domenica 31 marzo 2013

di scelte ben distribuite tra uomo e donna. E di auguri .

In questi giorni stiamo girando un po' i vari cosi dove vendono mobili , tipo quello svedese (dove però con grande rammarico non si vede mai nemmeno una svedesona , che cavolo almeno una di rappresentanza potrebbero mettercela ) , poi quello che sembra francese ma non ci giurerei che la roba lo è , dove del resto non ci sono francesi , e vari piccoli imprenditori di cui l'Italia conserva ancora qualche specie , anche se la crisi minacciosa incombe e quindi speriamo bene.
Speriamo bene che non chiuda prima di consegnarci il divano, che abbiamo pagato l'anticipo per bloccarlo (veramente a me sembra non si muovesse lo stesso , comunque va beh) quando ce lo porteranno a nuova dimora geggiosa tra un mesetto o poco più.

Comunque i classici obiettivi sono :
- Una cucina che non si scassi troppo presto
- una camera da letto che non si scassi mai , che col cavolo che la risposto
- Varie ed eventuali

E' il varie ed eventuali che ti frega, visto che trattasi di voce potenzialmente onnicomprensiva.
Ho notato una cosa di quando arredi casa con una donna, e cioè che avviene una cosa strana:
Tipo prendi il divano, lo vedi lo provi e dici "mmm!"
Lei si siede, lo prova e dice "mmmmmassì!"

Insomma, piace ad entrambi.
Poi lei tratta (povero venditore , non sapeva con chi aveva a che fare) e strappa un buon prezzo.
Insomma, lo prendiamo ed ecco che:

"Ok, il divano lo hai scelto te!"

???

Cioè adesso ho esaurito il mio diritto di scelta?
E non era stato preso consensualmente?

Il succo è che adesso il resto, tutto il resto , lo deve scegliere lei.
Io credo di avere il diritto di selezionare giusto un soprammobile , che però deve stare in alto alto , e poi le tendine del bagno. Però su queste ultime non sono proprio sicuro.
Ah, anche il bicchiere del dentifricio e spazzolini.
Ed il nuovo Scoopy! Quello lo voglio scegliere io, non esiste!
Oddio, quelli chiusi mi sa che sono un po' più igienici.
Pero' non posso fargli la faccia, poi.
Insomma, un divano, una tendina, lo scopettino ed un soprammobile.

Mi sembra equo, è più di quello che è stato offerto a tanti altri uomini.

ps ovviamente auguri di buona pasqua a tutti i lettori, e voi che potete abboffatevi di uova al latte, nocciolate , al cioccolato bianco , al pistacchio , all'uovo sodo , al fondente nero , al caffè.

L'anno prossimo spero di passarla a Napoli, così recupero tutte le pastiere casatielli e roba varia che quest'anno non ho potuto prendere, sembra che per colpa del mio mancato ritorno a casa un paio di caseifici e di forni rischino la chiusura.

Perdonatemi!

mercoledì 27 marzo 2013

Alla ricerca della balla perfetta

Allora, con l'avvento della primavera si avvicina la stagione dei matrimoni , già mi immagino come tra qualche settimana i post delle blogger si riempiranno di interessaaaaaaantissimi post su vestiti da indossare , accessori, tacchi alti , bassi , medi ,  e roba del genere, roba da "meglio che ci rileggiamo ad agosto".

Qui il problema è un altro: Poniamo di avere l'invito per un matrimonio , mettiamo a Giugno , e mettiamo sempre che uno proprio non abbia voglia di andarci. O voi o il \la vostro partner.
Poniamo che , per non ferire i sentimenti dell'amico\a che si sposa - magari non gliene frega nulla, però uno si fa scrupoli di importanza , serva una grande balla.
O una media, fate voi.
Una inattaccabile, inscopribile , incontraddittibile, inverificabile . E che possibilmente venga immediatamente giustificata da chi ti ha invitato , che quindi non provvederà ad insistere, ma anzi capirà senza problemi.

Ecco , una così.

Voi quale usereste?
Con un preavviso di diciamo almeno un paio di mesi, che non è che lo puoi dire all'ultimo, che cacchio.
E nel caso in cui non ci sia nessuno che possa smerdarvi, a parte voi con un vostro comportamento contraddittorio ecc , visto che non abitate nemmeno nella stessa città.

Allora? Sbizzarite la vostra fantasia....

ps non c'entra nulla, ma vi metto un'altra vignetta dalla pagina facebook " Uomini sotto il pacchero della propria donna " , se vi va andate li , mettete il mi piace e condividete, aiutandola a crescere (si dice così, oddio che frase triste ;P )



domenica 24 marzo 2013

Il sinistro venditore di divani.

No, non sinistro nel senso di mancino. Sinistro nel senso che dal momento in cui fai la sua conoscenza il tuo rapporto con i venditori di divani sarà inevitabilmente diverso , rispetto a prima.
L'inquietudine che quest'uomo ti ha trasmesso non la laverai via nemmeno dopo sette docce , continuerà a perseguitarti nelle successive visite ad altri esercenti.

Ma andiamo per ordine.
Omettendo per motivi di privacy ogni tipo di dato sensibile.

Raaporto Alfa

Era un pomeriggio semibuio e piovoso , lo scrivente percorreva , a bordo dell'auto targata XXXXXXXX e condotta dal fedele Cagnaccio , la via XXXXXXXX. Alle ore 17 circa veniva unilateralmente deciso dal Capopattuglia in gonnella di effettuare un controllo presso l'attività YYYYYYYYYY sita in WWWW sul WWWWW , al fine di individuare un possibile divano candidato ad essere pressato per ore ed ore in futuro dalle nostre qui presenti chiappe. A seguito di altre precedenti ispezioni si era proceduto ad una valutazione comparativa,  che aveva ottenuto come risultato quello di produrre nello scrivente un senso di amarezza dovuto ad una prospettazione eccessivamente costosa del prodotto in questione.

Va detto , ai fini di completezza del rapporto , che il Cagnaccio , che già si era precedentemente infiltrata nel suddetto locale  ,mi aveva avvisato del fatto che all'interno vi era un tipo sospetto e preannunciandomi che avrei dovuto "fare attenzione, dato che all'interno vi era uno antipatico" .
Ma quel termine non era affatto calzante, nè atto a rendere l'idea della personalità dell'individuo che avremmo trovato all'interno.
Una volta all'interno dell'esercizio commerciale , notavamo come lo stesso fosse insolitamente deserto , fatta eccezione per due persone , che presumibilmente erano addetti ai lavori.
tra qualche minuto avrei potuto comprendere il perchè di questa assenza di altri esseri umani.

Mentre il mio Capo iniziava a posare il suo popò sui poveri primi divani che le capitavano a tiro di chiappa, gettandosi sugli stessi con una delicatezza propria del rinoceronte di Madagascar , presumo al fine di testarne le capacità di resistenza in condizioni d'uso standard , lo scrivente notava avvicinarsi a passi lenti il soggetto X . Era un uomo dall'apparente età di sessanta anni , alto sul metro e ottanta . Vestiva una giacca di quelle un po' di tutti i colori, di quel materiale strano che sembra un po' vecchio. Lo scrivente si scusa per la povertà descrittiva , ma di abbigliamento non ne capisco nulla.

Il mio Capo formulava quindi una esplicita ed univoca richiesta:
"Buongiorno! Possiamo dare un'occhiata?"
"Si, certo!"

Ottenuto a quel punto il consenso dell'avente diritto , provvedevamo a perlustrare l'area alla ricerca della comodità.
Nel frattempo il Soggetto X si avvicinava con fare baldanzoso e chiedeva:
"State cercando un divano?"
...
Lo scrivente notava nello sguardo della sua donna la voglia di rispondere qualcosa del tipo
"No, un pollo allo spiedo, già tagliato, grazie!"
Ma tale sarcastica risposta non venne formulata, bensì fu sostituita da un più diplomatico:
"Mah, si, ma nulla in particolare, facciamo solo un giro..."

A quel punto il Soggetto X insisteva nella sua insistenza:
"Ma come lo cercate , di pelle , di finta pelle, di pelle di palla di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo, di velluto, di mogano , di plastica , con la penisola , con l'arcipelago?"

"Guardi, non sappiamo, vorremmo solo fare un giro..."
"Va beh." . Risponde il tizio, per poi allontanarsi di qualche metro.

Nel frattempo lo scrivente punta un divano , ci si siede sopra.
Nemmeno il tempo di indurire un po' i glutei per vedere l'effetto che fà , che il tizio si riavvicina:
"Ma questo le interessa? No , perchè se le piace io in magazzino ne ho un'altro che voglio dar via, quello lo dò ad un prezzo inferiore...."

Lusingato del fatto che volesse portarmi in magazzino e provarci con me, declino comunque gentilmente l'invito, dicendo che non ero poi così sicuro di volerlo, che lo stavo solo guardando.
Intanto l'altro componente della pattuglia ci si avvicinava, indispettita.

Il soggetto X riprendeva il suo interrogatorio:
"Ma volete davvero provarli? Ne abbiamo anche sopra, se mi dite cosa state cercando allora posso aiutarvi, altrimenti è inutile che li provate..."

Mi viene da rispondere con molta semplicità:
"Guardi, vorremmo solo fare un giro, e vedere due divani..."
Anche se quello che avrei voluto dirgli puo' essere riassunto più o meno con la laconica frase:

"SENTIBRUTTOPAZZOVOLEVAMOSOLOFAREUNGIROINQUESTOPOSTOESEDERCISUITUOIDIVANI
PERVEDERESESONOCOMODIEPOIFORSEPENSAREDICOMPRARLIANCHESEPRIMAPENSEREMMO
GUARDACHEPREZZINONE'PROPRIOCOSA,TUTTAVIA,NONAVENDONOIUNCAZZODAFAREOGGIPOMERIGGIO
EDESSENDOILPOSTOAPERTOALPUBBLICOANCHESEQUINONC'E'NESSUNO-EDADESSOCAPISCOILPERCHE'-VORREMMOSOLOPOTERDAREUNOSGUARDOSENZAESSEREPRESSATILAUALLERADATE.GUARDA
CHENONTELOSPORCOILDIVANOSEMICISIEDOSOPRA,E'PULITOILJEANSENONHONEMMENOINTENZIONEDIFARELEPUZZETTE
MENTREMISIEDO"


Gli scriventi, in un misto di incredulita' e sensodicolpa per aver fatto perdere del tempo prezioso al tizio, uscivano senza voltarsi indietro , chiudendo quella porta ed uscendo dall'incubo.

Addio , soggetto X , che tu possa trovare i clienti decisi e pragmatici che cerchi.














martedì 19 marzo 2013

La tua versione 1.0

Ricordi quando hai fatto il primo scatto della tua esistenza? Arrivasti primo, tra milioni (miliardi?boh) di concorrenti, altro che maratona.E chissà come dovevano essere scarsi gli altri,aggiungerei.
 Il tuo premio è stato poi un soggiorno di nove mesi all’interno del posto più accogliente in cui tu sia mai stato, prima di uscire un po’ fuori a vedere come era il mondo.

Bene, oggi si festeggia la parte di te che ti ha fornito il biglietto per la vita.



Normalmente l’accento si pone sul fatto che tu sia parte di lui, in realtà se ci pensi bene anche lui è parte di te. Se siam tutti d’accordo che la mamma è sempre la mamma, è pur vero che la figura del padre troppo spesso non riceve il giusto risalto. Pensate a quanti abbracci avete dato a l’una e quanti all’altro, credo che la differenza sia considerevole. Ovviamente il rapporto con tuo padre cambia molto a seconda del fatto che tu sia figlio o figlia. Se per una figlia, in generale , avvicinarsi ad un padre ed abbracciarlo è una cosa normalissima, tra uomini non funziona così. Non so dirvi perché , forse è stupido orgoglio (ma esiste l’orgoglio intelligente?) forse è che uno aspetta che lo faccia l’altro, come due innamorati che non si dichiarano mai, forse è che in fondo non c’è bisogno di dirselo, ma un padre ed un figlio difficilmente si lasciano andare a grandi manifestazioni d’affetto.

Non so bene come funzioni tra mamma e figlia , ci son alcune teorie psicologiche o sociali che parlano di competizione, però tra padre e figlio c’è tutto tranne competizione. Quando sei piccolo , in generale, la mamma si prende il ruolo dello sbirro buono e il padre di quello cattivo.

Eh , non deve essere facile dire tutti quei no , alcune volte non riuscire a motivarli, perché in fondo da piccoli le motivazioni di alcune cose proprio non puoi capirle. Poi cresci, sei esposto a pericoli maggiori , non sei ancora un uomo ma non sei più un bambino ed allora a lui tocca dosare gli interventi ,alzare la voce contro chi ora ribatte o a muso duro o non ti parla per un po’, in alcuni casi il padre ti deve persino lasciar fare gli stessi sbagli che ha fatto lui, insomma non deve essere facile. Quando sei giovanissimo non lo vedi mai come un nemico, solo non capisci come sia possibile che lui non capisca te , in fondo – pensi – ci sarà passato anche lui. Si dice (e in molti casi è vero) che i padri proiettino le proprie ambizioni mancate sui figli, ciò è alla base di molti conflitti, perché è vero che sei la sua versione 2.0 , però gusti e obiettivi non sempre coincidono. Secondo me il momento più difficile è proprio quello in cui lui si accorge che non puo’ più influire in maniera decisiva nelle tue scelte, che ormai sei diventato un uomo\una donna e devi affrontare il mondo da solo, anche perché lui , purtroppo , non è eterno.
Tutto quello che ti ha insegnato fino a quel momento, anche quando non ti stavi accorgendo che da lui stavi imparando qualcosa, ogni rimprovero , ogni “no” , ogni “Aspetta” ti serviranno per cavartela nella giungla che c’è fuori. Il tuo “addestramento inconsapevole”, di cui fa parte la tua educazione , i suoi principi ,i valori quelli te li porti addosso - è lui in te - li userai un giorno per istruire la parte di te che completerà il ciclo della vita.



Poi ti trovi un giorno che sei cresciuto, ritieni anche abbastanza bene, e se ci pensi il merito è anche - e forse soprattutto - suo. E ti accorgi con dispiacere che sta invecchiando, proprio ora che potrebbe quasi essere una specie di amico , al massimo di quegli amici un po’ rompiballe.
Nel senso che puoi parlarci in maniera differente , capire finalmente quello che ha da dirti e fargli capire anche te qualcosa. Pero’ intanto ti sei fatto una tua vita, le occasioni per vederlo son sempre meno. E , per qualche motivo che non ti riesci a spiegare, a volte ti dimentichi anche di telefonare. La cosa è assurda, perché sai che il giorno che non potrai più farlo questa cosa la rimpiangerai in maniera tremenda. Ed allora ben venga anche una semplice festa sul calendario, per ricordarti quanto gli devi.



Un giorno, qualora toccasse a te questo delicato ruolo,speri di riuscire ad eseguirlo bene almeno la metà di quanto ha fatto lui con te.              




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-   ps stesso post dell'anno scorso, quando qui erano ben pochi a leggerlo. Fondamentalmente perchè credo per me sia impossibile trovare parole migliori per descrivere quello che provo sull'argomento.

lunedì 18 marzo 2013

Grandi risposte a grandi domande



Direttamente dalla pagina fb  " Uomini sotto il pacchero della propria donna " .
Quella dove non siete ancora andati a diventare piacitori.
Orza, ve lo chiede il mio ego.

ps mi son pentito poi di come ho disegnato il corpo della donna, vabbè il prossimo lo faccio meglio ;P

pps in realtà avevo pensato alla variante :
"Caro, secondo te quando ci sposeremo?"
"Con chi?"

però alla fine mi ha convinto di più quella riprodotta nell'immagine.

domenica 17 marzo 2013

Il trappolone del sabato sera

"Senti...mi han chiamato le mie amiche, ti va se stasera andiamo a fare l'aperitivo da qualche parte?"


La proposta non mi dispiaceva, in fondo era una alternativa al fatto di dover andare a ballare, che sto periodo proprio non mi và.
Ho accettato, ma facendoglielo un minimo pesare, che con le donne è così che si fà.
O almeno è così che recita il manuale dell'uomo che non deve chiedere mai il bis.
(l' ho scritto io, appena trovo un editore con soldi da buttare lo trovate in tutte le edicole, farmacie , salumerie e esercizi di vicinato.)

Insomma, andiamo in questo posto arrivando più o meno alle ventuno.
Lei mi aveva seminato un po' di panico , durante il viaggio, dicendo qualcosa del tipo "mah , l'ora ideale per andare è verso le venti, magari ora andiamo lì  non troviamo più nulla " ed altre minacce paventate che ho rimosso, fondamentalmente perchè di solito non la ascolto , figuriamoci due frasi di seguito.

Arriviamo ad invece tutto era ancora nel clue , c'era un sacco di bella gente, tutta in piedi.
Nel senso che i tavoli erano pochi. Vabbè ma son piccolezze. Mangiamo in piedi, che così consumiamo pure qualche caloria. Mentre parto in perlustrazione menù , vedo che il mio Cagnaccio punta una coppia seduta ad un tavolino , fiuta il loro odore e capisce che a breve andranno via. Si appresta quindi ad avvicinarsi al tavolino.
Mi piace sto fatto che fà il lavoro sporco al posto mio. E' anche per questo che sto con lei.
Ovviamente sto parlando in senso figurato, figuratevi quindi che in senso letterale i piatti a casa li lavo io.

Arrivano anche le sue due amiche, ed iniziano a ciarlare di cose da donna , ma non ferri da stiro e miglior ammorbidente, cose da donna moderna , che comunque non potevo ascoltare in quanto ero già a distanza di sicurezza  , nei pressi del buffet.
Se fossi un alcolista mi sarei dato al drink annacquato, me ne sarei fatti fare almeno tre dal barman, raccontandogli i fatti miei, come nei film americani di una volta, che mo' non li fanno più così poetici.
Ma siamo in Italia e i poveri barman non possono parlare con te se il locale è pieno, che il capo gli fa' la cazziata ed inoltre con il volume così alto non si sente nulla.

Comincio a prendere qualcosa , uso qui l'unità di misura del piatto , anzi del piatto medio.
Inizio con il primo, poi passo al secondo , nonostante la qualità in questi posti non sia proprio eccelsa eppure scatta quella cosa che devi magnà , forse è un riflesso condizionato che acquisisci dopo esser stato al buffet di un matrimonio , che devi vendicare i soldi messi nella busta.

Noto che c'è qualcosa di strano: Lei non mi dice nulla.
Nemmeno una occhiata di biasimo, zero.
Posso magnà senza limiti stasera.
Ecchessuccesso?

A questo punto diventa una cosa di interesse scientifico. Devo capire.
Prendo un altro paio di piatti, ma niente ancora.
Anzi, è perfino gentile.
Dovevo capirlo che stava tramando qualcosa , ma fondamentalmente sono un po' tonto.
Comunque finiamo verso le undici, usciamo dal locale e fa uno spaccetta di freddo.
Poco male, penso, che tanto tra un po' vado al calduccio tra le coperte.

Eppure vedo che si incamminano in direzione diversa da quella della macchina.
Penso che forse è un po' presto, in effetti. Vabè tolleriamo.
Ad un certo punto entrano in una specie di bar.
entro anche io.
Non era un bar, tutti a ballare, tutti in piedi, tutti stretti stretti come sull'autobus la mattina all'ora di punta , quando è stata persa una corsa e non puoi scendere prima del capolinea che nessuno ti fa' passare.
Quindi, non posso uscire. Non posso andare più a fondo, non posso andare in bagno , non posso ballare come dico io , almeno posso guardare la cassiera che era una cosa pazzesca. Tipo ha vinto il concorso miss cassiera nel mondo, o roba del genere, non ho capito bene.

"dai , resisti solo altri venti minuti?"
E vabbè.
Vabbè.

Era tutto premeditato.
Ecco perchè avevo l'indulgenza culinaria, prima.
Vabè.


Buona nuova settimana regà ;)






venerdì 15 marzo 2013

Papa Francesco , facebook ed il cattolico medio

Avete visto il nuovo Papa?  A meno che non abbiate passato l'ultima settimana in Cina, dove censurano pure ste cose, credo proprio di si.
L'elezione di quest'uomo ha suscitato un generale senso di ottimismo e felicità da parte un po' di tutti.
L'italiano medio, quello che non è tanto praticante e che però a modo suo è pure credente, fondamentalmente è rimasto contento perchè Francesco è simpatico, diciamocelo pure.
Sembra proprio una brava persona , e suppongo che per uno che ha il suo ruolo la cosa sia fondamentale.
Il fatto è che nella società di oggi, con la comunicazione ecc , apparire è importante anche per un Papa.
Il suo predecessore, che ha avuto la sfortuna di succedere ad una persona che era diventata un simbolo di bontà e di buone virtù , è stato a mio parere un po' danneggiato dal suo aspetto un po' troppo rigido e dal fatto di non essere, almeno a prima vista , un simpaticone.
E dire che di cose buone ne ha fatte.

La Chiesa aveva bisogno di dare al mondo una figura che infondesse un senso di "buono" , scusate non riesco a dirlo meglio , e sembra proprio che ci sia riuscita.
Su facebook tutti lì a fare commenti positivi , a felicitarsi, quasi fossero state delle elezioni politiche e fosse stato nominato il successore di Zio Silvio.
Nulla di male in questo ,molti erano sinceri, ma il vero problema è un altro.
E' quello che succederà tra poco.
Quando queste persone verranno a sapere che il nuovo Papa sarà ovviamente contro l'aborto, sarà contro le unioni omosessuali , l'uso del preservativo in Africa ecc ecc.

Insomma che , come è inevitabile che sia, esprimerà anche lui le posizioni della comunità a cui appartiene.
Già pochi minuti dopo l'elezione in rete iniziavano a girare delle notizie diffamenti riguardo a presunti legami , soprattutto a quanto scrivono di tolleranza, tra un regime argentino che diciamo non è che trattasse molto bene il popolo e la Chiesa locale. Poi sono arrivate le smentite, ma insomma subito si è provato a gettare delle ombre. La verità la sapremo solo con il tempo , e possibilmente se avremo voglia di fare la fatica di informarci da una pluralità di fonti, possibilmente non parziali .
Per adesso, da credente poco praticante, gli faccio il mio in bocca al lupo.

Non per oggi, che tutti lo amano a prescindere, ma per quando arriveranno i problemi, per quando ci sarà chi da lui pretenderà delle posizioni di rottura che difficilmente avranno luogo.
Personalmente vorrei che la Chiesa avesse una apertura sui temi che ho citato prima, perchè il mondo è cambiato , la sensibilità delle persone è cambiata, perchè il progresso tecnologico ha portato l'uomo a poter risolvere dei problemi su cui prima non restava fare altro che pregare.

Ecco, vorrei che la Chiesa riuscisse a fare qualche passo indietro sulle sue rigide posizioni , mettendosi un po' in discussione e provando a non condizionare chi alla comunità non appartiene , ma deve subirne magari i dogma sotto forma di pressione ai governi , delle imposizioni  e divieti normativi.

Credo si possa credere in Dio e rispettarne valori ecc anche essendo contemporaneamente a favore dell'uso del preservativo, del ricorso a terapie particolari , del considerare amore anche l'unione tra persone dello stesso sesso.
Il fatto è che , se tutte queste cose han ormai fatto breccia nell'opinione e nella sensibilità del cattolico medio (Almeno credo , eh , mica ho mai fatto delle statistiche) mi rendo perfettamente conto delle difficoltà pratica della Chiesa nel mettersi in discussione in questo modo.

Quindi?

Boh.



Fatevi piacere la mia pagina

Allora, una settimana fà vi accennai alla nuova pagina facebook, di vignette inerenti agli uomini sottomessi alle donne che ho fatto. Non molti di voi hanno messo sto cavolo di mi piace, impedendo alla pagina di diffondersi come meriterebbe (e cioè ad almeno un'altra ventina di persone massimo) Ora, se non volete avere sulla coscienza la fine prematura di questa avventura (quella preventivata era stimata in almeno un altro paio di settimane, prima di scazzarmi ) andate e diffondete il verbo, l'avverbio e pure il complemento.
E iamme , che lo sò che condividete qualunque cacchiata, una in più non credo vi farà male ;P

La pagina si chiama sempre " Uomini sotto il pacchero della propria donna " , la trovate facilmente dal motore di ricerca.

Ecco , ve ne ho pure messa una, così per farvi vedere di che si tratta.

Baci baci baci

sabato 9 marzo 2013

I dont wanna dance tonight

Ogni sabato mattina inizia la lotta tra lei che vorrebbe andare a ballare ed io che, fondamentalmente , vorrei fare di tutto tranne che quello. Davvero, sarei disposto pure a fare bunjee jumping oppure restare a casa a vedere Marzullo , tutto che andare a ballare.
Che poi magari d'estate va pure bene, con tutti i suoi lati positivi.
Ma d'inverno sono una specie di orso.
Sarà che mi sto facendo vecchio e che in generale la gente che frequenta sti locali inizia ad avere meno anni di me , sarà che non bevo e quindi non riesco ad entrare nell'atmosfera , sarà la primavera , sarà perchè ti amo , che sarà quel che sarà , insomma mi faccio due cojoni quadri.
E non sono tipo un 50 x 50 cm , io parlo proprio di cappella sistina.

Io ci provo a farglielo capire, con sottili giochi di parole, del tipo " mi rompo il casso di andare a ballare" , ma lei non sembra essere riuscita a cogliere la delicata allegoria, in quanto insiste ed addirittura la sento chiamare le amiche che provano ad organizzarsi.

vogliamo andare? ok, però andiamo in un posto dove si arriva senza subire il traffico, dove trovi parcheggio, la consumazione è libera, c'è il porchettaro fuori , la gente è di età media , la musica non è solo tunz unz , ci sono dei divanetti comodi dove appisolarmi se non mi piace una canzone, il dj non dice "su le mani" , il guardaroba non costa più di un armadio Ikea , i bagni siano puliti .
Insomma, è un modo per dirle che non ci voglio andare.

Il problema è che la tua donna ogni tanto la devi portare a ballare, altrimenti è peggio. Altrimenti finisce come quelle che ieri hanno perso la dignità a salivare sotto ad uno spogliarellista con petto rasato, tutto lampadato e nemmeno chissachè , visto che il locale non aveva tanto da investire.
ed allora che serata danzereccia sia (ma non stasera!) ma ovviamente segnando la data sul calendario, che deve fare media , in vista di un futuro rinfaccio.

Comunque se volte risolvere il problema alla radice, dal primo giorno, appena entrate nel locale mettetevi a ballare in modo ridicolo, mettendola in imbarazzo. Se non vi lascia la sera stessa, stase sicuri che non vi porterà più in nessun locale e potrete andare tranquillamente a fare la tessera di abbonamento al multicinema. Il mio problema è che sono un ballerino wow , la capisco pure.
Altrimenti potreste inventarvi dei problemi muscolari , io ci provai ma pretese il certificato medico.
o ancora fare il bellillo con tutte le altre ragazze, così se lei è gelosa non vi porta più in questi posti.
Il problema è che se anche i partner di queste ragazzi sono gelosi poi vi fate male.
Ma , in quel caso, comunque potreste procurarvi le lesioni che autorizzerebbero il medico di cui sopra a certificarvi la inabilità al ballo.

Buon sabato sera , cari followers!



venerdì 8 marzo 2013

Uomini sottomessi alla propria donna !

Ok, è più forte di me.
Periodicamente devo aprire una pagina facebook nuova.
Facciamo finta che questa poi la faccio durare più di un paio di settimane, ok?

Allora, questa contiene delle vignette o striscie sulla vita di coppia, quando nella coppia chi porta i pantaloni non è necessariamente quello che ha pure la barba.
così sfogo pure la mia passione iniziale per il disegno , fermo restando che non sono assolutamente un professionista , ANZI.
Comunque son arrivato a disegnare almeno un po' meglio di omini con le mazzarelle e la testa tonda.
Non aspettatevi quindi grandi cose.

Davvero, senza pretese.
Al massimo la speranza di farvi sorridere.

Per trovarla, chi di voi ha fb , scriva nella barra di ricerca :

"  Uomini sotto il pacchero della propria donna  "

(è una tipica espressione napoletana per indicare la suddetta situazione ;P )

ciao!

mercoledì 6 marzo 2013

IstruzionE per l'uso , se ve la mettete in testa !


Allora, per la festa di Carnevale a cui siamo andati quest'anno la mia Lei aveva in mente di prendere una parrucca , per migliorare il travestimento.
Tralasciando il fatto che si è presa una parrucca di capelli praticamente uguale a quelli che la natura le ha fornito , questa è l'etichetta , il cartoncino , chiamatelo come volete , allegato al bene acquistato.

Non sò quanto riusciate a leggere bene quello che c'è scritto , inoltre scusatemi la mia pigrizia non mi ha fatto nemmeno andare su paint a ribaltare l'immagine, vi chiedo di girare a 180% lo schermo del portatile.
Comunque se vi prendete la briga di leggerla, noterete degli errori di ortografia che in confronto il mio blog è quello dell'accademia della Crusca.

comunque sono proprio scemo, volendo trascrivere con la tastiera quanto scritto stavo torcendo il collo.
sono scemo perchè ho accanto il foglietto originale. Adesso uso quello.
Le mie capacità cognitive evolutive sono in continuo miglioramento.

comunque andiamo di maestrino:

ISTRUZIONE   ( una , in effetti il plurale è un po' sopravvalutato. O forse è un incitamento ad acculturarsi)

La parrucca è fatto ( cioè c'è la droga dentro?avevo sentito di ste cose) con i sintetici coreano e giapponese (chi sono, due orientali chiari e concisi?)

Si lava con L'acqua meno di 30°C  e lo shampoo normale is asciuga (is? ora è in inglese?) naturale.
(naturale? Non frizzante?)

No si usa il Fon ( fon???? ma allora manco l'inglese si salva...) per asciugare (mmm però questa parola che in teoria sarebbe difficile l'han scritta bene)

Per mantenere la forma della parrucca (lasciamo stare la divisione in sillabe, che andava a capo) si usa con la spazola del metalo e far (eeeeee! fermi tutti! un momento! Cosa si usa con la spazola? Ma una spazola normale o quella del metallo? E quale metallo? E dove si compra la spazola del metallo?)
e far la forma prima che siasciugasse.
(il congiuntivo sparato alla fine è una perla di conoscenza)

Comunque non ho capito bene , le parrucche si lavano con lo shampoo.
Io credevo boh in realtà non ci avevo mai pensato, ma al massimo tipo in lavatrice o a freddo con il dixan.
In effetti son proprio stupido.
Comunque che cacchio, amici orientali che scrivete le etichette, vi costa tanto farvi consigliare bene da uno che scrive in italiano correttamente?









martedì 5 marzo 2013

Le sputazzate sul marciapiede

A chi mi chiede se mi piace la mia nuova città di solito rispondo con qualche frase del tipo "mah , non sò , è presto per giudicare " oppure " per adesso la prima impressione è positiva " .
Tutto vero. Milano mi piace , ed ora di più, visto che il mio naso non è più una fabbrica di moccio penzolante, dato che mi sto abituando al clima e raffreddando sempre di meno . Mi piace il fatto di vivere in una città in cui i mezzi pubblici funzionano piuttosto bene, la gente è abbastanza aperta (apprezzo questa cosa anche se non ho i capelli verdi , mi piace che chi ce li ha non venga visto male)
Mi piace che se lascio aperta la porta , visto che devo entrare in un locale pubblico , per esempio , e faccio passare prima una donna , questa di solito rimane un attimo stupita , come fosse una galanteria di altri tempi.
Mah. Sono abituate male.
Chissà quante ne avrei conquistate se mi fossi traferito qui a venti anni , e non ora , ormai accasato e pallapiedato. Vabe. Ci penserà un mio futuro figlio.

Comunque, e veniamo all'oggetto del post, un difettuzzo Milano ce l'ha.
Non sò quanti di voi ci vivano o ci siano mai passati, però camminando a testa bassa per la maggior parte delle strade si puo' notare come i marciapiedi siano pieni di microlaghetti, quando nevica persino ghiacciati , scaturiti - anzi scatarrati - dallo sputare di chissà quante persone.
Ora,  mi spiace doverlo premettere , dato che dovrebbe essere ovvia la cosa (ma è sempre bene chiarirlo)  non ho nulla contro gli stranieri. Lo dico perchè purtroppo duole constatare che la maggior parte dei lama sono stranieri.
Nessuna etnia in particolare , eh , democraticamente . E pure qualche italiano, và.
Almeno mi baso su quello che ho visto.

Comunque da quando ho notato sta cosa faccio sempre attenzione a non camminare con le scarpe in giro per la casa, cerco di ricordarmi di lasciarle sempre accanto alla porta.

Alcuni (anzi anche alcunE) caricano proprio , peggio del protagonista di Monkey Island durante una gara.
Ok, questo paragone lo capirete in pochi, ma buoni.
Il risultato è che ora il problema non è più pestare una cacca,ma inumidire la suola.
Cazzarola, verrebbe voglia di fargli un rutto in faccia, o una pereta in macchina, appena un secondo prima che entrino, ovviamente dopo una cena a base di legumi.

Posso dire la frase?
Eddai, fatemela dire, che questo post lo sto scrivendo come fossi uno di quei pensionati al parco che si lamentano della società attuale.... quindi lo dico....

MA QUESTI A CASA LORO SPUTANO SUL PAVIMENTO??EH??

Ok, mi sono sfogato, vado a dare da mangiare ai piccioni, che così magari cagano addosso a sti tipi.








sabato 2 marzo 2013

Il mio piano B ( le donne ed il parrucchiere )

Oggi ho avuto una epifania.
Mi è sempre piaciuto leggere questa parola, quando non è riferita semplicemente alla festa che tutte le feste si porta via, bensì quando viene usata nell'accezione diversa che benebene non so cosa significhi , però fà tanto chic nello scrivere, è una cosa tipo dono, illuminazione. Almeno così credo.
Comunque ho avuto questa cosa, relativamente a quello che vorrei fare nella vita.
Insomma , come piano B , diciamo.
Ringrazio Dio tutti i giorni per il fatto di avere un lavoro, ma se un giorno (sgrat sgrat ) tutto dovesse andare male , adesso sò quale strada prenderei.
E' pure un po' imbarazzante come cosa, eh.
Vi racconto tutto dall'inizio : eravamo verso le cinque del pomeriggio in un bar io , lei , una amica di lei.
Doveva arrivare anche una terza amica di lei, che però nel frattempo era dal parrucchiere.
Mi mangiuzzavo la mia cosachequichiamanopizza  , mentre loro provavano quelle cose scì-scì tipo dolcini pasticcini insomma cose da femmine quando sono in pubblico, che poi in privato ti contendono un vitello.

Arriva una telefonata dalla terza, per avvisare che aveva fatto e che ci avrebbe raggiunto.
Quando riattacca , l'interlocutrice ci preavvisa che , a quanto pare , era successa una cosa terribile:
Il taglio era venuto male.
Un maschio pensa: "vabbè , tanto ricrescono"
Una donna pensa "Ma porcaputt ... 80 euro!!! E ora quando mi ricrescono?"

Insomma, mi offro di infondere io sicurezza alla fanciulla, appena entra - dico - ci penso io: Le faccio uno sguardo del tipo "wow che gnocca" o roba del genere, che così le donne , che sono insicure per natura, soprattutto appena uscite dal parrucchiere hanno dentro di loro una fragilità incredibile, io allora le faccio lo sguardo da "wow baby, peccato che qui ci sia la mia donna altrimenti....altrimenti...altrimenti boh , non è che io sia tanto bravo con le donne, però qualcosa avrei fatto!"
Ok, loro mi dicono che un simile comportamento mi era concesso, anzi era gradito. In fondo questa non è altro che una delle mille applicazioni della fals  solidarietà femminile.

Poi lei entra.
Mio Dio.
Dio Mio.
Ma che le è successo?
'Na ragazza così carina...
Ma che le hanno fatto?
Insomma, c'è un avvocato qui , seduto a qualche tavolo? Uno di quelli squalo?

Non ce la faccio. Non riesco a mentire. Io non sono una donna.
Mi esce all'inizio solo un semplice "Ma stai bene!".
Poco convincente. E poi dietro alla mia sedia c'è uno specchio.
Insomma, iniziano a lamentarsi di come ti trattano alcuni parrucchieri, che ti fanno sentire una merda (ma non ho capito benebene perchè) che non ti ascoltano , fanno quello che vogliono, presi dalla musa dell'ispirazione, che ti fanno asciugare i capelli da baby inservienti apprendisti che che cacchio tu vai fin lì per il mitico artista rinomato che in città ce ne sono solo tre, ed invece poi ti lavora un tizio sfigato e te ne esci con i capelli strani. Non si fà così.
Insomma, poi la mia ragazza ha proposto "vai su internet e metti un commento negativo!"
"Si - ho aggiunto io - metti anche una foto del taglio!! Lo facciamo chiudere!"

Le sentivo parlare, ed eccola la mia epifania. Appena prima del rutto soffocato inutilmente (avevo appena digerito la pizza)
VOGLIO FARE IL PARRUCCHIERE PER DONNA!!
(anche perchè per maschio si chiama barbiere)

Insomma, uno prende, prima di farle accomodare le fà sedere ad un tavolo, inizia il colloquio psicologico.
Poi le chiedo di farmi un disegnino, per farmi capire che vuole.
Poi le chiedo perchè vuole tagliarsi i capelli, che cosa vuole cambiare di sè stessa.

Poi la faccio accomodare ed inizio a farla bella.
Poi speriamo che non mi uccida.
Insomma è un lavoro ad alto rischio.
La vita media di un parrucchiere è di circa 40 anni e 74 tra tagli e pieghe.

comunque poi si sparge la voce in città , tutte le donne che vengono a farsi i capelli da Gegge, che ho pure il nome fashion , insomma un successone planetario che vengono e mi danno 80 euro per fare un po' di zac zac. Tutto qui. Ma niente riviste scandalistiche, solo monitor che nell'attesa permettono di leggiuzzare i blog amici.

Contenti?



venerdì 1 marzo 2013

Le cose che ho imparato su Facebook , riguardo al voto in Italia

Allora




1) Se il tuo voto è diverso dal mio allora sei un coglione, un venduto , un irresponsabile , uno che non capisce niente , una merda ( la qualificazione varia in base alla specifica lista selezionata)

2)L'importante è andare a votare , anche se dentro di te non si è formato un tuo convincimento , DEVI andare a votare. Davvero, non importa per chi.
E non dire che vuoi legittimamente esercitare il tuo diritto di NON votare , altrimenti te ne stai fregando. E poi sappi che non ti potrai lamentare fino alle prossime elezioni.
Mica chi vince deve governare bene anche per chi non l'ha votato, o per chi non ha votato nessuno.
Vai , vota , dai che c'è il concetto del "meno peggio"!

3) Ovviamente , una volta che vai a votare, se non hai votato chi ho votato io, ricorda il punto 1) di cui sopra.

4) Se hai votato il Nuovo allora sei un irresponsabile , hai reso l'Italia ingovernabile.
Adesso sono spread tuoi.
Ma bravo!

5) Se invece ti sei affidato all'usato garantito , allora sei di coccio, dopo tanti anni di delusioni ed aspettative mancate.

6) Se le primarie fossero finite diversamente. Aaaaah , se fossero finite diversamente. Che a quell'altro l'avrebbero votato tutti.

7) Il 30% circa degli elettori al Senato , ed il 29% circa di quelli della Camera non sono iscritti a facebook