martedì 26 febbraio 2013

La tempesta femminile prima della bomba litigiosa

Questa era una delle tipiche sere in cui c'era nell'aria un litigio.
Sapete quei momenti in cui a tavola ogni frase nasconde un altro significato occulto, di quelli del femminese?
Quando le rode qualcosa, probabilmente qualcosa che hai fatto , o che non hai fatto.
Perchè si pecca in parole , pensieri opere e omissioni.
Di solito quando la tua donna si comporta così, indipendentemente dal motivo, sta per scoppiare la bomba.
Tu , che ormai lo sai, sai che è stato premuto il fatidico bottone rosso ed ormai è troppo tardi, puoi solo aspettare. Nei film al massimo c'è il tizio alla Bruce Willis che corre contro il tempo, e riesce a staccare i fili collegati al timer proprio quando esso segnala così: 00 : 01 .

Ovviamente noi uomini non sempre sappiamo quale è la nostra colpa, ripassiamo, ad ogni forchettata, con la mente l'elenco delle nostre mancanze, dei nostri sbagli.

Ci sono di nuovo dei residui di dentifricio sul lavandino???
Non ho preso bene bene la mira mentre facevo la pipì???
Oggi è il nostro mesiversario della prima volta che le ho fatto un regalo???
Sono ingrassato ancora???
Ho dimenticato di prendere il latte per domani mattina, in effetti mi sembrava mi avesse chiesto qualcosa mentre giocavo alla playstation, ma non sentivo perchè stavo giocando alla playstation ed allora le ho detto solo "Si!?" ???


Troppe domande, troppi capi d'imputazione.
Avanti , vostro onore, sono pronto.
A stomaco pieno digerisco meglio.

La bomba stava per scoppiare , forse già durante la cena.
Mi erano stati serviti un paio di assist , del tipo
"perchè quella cosa è sul tavolo?Lo sai che mi dà fastidio? "
oppure
"Perchè ti attacchi alla bottiglia, lo sai che mi dà fastidio?"
o anche
"non mangiare per terra, lo sai che mi dà fastidio?!"

E tutto era iniziato nel peggiore dei modi, visto che voleva la solennità del silenzio, ottenuta mediante una semplice , apparentemente ragionevole richiesta:

"Che dici, mangiamo con la tv spenta?"

Oddio.

Vabè , comunque ho tenuto duro fino alla fine della cena, non facendo degenerare la cosa, non facendola esplodere. Poi, una volta finito di mangiare, mi son ricordato che il lavandino aveva un problema, nel senso che perdeva. Premetto che non era assolutamente questo il motivo della tempesta, di questo sono certo.
Comunque era da un po' che dovevo farlo, visto che noi uomini veri non chiamiamo a casa gli idraulici.
Abbiamo visto tropppi film in cui tu vai a lavorare, arriva l'idraulico e insieme al servizio poi fa gratis anche qualcos'altro. Questi stanno sempre tutti eccitati, poi gli finisce sempre qualcosa sulla maglietta che li sporca e devono togliersela,insomma lasciamo stare.
Però ti fanno venire voglia di avviarti alla professione, che magari te ne vai girando un po' per le case anche te e guadagni soldi e ricompensa.
Insomma, ho preso la stoppa, che qui a Milano chiamano canapa (è stato un po' un problema capirci con il tizio del negozio) ed ho provato, senza nessuna fiducia in me stesso , ad usarla.
Lei mi fissava incantata , come fossi un idraulico.
Deve aver pensato una di quelle cose tipo "che bello avere un uomo in casa" oppure "incredibile allora ho un uomo in casa" , insomma alla fine abbiamo fatto la prova e l'acqua non usciva più.
Boh.
Non so manco io come ho fatto.
Però devo ringraziare mio padre, ad occhio e croce.
Anche lui non ha mai fatto venire a casa elettricisti, idraulici e riparatori vari, ed il matrimonio con mia madre resta felice da anni.

Comunque la mia donna, qualunque cosa io avessi fatto in precedenza, sembra avermi fatto ottenere l'indulto honoris meritus causam.
Vabè , si è placata, mi guarda ammirata , mi sa che ci scappa pure il premio riconoscenza idraulico.
Non voglio manco sapere che avevo fatto. (comunque vi posso dire con sicurezza che non riguardava il lavandino, anche perchè lì non nutriva speranze verso di me)

Ma non possiamo mai stare sereno noi uomini, perchè le bombe preparate dalle donne non muoiono mai fino in fondo, magari si allontanano , fanno il giro del mondo e poi tornano. (semicit)
Insomma, tra qualche giorno son cazzi di nuovo.

Magari chiedo a mio padre come stuccare ed imbiancare le pareti.

domenica 24 febbraio 2013

Sul perchè sto giro non voto

Questa tornata non ho votato.
Non per delusione, sfiducia , superficialità , ma semplicemente perchè non mi andava di fare per l'ennesima volta il giro d'Italia in un giorno e mezzo, andata e ritorno.
Certo, avessi voluto , voluto DAVVERO , avrei potuto organizzarmi diversamente e fare in modo di essere al seggio. Ma non mi andava.
Ho rinunciato consapevolmente ad un mio diritto , un diritto sulla carta tra i più importanti che lo Stato concede (mmm , no "concede" è un termine inappropriato, che evoca una concezione dello Stato superata, è più giusto dire "riconosce" , qualcosa mi ricordo ancora dell'esame di Storia del diritto moderno)
insomma , l'ho fatto perchè davvero non mi sono sentito rappresentato da nessuno dei candidati.
E si che stavolta, complice la maggiore maturità acquisita , almeno in teoria , con gli anni , mi sono documentato. Ho seguito i vari candidati, ho analizzato più fonti, cercato di capire quale pensiero fosse il più aderente al mio.
Nulla, davvero nulla.
Avrei votato quello che per me è il meno peggio, lo avrei fatto sicuramente nel caso in cui la cosa non mi fosse costata in termini economici e di tempo.
Ho ovviamente letto le solite frasi che molti han postato su facebook, quelle del tipo " Non importa chi voti, l'importante è che lo fai!" oppure " se non voti poi sappi che non hai il diritto di lamentarti" .
Sulla seconda , in particolare, nutro le maggiori riserve.
Perchè chi ti governa lo deve fare bene anche se non l'hai votato, oppure se hai votato qualcun altro.
Ok, allora uno potrebbe dire: "Ma se non voti, come le cambi le cose?Come la cambi l'Italia?"

La cambio comportandomi bene.
Rispettando le regole, anche quelle che non mi piacciono.
Non pretendendo cose che non mi spettano, non arrogandomi diritti che non ho.
Trattando bene gli altri, aiutandoli, se posso.

Ed allora cosa resta da fare , alla vigilia dei risultati , a quelli che come me non hanno proprio saputo chi votare? A quelli che non hanno voluto votare solo per simpatia, o per non far salire chi invece gli è antipatico?

Resta da sperare che chiunque vinca si metta finalmente in testa di perseguire l'interesse pubblico e non quello individuale. E sperare che gli diano la possibilità di farlo davvero, che non incontri ostacoli rappresentati dalle lobby di potere, da chi ha interesse che le cose non cambino.


Io un po' li invidio quelli che han creduto al nuovo movimento che sta imperversando.
Se avessi dovuto esprimermi in base alla simpatia lo avrei fatto sicuramente per loro.
Anche se lo avrei fatto pieno di dubbi, senza essere certo di far bene.
Perchè le buone intenzioni devono poi trasformarsi in fatti, suppongo che anche chi per anni non ha fatto nulla , o ha fatto male, o ha fatto solo per se, magari all'inizio fosse animato di grandi propositi.
Comunque gli auguro un grandissimo risultato.
Perchè male che vada hanno dato la speranza a tanti , la speranza di riuscire a cambiare le cose.
Sono curioso, tanto.
Ma anche preoccupato.


Perchè se tra un anno non sarà cambiato nulla, allora la gente non avrà nemmeno più la speranza.




sabato 23 febbraio 2013

Di latitanza bloggeresca

E' tanto che non scrivo sul blog. Relativamente tanto, saran sette giorni.
Per uno abituato a postare almeno una volta al giorno , e post anche belli lunghi, non è poco.
I motivi? Boh.
Potrei dirvi che in casa non prende la wind che ho nella chiavetta per il computer.
Pensate, prende bene solo sulla tazza del wc (non scherzo)
E non c'è nemmeno un buon samaritano che abbia lasciato la sua connessione wifi senza password, ormai il mondo è pieno di egoisti che pensano solo al proprio interesse individuale.
 Ed allora il portatile rimane spesso nella custodia, mi scoccio persino di lasciarlo in giro.

Potrei dirvi che quell'imbecille del mio cellulare, nonostante non sia poi così male, mi permette di far quasi tutto, ma proprio non vuole saperne di farmi postare. Arrivo alla pagina in cui sto scrivendo adesso e non si appare più la tastiera.Insomma, non posso usarlo per il blog.

E così finisce che , a differenza di prima, passa molto tempo tra il momento in cui concepisco una idea per qualche contenuto ed il momento effettivo in cui posso scriverlo.
Ma, a parte i problemi tecnici, qua il fatto è proprio la mancanza di tempo.
O forse di voglia.
Non sò spiegarvi, forse prima cercavo più soddisfazione nello scrivere, mi piaceva, cercavo il commento dei lettori, magari sapere che vi avevo fatto ridere o roba del genere.
Adesso frega molto meno.
Nel senso che non è più una molla sufficiente a farmi cacciare il portatile da quella custodia.
(ovviamente ora vi sto scrivendo, parlo in generale).

Forse è solo il periodo, che ho mille cose da fare, mille momenti da vivere lontano dallo schermo , responsabilità o oneri piccoli e grandi, e scrivere adesso è retrocesso di un bel po' di posizioni nella personale scala delle priorità. Il risultato è che ora sto usando il blog per sfogarmi, con questo post appunto, invece di scrivere le solite cose pseudodivertenti (o almeno che qualcuno trova tale)

E' un peccato, perchè scrivere mi è sempre piaciuto, e contina a piacermi.
Per dire, adesso , riga dopo riga, aumenta la sensazione che stia facendo una cosa che mi piace.
Solo che per adesso questo mi esce.

sabato 16 febbraio 2013

Eddddddddai , votami ! Per favore...

Mentre cammino pensando un po' alle mie cose vedo che tra qualche passo c'è una di quelle ragazze che tentano di fermarti per darti dei volantini, materiale pubblicitario o roba del genere.
Me ne son accorto troppo tardi per simulare una telefonata, allontanarmi un po' dalla traiettoria, cambiare marciapiede , accellerare il passo o fare qualsiasi altra cosa , e quindi riesce ad intercettarmi.
Che vorrà? Sarà pubblicità , onlus che non ho mai sentito nominare , invito per inaugurazione pizzeria , raccolta firme per abolire la forfora , o cos'altro?

"Ciao!"
"Io...ehm....scusami, vado di fr..."
"Un momento solo , dai!"
"Ma io..."
"Su! Alle prossime elezioni mi voti?"

Mi sovviene subito la soluzione, ancor prima della consapevolezza che la cosa sia assurda.
"eeeeh , mi spiace io non sono residente qui, ma in Campania..."

eeeeeh già. Mo che mi vuoi dire? Non ti servo...
Geniale e vera, non ho nemmeno dovuto mentirle.

Ed invece no.

"Aspetta, c'è lei che è candidata in Campania!"
Mi indica una tizia che era con lei, che sente e mi chiede:
"Dai , vota me allora!"
....
Ora, io non è che sono tanto interessato, ma almeno prima di chiedermi di votarti, come se mi stessi chiedendo di dirti che ore sono oppure di prestarti una penna, almeno dovresti dirmi quale è il tuo programma. Lascia stare che io non ho tempo \ voglia per ascoltarlo ,  almeno lasciami la copia di quello che avete in mente di fare in cambio del mio voto, chè io magari ora non ti cago di striscio, però poi entro nel tram e visto che mi sono un po' scocciato di giocare a Ruzzle una guardatina al foglietiello che mi consegni poi la dò pure...
Comunque, avanzo un'altra obiezione , logico-economica-pigra , ma soprattutto sincera , così continuo a sentirmi una persona che non dice bugie.

"Mi spiace... non ho in programma di scendere , davvero...."
"Ma come , non voti?"

Ok, io adesso vado su sito di Trenitalia, prenoto due freccia rossa - magari trovo l'offerta di quelli tutti in un giorno , ma altrimenti tariffa piena - e tutto per votare te, sconosciuta fermatrice di poveri viadanti che tra l'altro adesso devono pure andare in bagno.

Ma il finale è la perla.

"Ma non conosci nessun altro qui?"
"eh, no, mi spiace...sono qui da poco..."

Beh , due mesi son classificabili come poco. Nemmeno qui ho mentito.
E sapete com'è , la vita di coppia ti porta un po' ad isolarti dal resto della cittadinanza
.
Mmm , in effetti qui ho mentito, avrei dovuto far riferimento almeno alla mia ragazza.








giovedì 14 febbraio 2013

Come avete festeggiato San Valentino?

Oggi tutti i colleghi\e non parlavano di altro. No, vabbè si è parlato anche di altro, però chi sentivo sentivo nei vari sottogruppetti faceva le stesse fatidiche domande.
Se era un uomo a chiedere , allora il quesito era: " Ma te dove la porti? Dove andate?"
Non è curiosità, ma semplice mancanza di idee. Una cosa tipo "Dai, dimmi, che io proprio non ci ho pensato, le ho detto che era una sorpresa ma non ho proprio fantasia quest'anno, te che fai? Trovato un bel posto? Mica è già tutto esaurito?"
E così si ritroveranno un po' tutti lì, per incredibile coincidenza, con le rispettive donne.

La domanda fatta dalle donne, invece, è diversa: "Che ti ha regalato?"
Un po' la versione adulta del dono di Natale, ovviamente non è semplice curiosità o altro, è curiosità femminile, quella particolare curiosità caratterizzata da  invidia-relativismo-vanità , insomma vogliono fare paragoni col regalo che hanno ricevuto o che riceveranno la sera.


Chissà come fanno quelli con l'amante, insomma , la sera è una e le donne sono due.
Tutti a fare straordinari, ufficialmente?
Mah.
Questi uomini con la doppia vita son dei fenomeni.
Io non riesco nemmeno a gestire due sim , che ho deciso di rimanere con una sola.
Insomma, quest'è.
Io invece sono un tipo originale, anticonformista.
L'ho portata a cena fuori ieri sera.
Abbiamo festeggiato prima, non con la massa.
E stasera tranquilla serata in casa, al calduccio .


"Amore, senti..."
"Dimmi..."
"Domani ( 14 \2 ndr ) usciranno tutti... sarà pieno, per strada, di coppie... insomma rischiamo di annegare nella melassa, i locali saranno pieni di coppie , i ristoranti aumenteranno i prezzi con menù stupidi e costosi, ci sarà traffico , insomma....."
"insomma?"
"Che ne dici di uscire stasera? (13 \ 2 ndr) "
"Mmm"
"Eddai... troviamo un ristorantino intimo..."
"Senti, ma il fatto che domani (14 ndr) sera giochi il Napoli in Coppa UEFA , quanto c'entra in questa decisione?"


Ehm.

sabato 9 febbraio 2013

Non andate in quella laguna

In questo momento sarei dovuto essere tra le calli con i calli ai piedi , circondato di gente vestita in modo eccentrico (ma non nel senso di pantaloni a vita bassa , maglione arancione o roba del genere ) in un posto molto umido ma al tempo stesso romantico, insomma nella cacchio di Venezia durante il Carnevale.
Prenotato l'albergo una settimana fa, per fortuna (almeno ) ad un prezzo contenuto , la partenza era prevista per stamattina.
La sveglia avrebbe dovuto essere alle otto, la partenza massimoalledieci,amòehmiraccomando ed invece ci siam alzati già con un po' di ritardo, insomma mentre faccio colazione lei mi fa':
"senti, però prima di partire vorrei andare un attimo dal parrucchere.Ok?"
Ora, come fai a rispondere di no ad una richiesta del genere fatta dalla tua donna e poi sperare che la giornata vada avanti cordialmente?
Mastichi amaro il pappone della colazione e speri che faccia in fretta, mentre lei esce indossi il primo costume di questo carnevale, quello da Cenerentola, e mentre lei va a farsi bella (almeno credi) inizi a pulire un po' tutta la casa, a stendere (male) i panni , a buttare l'immondizia.
Finisci e ti arriva la telefonata, alle dieci meno venti, di lei che ti avvisa che sarà lì tra mezz'ora.
Quaranta minuti al massimo.
Porca di quella zozza maiala lagunare!
Vabbè.
Finisci di preparare la borsa, sfidi per l'ennesima volta quel tizio avversario casuale con cui stai rivaleggiando a singolar tenzone da almeno una settimana, e che prima o poi ti manderà un messaggio chiedendo di sposarti, ti siedi sulla poltrona ed appena hai lì posato le chiappe suona il campanello.
Apri la porta , non è lei.
Cazzo , che è tardi.
E' telespalla Bob.
Ah, no, è Lei.
E che ha combinato?
Mi guarda, sorride, non so che dire.
"ho preparato le borse! Anche i panini! Dai , cambiati le scarpe che andiamo!"
"si, ok, ma hai visto i capelli? Eh?"
"Si...ehm..."
"e' da Carnevale, no...in quell'atmosfera eccentrica!"
"Si, ma prendevamo il mocho vileda e risparmiavamo!"

Comunque, per non farvela troppo lunga, c'è stato un problema con la macchina. col fatto che fosse sabato ci son stati diversi problemi per riuscire a metterla a posto in tempo utile, abbiam quindi considerato l'ipotesi del treno, ma poi l'abbiamo scartata perchè antieconomica e soprattutto si sarebbe fatto tardi.
Morale della favola ad un certo punto, dato che intanto erano capitate tante altre piccole disavventure, sapete quelle piccole cose che capitano tutte insieme e che ti fanno pensare qualcosa tipo "Oggi è destino che io lì non ci vada, se vado succede qualcosa di storto!" , abbiamo deciso di mandare affanculo tutto e restiamo qui. Detta così sembra una esagerazione, ma intanto si era fatto tardi e ci si era stressati da pazzi, saremmo arrivati lì tutti esauriti e il divertimento sarebbe stato ben poco, oltre che breve.
Peccato, però quando le cose si mettono in un modo a volte , se si puo' , meglio lasciar perdere.

Vabè , stasera mi tocca restarmene a casa a guardare Lazio . NAPOLI!!!!1

uffaaaaaaaaaaaaaaaaa , che peccato ;p

venerdì 8 febbraio 2013

La via Casis

Sto tutto esaurito in questi giorni. Stiamo effettuando il classico giro per appartamenti che prima o poi tocca ad ogni coppia che non abbia la fortuna di avere già una casa. Chè se uno ce l'ha già prima grande o comoda abbastanza , perchè cambiare? Altrimenti , invece , tocca iniziare questo tormento di cui al titolo.
Si, lo so che casa si dice "Domus" nel lazio , però il riferimento mi sembrava chiaro, e se non lo avete capito, dopo che con questo rimando l'ho praticamente spiegato , di certo non è colpa mia.

E' iniziato questo turbinio vorticoso tra locali, bilocali, trilocali , quadrilateri, pentagoni, esatti, settimini, ottobrate , metri quadri , impianti a norma , classi di consumo ecc ecc.
Che poi sei costretto a frequentare inevitabilmente anche gli agenti immobiliari, quei tizi che fanno un lavoro che tu non potresti mai fare, visto che la barba te la lasci sempre incolta e la camicia preferisci tenerla fuori dai pantaloni. Da te , pur con la faccia da bravo ragazzo che ti ritrovi, la gente non comprerebbe manco i fazzolettini ai semafori.
Per entrare in questo giro basta varcare la soglia di una qualsiasi agenzia immobiliare, uno di quei posti dove ci sono i cartelli appesi del tipo "Incredibile! In zona vendiamo Bilocale finemente arredato con porta di ingresso, finestre e campanello a 210000 trattabili! " oppure "Disponiamo di monolocale completamente arredato, con giardino di 80 metri quadri!" , manco potessi piantarci le tende.

In genere , dopo aver riluttato un po' , ti decidi e fai questi due passi.
La prima volta ero andato da solo, che la mia Lei aveva da fare , e come faccio spesso ero andato lì senza avere una idea precisa precisa , diciamo che ero lì per farmene una , più che altro.
Ora, il discorso che seguirà nei successivi minuti dipenderà fondamentalmente dal tizio\a che ti troverai davanti: Se è disponibile, cortese, non ha altro da fare e soprattutto il capo è in ascolto, ti illustrerà tutto in maniera dettagliata, esponendoti le varie soluzioni con aria professionale. Altrimenti, se c'è la classica ragazzaccia un po' tirata che un po' se la tira che quel giorno ha il mestruo ( almeno lo speri per lei) allora son cavoli acidi. Perchè lei lo sà che te sei lì solo per farle perdere tempo, che non prenderà mai la provvigione su di te , perchè una volta che avrai soddisfatto la tua curiosità te ne andrai e non ti farai più sentire, tranne che telefonicamente il giorno dopo per disdire l'appuntamento per vedere una casa in zona, che non eri manco tanto sicuro però alla fine hai detto si...
In effetti la ragazzaccia tanto torto non ha.

Comunque è pur vero che devi entrare nel loro linguaggio per capire che cosa voglion dire realmente , altrimenti ti confondi con termini come "Loft" o " open space" , che significa semplicemente che la casa non ha porte, tipo che hanno buttato giù i muri oppure chissà che cosa era prima e ora è diventata una casa. Però agli amici che vengono a trovarti puoi dire che hai un loft , e fa figo.
Poi c'è il mistero del bilocale.
Non sono ancora riuscito a capire cosa sia classificabile come bilocale. A quanto ho potuto osservare esiste il bilocale con due stanze più cucina, ma anche il bilocale con il soggiorno angolo cottura, più ovviamente la stanza. Ma pure il bilocale che ha il tinello e la stanza , che tu puoi pensare che sia un monolocale invece no.
Siccome quasi quasi cercavamo un trilocale (eeeeh , ma devi andare fuori! In città costano un botto!!) allora abbiamo appurato che esistono anche diversi tipi di trilocali: Il trilocale inclusa cucina, quello che devi sommarla, quello che considera lo sgabuzzino come terzo, ed altre cose varie.
Il problema di molti annunci qui è principalmente il prezzo, non sai mai quanto andresti a spendere.
800 euro!
ok , però devi metterci 250 di condominio al mese..
250?? e che c'è , la piscina di Merlose Place , con il portiere che ti spalma la crema sul lettino?
Insomma i prezzi lievitano, non come le torte in forno che fa la mia lei.

E' una giungla, ci sono stanze da letto dove ci entra solo il letto.
Beh , in effetti tecnicamente è giusto così.
Solo che uno vorrebbe una stanza da letto con armadio che almeno cammini e non devi saltare sul materasso per aprire la finestra.
E poi c'è il problema del parcheggio. Lo so che  è comune in quasi tutte le zone, e che in altre città tipo Roma è pure peggio, però a me sta cosa fa davvero impazzire. Io non amo il traffico, il caos.
Pensate che la mia casa ideale è quella in un paesino , tranquillo, di quelli dove vai in città solo tramite treno, ci si conosce un po' tutti e la gente parla perchè il paese è piccolo ed allora dici "basta me ne vado in città qua sono tutti bigotti ".
Insomma, meno male che abbiamo tempo prima che termini il periodo di disdetta della casa attuale.


Ps sentite domani e domenica siamo a Venezia per il Carnevale, se qualcuno di voi è in zona e gli va di fare due chiacchiere , me le puo' portare.
Davvero, battute a parte, se vi va contattatemi via mail all'indirizzo del blog, a destra.
Ciao!



lunedì 4 febbraio 2013

Gli inganni della biancheria secchèsi

Perchè è socialmente accettato che una donna indossi un reggiseno di quelli ingannatori, che per me dovrebbero essere dichiarati al più presto fuorilegge - visto che ci piace definirci un paese civile - mentre invece se un uomo si gonfiasse il pacco con mutande ad hoc, oppure jeans cotonati o una banana nei boxer , allora tale gesto sarebbe visto con spregio?

Insomma, voi donne non avete idea di come un uomo possa rimanerci male quando , dopo le prime volte che conosce ed esce con una ragazza , in cui tra le altre cose fa anche un bel po' di pensierini a quelle dolci collinette, accorgersi poi, nel momento clou , che non c'era sincerità.
Che quelle che sembravano montagnelle voluttuose,che ci vorrebbe la funivia,  sono in realtà lievi pendenze, da trekking.
E che poi te lo rivelano quando è troppo tardi, che si è già messo in mezzo il cuore, e pensi "vabbè dai non fa niente!"
La mano già se ne era accorta, mentre il cervello, ingannato dalla vista ingannata , sulle prime realizza un'altra cosa. Poi il palmo si stringe leggermente, e anche il senso del tatto scopre la trista verità.

E si fanno sempre le stesse battutine, il riferimento alla coppa di champagne, "no , è il bicchiere di limoncello" ( classica battuta un po' di tutte a Napoli, al nord si parla di bicchierino di grappa, è un problema nazionale, in fondo. Anzi da quello che vedo al nord stanno messe un po' peggio, di solito) così, per sdrammatizzare.
Come se un uomo , riferendosi al suo coso, provasse a parlare di pavesino invece che savoiardo.
Come la prendereste, care lettrici? Con un sorriso?
naaaaaaaaaaaaaaaaaaa

domenica 3 febbraio 2013

Confessioni tra amici

Qualche sera fa guardavo Zelig con un mio amico.
A un certo punto, comincio a pensare ad una cosa particolare.
Un desiderio improvviso, quasi inaspettato.
 Dopo un paio di minuti , decido di fare coming out.
In fondo era un amico vero, potevo fidarmi di lui. Anche se la cosa era potenzialmente imbarazzante.
Non tutti gli uomini possono capire .




"Ma lo sai che questa mi attizza?"

L'ho detto.

Un po' di secondi di silenzio e lui replica

"Ma lo sai pure a me?!"

Ci guardiamo e sorridiamo.

"Cioè pure se non è che le ha grandi, però ha quel non-so-che..."
"Ma pure come parla , c'ha charme! " (non abbiamo detto proprio così eh)
"Ma si è bbbbona!"
E' stata la conclusione condivisa.

Però non ci siamo gingillati,presi dal momento, state tranquilli.
E' per dire che ha fascino.Sarà che la donna simpatica è rara a trovarsi, sarà che è femminile , insomma non è niente male , pur non rientrando nei classici canoni della donna televisiva da calendario.
Calendario che , del caso, forse comprerei pure., mi sà ;)

sabato 2 febbraio 2013

Quanto di personale riuscite a scrivere sul vostro blog?

Come ogni sabato, almeno a partire da questo sabato , post su blogger e dintorni.
In realtà volevo scrivere di un episodio personale capitatomi qualche giorno fa, che son certo vi avrebbe interessato , ma poi mi son bloccato ed ho deciso di glissare, almeno per ora, perchè non riguarda solamente me ma anche altre persone che conosco . Persone che, sia chiaro , non leggono il blog nè tantomeno potrebbero mai leggerlo, un po' perchè non sanno dell'esistenza dello stesso, un po' perchè non credo sarebbero interessate. (magari all'episodio che riguarda loro si, ma al resto non tanto)

Insomma, sta cosa mi ha un po' condizionato, nonostante il fatto sarebbe stato raccontato tenendo le opportune misure per la privacy e praticamente le possibilità di sputtanamento darebbero state pari a zero.
Il mio blog non è proprio anonimo, scrivo con il mio nome ed alcuni post contengono la mia foto.
Non provo particolari esigenze di privacy , forse anche perchè le cose che scrivo di solito sono leggere , caciarone , stupide, ma mai personali personali.
Se però mi riesce facile parlare di me, trovo delle difficoltà a scrivere di altri. Mi sembra di tradirli , in un certo senso, di fare una intromissione indebita. PErchè io ho deciso di stare qui, non loro . ( parte la mia donna, lei deve per forza accettarla sta cosa ;P)

A casa non credo sappiano del blog, già mi immagino mia madre che ogni giorno si mette a spulciare per vedere cosa scrivo. E poi magari per telefono che commenta, eheheheh.
Quando sono a casa dai miei, qualche volta al massimo è capitato che passando vicino al computer e notando la scritta del titolo sullo schermo, mia sorella o altri abbiano chiesto "Ma che cos'è pensieri e cassate?"  , ma mi sono limitato a rispondere "Un sito" , senza dire altro.
Per gli amici è diverso, loro lo sanno, ma pur essendo stati invitati all'inizio, quando avevo fame di lettori, sono pochissimi quelli che vengono da queste parti.

Per voi come funziona?
Vi fte anche voi sti problemi?

venerdì 1 febbraio 2013

Fine settimana a casa...un posto decisamente non ordinario!

Sono sceso per il fine settimana dal freddo nord, per passare qualche giorno in famiglia.
Ieri tappa intermedia a Roma per fare le ultime cose che avevo lasciato in sospeso (trasloco, scartoffie ecc) dato che ero partito quasi all'improvviso , e stamattina sono arrivato nella mia città natìa con il treno.

Il treno era l'intercity , che non mi andava di pagare il frecciarossa senza motivo. Sarà stato l'orario non certo di punta, sarà stato che i sedili erano comodi e non c'era nessuno che disturbava (ieri invece sul frecciarossa Milano\Roma c'erano tutto il tempo delle rampanti manager che lavoravano al telefonino e computer con tutta la loro voce squillante che porcaputt non sono riuscito a dormire, che altrimenti vedete voi che iniziavo a russare e facevamo a gara a chi faceva svuotare prima il vagone.
E che cacchio, ma manco si avvicinava loro qualche squallido farfallone per fare acchiappanza, che almeno le zittiva. E manco succedeva che cadeva la linea , che solo a me succede , a quanto pare.
Niente , non si stava tranquilli nemmeno nelle gallerie.

Che poi il treno per Napoli è stato il solito spettcolo, soprattutto grazie al personale impiegato a bordo. Si inizia con il capo treno ed il suo messaggio di saluto ai passeggeri:
"Si avvisano i passeggeri che ecc ecc" , e fin lì tutto bene.
Il fatto è che il microfono resta acceso e si sentono i rumori di fondo. Dopo un minuto si sente il tizio che parla a telefono (presumo sia stato qualche collega a bordo ad avvertirlo) e lui senza pensarci parla in dialetto dicendo qualcosa tipo "eeee aggio capit , mo stonghe verenn , me par bloccat o tast, sient mo' vec' e ll' stutà " , il tutto sarà durato un paio di minuti. Almeno son partito col sorriso.

Dopo qualche minuto succede qualcos'altro.
C'era il simpatico controllore verace e dal forte accento, che entra e comincia a chiedere il biglietto. Dietro di me sento che cè qualche problema con alcune turiste, che non avevano il biglietto giusto.
Siccome songo uomo e una guardata a delle turiste non si nega mai, mi giro per vedere la scena (e le grazie delle fanciulle , sinceramente della diatriba non è che me ne interessasse poi tanto. Comunque carine, sulla venticinquina, credo fossero dell'est europa o qualcosa del genere. )
Il controllore non parlava inglese, le ragazze nemmeno ( poi non so se facessero le gnorri, oppure davvero non riuscivano a comunicare) in ogni caso queste che dicevano qualcosa del tipo "sdronobei uvei ncenko tamas" e il controllore che diceva "E' inutile che parlate spagnolo, io lo spagnolo non lo capisco!"
Poi è stato trovato un interpete poliglotta che parlasse inglese, spagnolo , napoletano e polacco e la cosa è stata risolta, in qualche modo.

Arrivato a casa, mangiato gli spaghetti di mammà, vado in un negozio che vende i biglietti della partita, che domani i vanno i miei amici e quasi quasi mi aggrego. Non sapevo quale settore comprare, quindi ho solo chiesto informazioni. Purtroppo avevo il cellulare scarico, visto che sono uno scemo e lo consumo su internet durante il viaggio.

Insomma chiedo al tizio quando posso passare nel pomeriggio.
Lui dice "facciamo pausa dall'una e mezza alle due e mezza!"
Vabè.
Torno alle due e mezza , niente. Alle tre, niente ancora.
Sembra che apra alle quattro.
Una volta che ero qui, queste cose le accettavo con rassegnazione serena, nel senso che la tipica mentalità napoletana è "Vabbuo' fa niente". Siamo sempre indulgenti.
Questa cosa sarebbe dovuta succedere a Milano, come minimo facevano accorrere la GGFF , i vigili, l'esercito. Devo ammettere che però adesso che sono abituato meglio una cosa del genere mi ha dato molto fastidio , più che altro per il tempo perso.
Non potrei più vivere qui, senza offesa per nessuno. Oppure mi riabituerei subito.
Ma quanto mi spiace.
Tra l'altro in questo periodo le strade sono piene di buche pazzesche, le carreggiate sono pericolosissime , voi non ne potete avere idea. Qualcosa l'avevo già vista su striscia la notizia in un servizio, ma non pensavo fosse così grave. E' incredibile come non avvengano incidenti ad ogni buca.
Poi torniamo verso casa, in un quartiere un po' popolare, e prima di una rotonda c'era un insolito traffico, gente affacciata al balcone, tamarri con il motorino fermi a guardare.
Che coincidenza, c'era proprio l'inviato della trasmissione, con la sua giacca verde, a fare un servizio vicino ad uno dei tanti crateri.
Mah.

Speriamo che serva a qualcosa. Spero si decidano ad individuare responsabilità, eventualmente avere il coraggio di ritirare un appalto che forse non funziona, se del caso. Qualunque cosa , ma non lasciare la situazione come è ora. E' uno dei tanti problemi, ma questo almeno è risolvibile. E su....

Quanto vorrei che la prossima volta che torno riesco a trovare la situazione migliorata, per tutte le persone care che ho qui. Perchè davvero si potrebbe migliorare, vivere meglio.