizi in zona.
Se vai presso i market, i prezzi son pure altini , ma leggermente sopra la media. Il problema è la qualità: frutta e verdura (ne consumiamo molta) lasciano un po' a desiderare. Del pane non ne parliamo proprio, anche se forse è perchè son io ad essere abituato a giù, dove era proprio tutta un'altra cosa.
Allora, avendo un mercato rionale abbastanza vicino, uno pensa "e vabbè , vai al mercato, così prendi la roba buona e risparmi!"
seee, illusi.

Sto mercato va contro ogni legge dell'economia io abbia mai studiato. (e ne ho studiate poche, e non me le ricordo nemmeno, se proprio devo essere sincero.)
Una di quelle diceva qualcosa sulla concorrenza , tipo che se ci sono più che offrono il prezzo scende perchè il consumatore dice:
  "tu hai la fesa di tacchino a 2,50? TIE'! Me ne vado da quello poco più avanti che ce l'ha a ...ehm...2,60?.........ok, due etti. Giusti eh, mi raccomando, che è per la dieta! ( più che altro, se sgarri anche solo di 40 gr sossoldi!"

Altro che cartello. Qui fanno a gara a chi spara il prezzo più alto.
Tocca girare tutto il mercato, prendere una cosa da uno, una da un altro, altrimenti prendi che ne so il pollo ad un prezzo, fai per uscire e vedi che l'altro polliere lo fà al 20% in meno.
E' tutto un confrontare prezzi.

Alla fine , quando esci, hai quella brutta sensazione addosso di essere stato svuotato.
Che poi non puoi nemmeno dire nulla, visto che i prezzi sono esposti e l'altra legge che conoscevo è : Il prezzo di un bene lo fa il consumatore. Se gli sta bene, in regime di concorrenza, compra. Altrimenti va altrove. Ecco, la rovina di questo quartiere allora sono le signore ricche: Per colpa loro io devo comprare la fesa a 2,50 al Kg.
non ho mai capito perchè le cose per la dieta costino di meno.
Prendete la mortadella, te la buttano in faccia, eppure è grassissima.
Se invece vuoi la Bresaola, devi consultarne il valore odierno sul Sole24ore.


Ormai abbiamo capito che tocca organizzarsi: Una volta a settimana spesona in qualche posto magari anche un po' lontano, ma con prezzi normali.


venerdì 22 novembre 2013

Quando non trovi quello che cerchi, al supermercato sotto casa

L'altra sera mi è venuto il mal di testa per colpa del cous cous .
Ero tutto contento perchè avevo preso il necessaire senza problemi, non mancava nulla, tutto era al suo posto, ed ecco che mi arriva la telefonata di controllo del Cagnaccio.
"Hai preso tutto quello che serve per fare il cous cous?"
"Oyesse."
"Zucchine?"
"Si"
"Peperoni?"
"Siii, pure le mele, la cipolla e il latte per domani!"
"Ottimo. Ed il cous cous?"
"...."
" ?"
"....ehm , si certo ! Arrivo!"
"ok, ok, a dopo!"


Beh, in effetti è l'ingrediente principale, ha ragione.
E giriamo un po' tra i reparti va. Ho pure tutte le cose in braccio, che come al solito ho dimenticato di prendere il carrello verde, prima dei tornelli.
Andiamo nel reparto della pasta. Se io avessi un supermercato e dovessi vendere il cous cous lo metterei lì.
Niente, non c'è.
allora facciamo qualche passo più in la, magari stà vicino al riso.
Niente.
Inizia a venirmi un po' di mal di testa, davvero. Faccio il giro degli scaffali di pasta e riso almeno due volte, per essere sicuro. C'è una ragazza , intenta a scegliere tra pennette e rigatoni , che si accorge di questo mio moto circolare. Chissà, magari pensa che io sia interessato a lei e voglia abbordarla con una semplice scusa, tipo, che ne so, dove è il cous cous , quando in questo supermercato, anzi nel quartiere lo sanno tutti che il cous cous è introvabile.
Nel dubbio prende il primo pacco di corallini che trova e scappa verso le casse , al sicuro.
Stasera preparerà una cena un po' strana.

Ed intanto resto solo con il mio vuoto, oltre al fatto che ho già detto per telefono di averlo trovato, non posso tornare a casa senza. Tra l'altro è anche l'unico supermercato aperto a quest'ora, non saprei a chi altro chiedere. Forse al kebabbaro? Lui lo vende?
cerco nel reparto cose straniere, che pensi di riuscire a farle uguali ma in realtà faranno schifo.
C'è la Paella in bustina liofilizzata , il sushi solubile ed altri orrori gastronomici, ma non ciò che agogno.

Finalmente decido di mettere da parte il mio orgoglio e di chiedere a qualcuno.
Solo che non c'è nessuno, almeno tra gli addetti.
Le clienti son in generale signore che hanno fretta,indifferenti alla mia personalissima tragedia. Nel loro egoismo prendono quello che vogliono, che le serve, e iniziano a correre verso la cassa per accorciare i tempi della fila, che i cassieri sono lenti.
Ecco, i cassieri! Potrei andare da loro! In effetti loro mi risponderebbero sicuramente "E certo!Io sto alla cassa, secondo te che cacchio ne so dove stà sto coso che cerchi?" creando solo disappunto da parte della gente in fila, che deve correre a casa a vedere Striscia la notizia.
Che in questa città tutti vanno di fretta, non è che puoi disturbarli con queste sciocchezzuole.
A Napoli avrebbero fatto una riunione, tutti quelli in fila, si sarebbero precipitati a darmi una mano, rivoltando l'intero supermercato fino a che sto benedetto c.c. non fosse uscito.
A Napoli avrei preso due pizze, risolvendo il problema. Ma qui no, non si puo'.
Non è lo stesso.

Ormai vago da almeno 10 minuti per i corridoi del market, girando addirittura nel reparto detersivi.Niente di niente. Mi resta da chiedere al bancone salumeria. Magari le dico "scusi mi serve del c.c."
e lei mi risponde "Certo, quanto ne faccio? duecento va bene? ho messo un po' di più, tengo?"
mi avvicino quindi speranzoso, mentre lei stà pulendo un po' gli attrezzi del lavoro , e le chiedo " scusi, dove cazzo avete nascosto il cous couss?eh ? se non volete venderlo basta che lo dite!"  sta il cous cous?"

Lei mi risponde sibillina , cambiando voce e con le pupille alzate al cielo, quasi fosse posseduta  (o forse son le mie allucinazioni da stanchezza)


"colui che è il prescelto a cercare l'arcano
attraverso il quarto corridoio passerà
oltre il reparto surgelati a levante girerà
ed infine in basso l'agognata preda troverà!"

"Eh?"
"oh, in fondo a destra, poi a sinistra! Su, che stiamo per chiudere!"
"Si, certo..."

Arrivo finalmente nel punto contrassegnato dalla X. Il mio tesoro è lì, in bella vista. Dinnanzi ai surgelati, appena prima dei biscotti per fare colazione. Un po' nascosto, davvero , tra altre cose che boh nessuno prende mai.Tanto anonime che non ricordo manco cosa fossero.
Lo afferro, trionfante. E' mio.
Non me ne frega nulla della marca, del prezzo, ormai l'ho preso. Percorro i metri che mi separano dalla cassa, sollevato, leggero. Durante la fila tengo stretto il mio trofeo, lo lascio solo per mostrarlo al cassiere, che mi sorride ammirato . Quasi nessuno riesce a fare il cous cous in questo quartiere, proprio perchè non si riesce a reperire la materia prima.
Per strada la gente mi vede con il pacco in mano, e vorrebbe fermarmi , chiedermi dove l'ho trovato.
Mi spiace, non si rivelano certi segreti.






giovedì 21 novembre 2013

Il Piccolo Principe nella realtà


Se tu devi venire, per esempio , tutti i pomeriggi alle 4 , io alle 4 e mezza ti starò ancora aspettando.

"perchè bevi?" Chiese il Piccolo Principe.
"Buuuuuuuurp! ....fatti i cazzi tuoi!" , rispose l'ubriacone.


L'essenziale è una canzone di Marco Mengoni.