venerdì 28 settembre 2012

Siamo ciò che leggiamo


Ecco cosa mi ha regalato il Cagnaccio. Quando mi ha anticipato per telefono che mi aveva preso qualcosa in fumetteria mi ero preoccupato: Pensavo fosse qualcosa che avessi già letto...invece è ok.
Secondo me però c'è un significato occulto, un messaggio subliminale, anche se per ora è solo un dubbio, non ne ho certezze.
In ogni caso, cambiando argomento, voglio raccontarvi cosa avrei voluto fare:
Passare la notte fuori ad un negozio della Apple, a vedere la gente che fa la fila per comprare il telefono nuovo e fargli delle domande ed una recensione per il blog.
Soprattutto avrei voluto chiedere loro :

Ma non potevi aspettare lunedì?

martedì 25 settembre 2012

Il regionale Roma Napoli

Domenica mattina dovevo andare ad un pranzo di compleanno in zona Scauri. Decido di utilizzare il treno, vedo quindi un po' gli orari , chiedo di esser venuto a prendere alla stazione e tutto soddisfatto penso qualcosa tipo "beh , stavolta mi sono organizzato bene".
see.

Arrivo a Termini con circa un quarto d'ora di anticipo rispetto all'orario di partenza del treno, cosa che non mi succede quasi mai, dato che ogni volta rischio di fare il remake di sliding doors, e me la prendo comoda vedendo un po' nelle edicole se trovo qualche fumetto che mi tenga compagnia durante il viaggio , che - mannaggia non l'ho fatto apposta - ho scordato il libro per preparare il prossimo esame a casa. Comunque il treno non è nemmeno in ritardo, parte regolare.

Dopo un po' mi assale la consapevolezza della cazzata che sto facendo:
"Geeeee' ma hai capito che devi prendere il REGIONALE????"
Avevo rimosso. Era da una vita che non lo utilizzavo.

Il regionale lo trovi spesso già fermo al binario tanti minuti prima che parta. La gente arriva almeno mezz'ora prima per prendere il posto. Se sali dieci minuti prima della partenza è scontato che dovrai stare in piedi. Che volete, so' stato stupido però era domenica, concedetemi questa attenuante.
credevo non ci fosse nessuno. Ed invece...

Con orrore scopro che le prime carrozze son piene, i posti sono già tutti occupati e nelle aree tra una carrozza e l'altra già ci son persone ferme, in cerca di uno spazietto comodo dove fermarsi.
Davanti a me, sul binario, altra gente ottimista cerca di incamminarsi verso la fine del treno, per trovare qualcosa. Man mano che ci si rende conto che le carrozze sono occupate , il ritmo della camminata aumenta, diventa quasi una corsa. Che se proprio è rimasto un posto libero, qui è una giungla e devi essere gazzella. Un po' come quando si è in macchina e si cerca parcheggio , se hai uno avanti che va piano che cerca anche lui o lo superi o è finita.
Percorriamo con una velocità da tapis roulant il binario, per almeno 6 carrozze, fino a quando la consapevolezza che non è rimasto più nulla ci assale. Tutti rallentiamo, sconsolati, e saliamo alla prima porta che si trova.
All'interno , non dico che si sta schiacciati come sardine, perchè per fortuna almeno si respirava, però non era certo comodo.
Il viaggio sarebbe durato due ore e poco più, farli tutti in piedi era na tortuna.
Ti consoli un po' , pensando che c'è gente che vive questa cosa ogni giorno, per andare a lavoro.
Poi diventi cattivo. Guardi tutti gli stranieri , e pensi qualcosa tipo "mmm ma questi ce l'hanno il biglietto? eh? Io l'ho fatto!" e vorresti improvvisamente essere investito del potere di controllare i biglietti, e far scendere tutti quelli che non hanno pagato. Perchè è così, sei sicuro.
Se scendono rimangono la metà dei posti, ti sei improvvisato statistico.
Poi rifletti e pensi che non sei mai stato razzista, quindi giustamente guardi anche gli altri  italiani e pensi "ma questi lo hanno fatto il biglietto?"
Concludi che alla fine sei l'unico che ha fatto il biglietto, in una botta di superiorità, e che avresti diritto a sederti. che poi alla fine frega niente a te se hanno pagato o meno, solo ti rode che uno che non fa il biglietto si sieda pure. Cioè vuoi salire, vuoi il servizio gratis? Già non si fa perchè il servizio pubblico lo devono pagare tutti ecc, però almeno vaffanculo resta in piedi.
Però suppongo loro dicano qualcosa tipo "eh,però se mi fanno la multa, almeno mi son seduto".

in ogni caso ti prendi la sua presunta superiorità morale e inizi a girare cercando un corridoio dove c'è spazio per fermarti. Lo trovi. Il treno parte.

credi che sia finita? No!
Perchè , anche se ormai il treno è partito  , c' è sempre qualcuno che dopo dieci minuti arriva che vuole passare, con al seguito borse e borsoni, e devi spostarti che il corridoio è stretto.
"Ma dove cazzarola vai?E che hai fatto fino ad ora?guarda Che non trovi niente manco dopo, eh?" Vorresti dirgli, poi fa niente, fai qualche altro passo per trovare lo spazio per farlo passare, alla fine sei costretto a farti due carrozze con sta gente dietro.

Una volta che anche queste anime illuse hanno trovato pace,sei finalmente fermo. La gente che è rimasta in piedi ogni tanto inizia a lamentarsi, escono le solite parole tipo "carro bestiame" ecc.
Hai trovato spazio in un angolino, stai quasi comodo.
Arriva uno: "Scusi, si sposta?Qua stiamo stretti..."
"Eh , ma vorrei rimanere così che posso almeno poggiare la schiena contro la parete, sto un po' più comodo..."
"Eeeeeh, abbiamo qui il signorino pretenzioso, addirittura vorrebbe poggiare la schiena! Ma guarda te che gente arrogante!"
Intanto i fortunati che hanno trovato posto a sedere iniziano a sentirsi in colpa: Vengono visti come dei privilegiati. Temono per la propria incolumità.
E fanno bene.
Dopo un po' ecco che arriva la prima fermata. Bene, scenderà qualcuno?
No. In questi casi non scende mai nessuno. Al massimo salgono altri.
Inizia il posteggiamento. Ti trovi delle persone, a cui magari senti dire : "Dobbiamo scendere alla prossima, cara?" e ti metti lì come un avvoltoio, appollaiato. ti tocca ringhiare agli altri, per mettere in chiaro le cose.
Poi , non so se vi succede mai, state in piedi da un'ora, arriva la stazione in cui finalmente un paio di persone scendono, e sale il tizio fenomeno. E' un grande. Di solito sta con la ragazza.
Chi era seduto prima si alza, per scendere. Intanto son saliti sti due fenomeni. Gli senti dire: "Uh, guarda, ci sediamo lì?"
Tutta la gente che sta in piedi da un'ora vorrebbe linciarli, anche solo per aver concepito quel pensiero. Ma come, sei appena arrivato e credi davvero di aver diritto a sederti?
E chi è in piedi da un'ora?
Poi fanno pure la faccia scocciata se l'avvoltoio appollaiato è arrivato prima. Ma va'va'.

Ad un certo punto riesco a sedermi. Una fermata prima dell'arrivo. Vabbè , almeno gli ultimi dieci minuti me li faccio da vip.

Viene poi il momento, inevitabile, in cui la gente, che non ce la fa più , inizia a lamentarsi e compattarsi:
"Ora basta, è uno schifo!"  - Si erge la voce di qualcuno che si improvvisa leader.
"E' vero, basta!" - Subito raccoglie consensi.
"Andiamo a protestare, questa storia deve finire. Tutti a Roma, davanti al Parlamento!"
"SI !! Andiamo!"
"Allora andiamo Venerdì mattina!"
"Sii!"
...
"e come ci andiamo?"
"prendiamo il treno delle 7 e 45?"
"quello? Lo strastrapieno?"
...
"ehm..."
"vabbè..."
...
"per stavolta fa niente, va..."



ps nuova striscia di Scoopy
www.leavventurediscoopy.blogspot.com

ciao!










lunedì 24 settembre 2012

Finalmente ho anche io la mia copertina come si deve!

No, non quella di Linus. E nemmeno quella di suo fratello Albertino.
Mi riferisco alle copertine delle pagine fb.
L'altra volta vi ho rotto le scatole avvisato del fatto che avevo aperto la pagina fb chiamata " che scena scema " in cui ho raccolto tutti i post che facevano parodie alle scene più abusate del cinema e dei telefilm americani, mi mancava solo una bella copertina originale , in tema.
Una delle mie lettrici, Francesca Sabbatini, si è prestata volentieri alla causa , e voglio qui ringraziarla pubblicamente. Ecco la sua opera , ispirata alla nota#1 :


Bella, eh?

Se vi va di fare un giro nel blog di Francesca , e vedere altri disegni (tra l'altro son tutti molto belli e alcuni hanno un'ironia deliziosa) l'indirizzo è questo:

www.bastaunamatita.blogspot.com

;)

sabato 22 settembre 2012

Il lettore commentatore e similitudini relazionali con i rapporti di tutti i giorni

Quando apri un blog perchè ti piace scrivere, una delle piccole soddisfazioni è iniziare a vedere che c'è qualcuno che ti commenta, sia perchè ti da la consapevolezza che non stai scrivendo su di un muro su cui non cadrà mai l'occhio di nessuno (mo' so pure metaforico poetico) sia perchè bho però ormai all'inizio del periodo avevo già scritto "sia" e mi scocciavo di tornare indietro a cancellare.

Con il tempo ho notato che inizia a formarsi una piccola cerchia di fedelissimi a cui si uniscono a volte , chi più chi meno , dei saltuari.
E' possibile quindi trattare della materia del lettore, attraverso una breve esposizione che spero gradiate, in quanto parla di "noi." (dato che son pure io lettore , per molti di voi)
ps anche se non ci sarebbe bisogno di spiegarlo, il tono è scherzoso e le cose sono mooooolto enfatizzate ed estremizzate , eh ;P



Il fedelissimo: 
E' un punto fermo del tuo blog. Ti ha trovato per caso, ha fatto un po' di interventi con complimenti ecc tanto che te pensavi - malfidente- si vabbè forse vuole solo farsi pubblicità al suo blog - ed invece rieccolo che appare, presenza costante , si capisce che gli piace - o quanto meno è interessato- a quello che scrivi , al tuo stile. Come tutti gli amori che danno certezze poi finisci pure un po' per darlo per scontato, sai già che arriverà a commentare e se per caso passano due tre post e non si fa' sentire...cominci a notare questa assenza. Arriva la notifica di due\tre commenti, vai dicendo "è tornato,lo sapevo!" e se non c'è pensi "Oh, cazzo".
Che è successo? Non gli gusto più?
E' rinsavito? Ma torna, posso cambiare, almeno dimmi dove ho sbagliato , parliamone...
poi un bel giorno torna, così come era andato via, senza dire niente (in fondo mica doveva avvisarti?)
e ricomincia tutto come prima.

Il fuoco di paglia:
Ti trova. Ti dice che ti adora. Viene , commenta, gli rispondi, ricommenta. Per una settimana circa pensi di essere la sua pagina preferita , ti motiva ad andare avanti.
E poi puff
da un giorno all'altro chi lo sente più?
Vabbè , te ne farai una ragione.
Però ci credevi, pensavi divenisse una storia seria. Invece ti sei illuso e basta.
Col prossimo sarai più forte, alzerai le barriere.

Il rompiballe della crusca:
toccagli tutto ma non la forma.
Arriva e ti fa' notare tutti gli errori di ortografia che fai.
Tipo che fà al massimo si scrive con l'accento e non l'apostrofo.
Sti tipi danno semplicemente fastidio, primo perchè vorresti una sorta di licenza bloggheresca che ti dà l'immunità per tutti gli errori non socialmente ritenuti come gravissimi dal lettore medio (poi vabbè se usi il verbo avere senza l' " h " o non sai i congiuntivi  allora ok...) e secondo perchè che cacchio ho scritto una cosa di almeno dieci righe, sprecati in un commento anche sul contenuto, se proprio vuoi parlare. C'è la versione crasherball of the crusck , che ti corregge i termini in inglese, chè poi ti penti che non hai perso un secondo per leggere su google come si scriveva bene.
Per fortuna, in ogni caso, esiste la funzione modifica.


Il one-shot

Appare una volta, mette un commento carino, magari pure simpatico.
"mmm , ho un nuovo lettore che non è male" pensi.
In realtà è un po' come quelle ragazze che incontri una sera in discoteca, ci balli un po' , ti sorridono e magari fanno capire che le piaci, ma poi chi le vede più?
E resti con la cosa tipo "vabbè , peccato poteva nascere qualcosa."

il marchettaro

Quasi tutti abbiamo fatto così, soprattutto agli esordi.Un po' per far conoscere il nostro blog.
Vai in uno che ha un numero enorme di lettori (almeno enorme se paragonato ai tuoi )
e commenti , così magari ti ricambiano la visita , o qualcuno incuriosito vede un po' che altro scrivi.
E' il modo in cui va avanti questa piattaforma, va benissimo , deve essere così.
Però il marchettaro vero non si prende nemmeno la briga di scrivere qualche frase di senso compiuto che vada oltre il "Bel post!Vieni da me!".Almeno due righe, su, scrivile, incuriosiscimi che un giro vengo a farlo con piacere da te, ma non farmi sentire sfruttato come uno che conosci solo perchè poi ti presenta la amiche.
Vabbè di sta categoria se ne parla spesso, quindi non mi dilungo.

Il polemico

Stigmatizzatore moralizzatore, estrapola da un post di venti righe una frase un po' ambigua che hai scritto per dargli una interpretazione assurda e totalmente estranea da una lettura contestualizzata (scrivo bello se mi ci metto,eh?) e poi criticare.
che se apri un blog poi devi accettare anche le critiche e fare botta, eh.
Pero' almeno ti criticassero su quello che volevi dire, non su quello che loro pensavano che forse tu volessi dire, però hai sbagliato a scrivere ma secondo loro il senso era quello.

L'anonimo

qui tocca firmarsi, o almeno far sapere chi sei. Questo evita gran parte di commenti di chi si diverte a girare per i blog a seminare insulti o polemiche giusto per rompere un po'.
Altri blog sono più democratici , o perchè l'autore se ne frega o perchè non ha capito come fare per non far commentare in modo anonimo. Da una parte è un peccato non lasciar commentare tutti, che molti si scocciano o non sanno iscriversi a googlecoso  o a blogger , o non vogliono perchè normalmente gli basta leggere, anche se poi capita quel post che gli farebbe piacere commentare ma iscriversi non gli va. E vabbè. Per adesso va così, scusate lettori discreti. Mi fa piacere che ci siete, anche se non ci siamo mai salutati :)



Il commentatore occasionale normalmente silente

questi non commentano spesso. Ogni tanto, diciamo un post su cinque.
Però quando poi vedi che ci sono sorridi,pensi "Ah , ma allora mi segui!"
Non li dai per scontati, a differenza dei fedelissimi , sono tipo una con cui hai flirtato che ogni tanto la rivedi e ti sorride. Dopo un po' non ti chiedi più perchè non commenti sempre, hai capito che lo fanno solo se l'argomento li stimola o interessa. E va benissimo così.


ps Un saluto a tutti i lettori di sto blog , a qualunque categoria appartengano...
non sarete tantissimi, però son più che soddisfatto  ;)


pps nuova striscia (stavolta speciale,è un omaggio) di Scoopy , all'indirizzo www.leavventurediscoopy.blogspot.com
















mercoledì 19 settembre 2012

Una giornata a Codaland

Qualche giorno fa siamo stati a Codaland - o Gardaland , come la chiamano gli abitanti del posto.
Siam arrivati di buon mattino , verso le undici (mmm vabbè il buon mattino sarebbe come minimo le nove, lo so, però dovevo fare colazione nell'hotel e non uscivano i cornetti) e già c'era la coda.

A questo punto, memori di una precedente visita l'anno scorso, abbiamo deciso di fare i vip e prendere il biglietto speciale, quello che paghi un po' di più e puoi fare la fila veloce in alcune attrazioni.
Ci siamo quindi ritrovati, quindi, insieme a tanti altri vip , a fare una fila comunque consistentissima.
Se i tempi di attesa per i comuni mortali erano in media di 60 minuti , per la fila privilegiata comunque non se ne usciva prima di 35. Puo' sembrare poco, ma se uno sta lì sei ore se ne va in proporzione... un bel po' di tempo (scusate, non fatemi fare i conti che mi scoccio).
E poi c'era pure un sole tremendo , insomma era partita l'esperienza con un po' di dubbi.
Inoltre il mio Cagnaccio, che ha un senso degli affari innato, non accettando questo fatto che esistesse una fila vip con comunque troppa gente a fruirne, ha iniziato a ringhiare contro il sistema, pensate che ho dovuto trattenerla che voleva tornare fuori a litigare con la povera bigliettaia.
O al massimo a rivendere i biglietti , a mo' di bagarino, a qualcuno.
Non accetta di prendere dei pacchi, che ci volete fare.

Ho realizzato che dovevo assolutamente fare in modo di utilizzare almeno uno dei crediti del biglietto, sì da farle terminare questo proposito commerciale. Al caso mio c'era quella cosa che ti porta suuuuuuu e poi ti lascia cadere. Poca fila, assolutamente umana, tempi di attesa accettabilissimi, tanto che i responsabili del parco sembra stiano pensando di rimuoverla, perchè fuori contesto.

Una volta placata la mia lei, tutto si è rasserenato. Le ho proposto di girare un po' , esplorare. Così la gente esauriva i suoi crediti , e poi tempi un paio di ore la fila express sarebbe stata accettabile.
In questo intervallo di tempo abbiam visto un po' delle attrazioni classiche, c'era anche un tiro a segno dal quale mi son fatto fregare un euro, dieci colpi di fucile e non ho beccato nulla. Dato che volevo assolutamente fare sfoggio della mia mira poi ho anche partecipato alla palla a canestro, ovviamente il gioco consiste nel metterla dentro, tiri e se ce la fai prendi un megapelusche.
Guardavamo gli altri fallire miseramente , ad un certo punto ho detto "Ci penso io, che colore lo vuoi il pupazzo , baby?" e lei mi ha detto qualcosa tipo "Ma dai, lascia stare..." "Ma no, ci riesco!"
Vabbè , comunque erano due euro.Fa niente.
Finito lo spennamento del pollo, per fortuna limitato , ecco che mi appare una cosa dove non c'era praticamente fila: Entro tuto contento, per accorgermi che era il bagno.

Mah, io che son cresciuto a Napoli sta cosa la trovo assurda ;P


Verso le due finalmente le code si erano un bel po' ridotte, così abbiam potuto iniziare a fare tutte le "giostre" che fanno venire mal di stomaco, poi abbiamo fatto quelle che fan venire mal di testa.
credevo di rivedere la colazione, invece mi son tenuto tutto dentro. Che poi non so voi, ma quando stanno per partire chessò le montagne russe io ho sempre la cagazza che non si è chiusa bene la cintura di sicurezza , e che devo farmi tutto il percorso attaccato al sedile con muscoli che non reggerebbero più di un secondo.

Ad un certo punto lo vedo:



IL LABIRINTO!
Quale posto migliore per portare a sperdere la mia lei, e dedicarmi alle turiste?
Le lancio la sfida , chi esce prima vince.
Ne esco vincitore, ma dopo qualche secondo la vedo spuntare dai cespugli, probabilmente aveva seguito il mio odore.E' un segugio.

abbandono il proposito di abbandonarla,e continuiamo il giro.
Rifletto un po' sul fatto che , con gli occhi di un bambino, questo posto deve essere davvero da favola.
E io gli occhi da bambino adesso non li ho più.
A Napoli abbiamo una specie di codaland, si chiama Edenlandia.
Mamma mia.Che tristezza.
Ricordo che una della prime volte che ci andai, da bambino, entrai nella casa dell'orrore. Ero tutto contento, affascinato anche solo dalla carrozza, dalle statue all'ingresso, poi vedo sto tizio che premeva il pulsante per far partire il giro tutto seduto su di una sedia di plastica , a fumare, che dice qualcosa tipo : "Guagliò , sei pront'? Si vuoi sedè?"

Aaahh, vabbè. Come rovinare l'atmosfera.
Pero' l'attrazione sui pirati a Codaland non era male, anzi, davvero notevole.

Comunque, dicevo, vi devo raccontare un'ultima cosa.
Devo farlo per ripicca, per vendicare una piccola figura di cacca che mi ha fatto fare la mia lei .
siamo in fila per la giostra X, notiamo che c'era una minifila , un altro corridoio piccolo, accanto alla nostra. Le spiego che era per chi voleva fare una fila speciale, con un biglietto singolo.
No, no. Non è così. (diceva lei)
Ad un certo punto arrivano tutti felici dei ragazzetti, percorrendo sto corridoio separato, ed ecco che le sento dire , con aria di biasimo: "Guardate, che noi qui stiamo facendo la fila..."
questi ragazzi si fermano, ed educatamente dicono che hanno pagato il biglietto speciale, e che se avesse voluto avrebbe potuto farlo anche lei.
Non sembrava molto convinta della spiegazione fornitale.
Comunque sti ragazzi so stati dei veri signori, e meno male, altrimenti avrei dovuto fare il cavaliere ad oltranza e difenderla anche in caso di torto marcio.Oppure fare finta di non conoscerla.

Mio Dio. Per fortuna sti tizi hanno tirato avanti, come si fa con gli anziani un po' rombiballe, e non hanno colto la provocazione.
poi alla fine si è convinta.

adesso mi deve una figura di merda, sono indeciso se scorreggiare a tavola mentre siamo a cena con le sue amiche oppure ruttare a tavola mentre siamo a pranzo con la sua famiglia.

Voi che dite? quale è più proporzionata?

votate \ votate \ votate









lunedì 17 settembre 2012

Clichè sui telefilm #11 Amori e tensioni in sala operatoria

(NEI FILM\ TELEFILM )
L' equipe medica è pronta, per poter iniziare l'intervento si attende solo l'arrivo del Dottor Fashion.
Pochi secondi ed eccolo entrare in sala, con la mascherina che non riesce a contenere il suo irresistibile sorriso.
Allison, la dottoressa con la quale ha una storia non esattamente definita , ringrazia il cielo che il suo cuore non è collegato a nessun macchinario,altrimenti tutti si renderebbero conto di quanto stia esplodendo.
Dottor Fashion: "Buona sera, colleghi. Scusate il ritardo..."
Equipe: "Buonasera , dottore!"
Dott.F. : Allora, dottoressa Mc Donald , cosa abbiamo qui? Un trapianto di unghie? Una laboricectomia atrale? Un innesto di carotide poiboerea?"
Dottoressa McD: "No, veramente è una banale appendicectomia."
Dottor Fashion: "Coosa? E mi avete chiamato per una cosa del genere? Ma qualunque dottor Pivello avrebbe potuto occuparsene!"
Dottor Pivello: "grazie, signore."
Dottor Fashion: "Ah, dottoressa Allison. Non sapevo oggi fosse di turno."
Allison : "Eh...già..."
" E a me, non mi riconosci?" - una voce all'improvviso.
D.F. : "Ma...dottoressa Innesbruk , quanto tempo...sei tornata a lavorare in questo ospedale?"
D. Innes. : "Eh già, a quanto pare dovremo stare di nuovo vicino per un bel po'..."
D. Fas: "Sarà un piacere..."
Allison (piuttosto adirata): "Io direi di iniziare, se permette, dottore..."
D.Fas: "Ma certo, chi di voi due vuole divaricare?"
D. Innes: " Posso pensarci io, come ai vecchi tempi..."
una serie di sguardi , sei occhi che si incrociano con tre diverse espressioni.
La rabbia,la malizia,il desiderio irriverente.
L'intervento inizia.
Nel frattempo, come accade in tutte le scene dei telefilm prima che improvvisamente il paziente si aggravi , i medici parlano del più e del meno.
"uno è riferito ai numeri positivi , l'altro ai negativi!"
"ah, capito!"
Dottor Fashion: "allora, Innes, cosa ti ha riportato qui al Triangol Hospital?"
D. Innes: " Avevo dei vecchi interessi da coltivare."
Dottor Fashion: "Mica tanto vecchi, spero..."
risatine soffuse di tutti, tranne che di Allison.
Allison: "Scusate, io...devo andare."
Dottor Pivello: "Dove vai?Aspetta..."
ma lei ormai è già fuori, oltre il corridoio , in lacrime.
dottor Fashion: "Vado a vedere che cosa è successo. Continui lei, dottoressa."
Dott. Innes: "ma certo, ci vediamo dopo, per un resoconto."

(NELLA REALTA')

Dottore: "Infermiera, mi tenga il bisturi!"
Infermiera: "Ma come si permette? Ma che sono queste allusioni sessuali? Guardi che queste sono molestie sul lavoro, lo sa? Io scrivo all'ordine, la faccio radiare!"


ps a chi è piaciuta, qualora ne volesse leggere altre,di parodie su scene abusate, oltre ad essere sparse un po' qua e la per il blog,  son racchiuse nella nuova pagina fb chiamata " Che scena scema " , la trovate con il motore di ricerca fb.

'notte belli!

domenica 16 settembre 2012

Il balcone di Giulietta

Siamo stati a Verona. Abbiamo visto il miniColosseo, ammirato un po' l'architettura della zona, le strade elegantemente pavimentate , una bellissima piazza con un nome breve ma che ora non ricordo.
E poi è spuntata l'idea di andare a vedere il balcone di Giulietta.
Massì , dai.
Cioè , uno lo sa che Giulietta non è mai esistita, però fa' niente facciamo finta su.

Arriviamo , purtroppo era tardi , abbiam dovuto accontentarci di vederlo in lontanza, però facendo prima una scoperta orribile, una di quelle cose tipo Xfiles. Ve la faccio vedere in foto , che descriverla è ardua impresa:


Gomme da masticare ovunque, lungo tutte le mura accanto al cancello.
Deve essere una moda , tipo quella dei lucchetti.
io sti giovani d'oggi proprio rinuncio a capirli.


Vabbè. Comunque il balcone un po' l'ho visto:



martedì 11 settembre 2012

Esperimento di condivisione bloggheresca - il pulcino Pio

Premessa : Non ho idea di come sia stato possibile, ma ho passato tutta l'estate senza sentir nemmeno una volta questa famigerata canzone. Almeno fino alla fine di Agosto non ne sapevo letteralmente nulla, e sì che giro tanto su internet, ho passato tanto tempo in macchina e quindi di radio ne ho ascoltata , ma beccavo sempre e solo Biagio Antonacci e la sua signora che lo metteva in difficoltà.

Poi negli ultimi giorni addirittura ho letto che hanno menato una ragazzina perchè cantava sta canzone, un po' mi sono informato e sembra essere diventato il pezzo trash dell'estate.

Ed ecco l'esperimento: Ho aperta un'altra pagina su youtube, ho messo il video che credo sia quello ufficiale della canzone, ed ora mi accingo a sentirla, provando a scrivere in tempo reale le emozioni che mi suscita questo primo ascolto.Giuro che è vero. Tra un po' la curiosità avrà fine, e finalmente potrò giudicare:
(premo play, vai con la recensione live)

al massimo premete play con me



mmm è in radio
si chiama Pio
c'è pure la gallina
(la mamma?)
come si chiama ? non ho capito
c'è pure il gallo
il tacchino
che fa glu glu
ah la gallina si chiama Coo
c'è pure il Piccione
(ho alzato istintivamente lo sguardo al soffitto)
siamo arrivati al cane
cazzo se è veloce
ma chi la canta?
ma in questa radio è peggio della vecchia fattoria
mmm gnam l'agnello
magari con due patate
ok  sento i primi segnali di insofferenza
ah il ritmo rallenta un po' dopo la mucca
si ho capito c'è il pulcino Pio
il toro?
il toro?come fa il toro? come la mucca?
neanche sta canzone nel 2012 ha risolto l'enigma di come fa il coccodrillo
c'è anche il tratt...
oh cazzo
povero.

Nasce la pagina fb " Che scena scema "

qualche mese fa creai una specie di rubrica fissa, con delle scene tipiche dei film o dei telefilm americani parodiate e confrontate con la reazione che i personaggi avrebbero presumibilmente avuto, se gli eventi fossero accaduti davvero. Non tutti voi eravate presenti, comunque ho copiatoedincollato tutto su di una pagina facebook , a tema, così se vi va di leggere un po' , quando magari avete un po' di tempo, spero vi divertano.

La pagina è questa :  Che scena scema .

Per accedervi scrivete nel motore di ricerca di facebook il titolo di cui sopra, per ricevere gli aggiornamenti futuri cliccate sul mi piace, poi vabbe tramite i commenti , o qui o sulla pagina,chi vuole mi  faccia sapere che ne pensa.
Spero i testi vi facciano sorridere ;)

Buona giornata a tutti, ci si legge dopo!

domenica 9 settembre 2012

Romanzo Salsero - seconda parte del quasi ultimo episodio

Stavo finalmente per varcare la porta dell'ingresso della sala. Finalmente, dopo quasi sette mesi (avevamo aspettato tanto un po' per perfezionare la tecnica, un po' perchè non ci sentivamo in grado, un po' perchè le capacità organizzative del maestro erano pari a zero, un po' perchè sotto sotto ci scocciavamo, un po' perchè non lo so) avremmo potuto mettere all'opera gli insegnamenti ricevuti,e dare un senso a quei quaranta euro al mese di corso, che poi capitava sempre che almeno una lezione saltasse.

La sala era immensa, o forse mi sembrava così perchè la paragonavo a quella della palestra,che fino ad ora era l'unico luogo che associavo alle note che stavo sentendo.
Ora, non so quanti di voi siano mai stati, anche solo per sbaglio, in una sala salsera.
Sapete come funziona la salsa?

Funziona che le donne se ne devono stare in piedi da una parte, ad aspettare che gli uomini si avvicinino loro e le chiedano di ballare.
E' proprio così, è la prima cosa che ti dicono in palestra (la seconda, in verità, la prima è "Quaranta euro,grazie!)  in questo modo le donne accettano con serenità questa imposizione maschilista, e gli uomini possono avvicinarsi e chiedere ad una donna di ballare con meno remore e meno timidezza, in fondo siamo lì apposta.
Per quanto riguarda il secondo passo, poi, quello dell'accettare, tra le donne salsere esistono varie teorie. Ci sono quelle generose, che dicono "va beh un ballo non si nega a nessuno, basta che non fa' il polipone e mette le mani dove non deve , perchè no?" e quindi le inviti a colpo sicuro, non ti diranno mai di no. In genere son quelle che amano ballare , non le interessa rimorchiare, o almeno avrebbero piacere ad incontrare un Banderas che le ammali , però non è la loro priorità.
le individui facilmente, dato che una canzone se la fanno con uno , una con un altro , insomma devi solo essere veloce ad invitarle prima che lo faccia qualcun altro. Come approccio iniziale è il migliore, così non subisci un trauma, che se la prima volta che inviti una donna a ballare lei trova una scusa tipo "no, mi spiace, mi fanno male i capelli" , poi ci rimani male e questo ti condiziona per tutta la serata.

Poi ci sono le professioniste, quelle vestite in maniera un po' più originale, ballano da anni, han preso la cosa tremendamente sul serio e ballano solo con chi è esperto. Che non ti capiti mai, oh giovane inesperto, di invitarne una così a ballare. E che non ti capiti mai che ella accetti, per poi scoprire dopo 5 secondi che non sei al suo livello: Fa' una faccia schifata, come se stesse pestando delle merde, e chiedendoti un formale "scusa" si dilegua, inserendoti nella lista nera.

Nel mezzo ci sono le vie di mezzo, che ballano da un po' , vanno a simpatia , a sensazione. A meno che tu non puzzi di sudore e non abbia la faccia da pervertito un ballo te lo concedono, poi chissà.

E poi ci sono le novizie, quelle che non sono mai state in discoteca, animali da corso ansiose e timorose, vorrebbero però imparare e si sa che questo ballo lo si impara ben bene soltanto in discoteca.
Sono le prede migliori, puoi farci conversazione una bellezza, puntando sulla comune inesperienza.
La sottocategoria delle approfittatrici, però , a quel punto ti saluta, che lei non ha tempo da perdere e deve trovare qualcuno più esperto di lei , che è venuta qui ad imparare, mica a fare altro?

E poi , come avevo potuto dimenticarla, c'è LEI.
LEI, la tipa WOW che tutti la guardano e nessuno ha il coraggio di avvicinarsi per chiederle di ballare. Almeno un esemplare così è presente sempre, in ogni sala.
Per assurdo, ballano molto di meno delle altre più bruttine, perchè raramente qualcuno ha le palle di avvicinarsi. Qualcuno che non sia un tamarrone, che di solito viene allontanato con cortesia.


Ecco, scusate la classificazione delle prede, ma era necessaria per poter poi proseguire la narrazione senza interrompere troppe volte il ritmo.

Io e Mario Rossi ci scambiamo una intesa complice, avevamo scoperto la nostra EL DORADO.
Donne ovunque, come in nessun locale. Tutte le età , tutti gli stili , tutti i tipi.
Le leggende sulla salsa erano vere.
Altri cacciatori erano presenti in sala , dai più esperti con le loro camicie nei pantaloni , a quelli più rozzi con la birra in mano che magari non sapevano manco ballare, ma erano venuti a provarci lo stesso.

La prima cosa che fa un uomo in questi casi, dopo aver visto il livello delle prede, è quella di compiere una analisi relativa al livello medio dei propri concorrenti, per capire quanto si possa osare.
Osserviamo un po' in giro, e sulla base delle convinzioni di noi maschi , qualcosa del tipo "mmm secondo me questo piace" , "questo non ha speranze" e "beh che belle chiappette questo fa' palestra" giungiamo alla fine alla conclusione che eravamo leggermente al di sopra della media dei maschi nel locale. Questa considerazione ti da qualche punto autostima, e ti spinge ad avvicinarti alle fanciulle senza dover far ricorso all'alcol , per scioglierti.

Ad un tratto Mario Rossi mi fa' un cenno: "Ao' Ge' , anvedi lì chi ce sta'!"
Era il nostro maestro , Carlos Rubeiros Quotas de Corsos , che si era accorto che lo stavamo guardando , e da dietro una fila di persone da cui non poteva ormai più nascondersi, ci si avvicinava con un sorriso , aggiungendo "ola! Finalmente siete arrivati!"


(fine seconda parte)
(ia però fatemi sapere che ne pensate, altrimenti pubblico altro ;P )


venerdì 7 settembre 2012

Romanzo salsero - quasi ultima parte

(mah, se vi siete persi o non ve ne fregava niente delle puntate precedenti, questo potete anche leggerlo come racconto a sè)

riassunto delle puntate precedenti (sparse qui e la per il blog) : Il protagonista si iscrive ad un corso di salsa, spinto dall'amore verso il ritmo latino e soprattutto dalla voglia di fare acchiappanza.
Dopo diverse lezioni, è finalmente giunto il momento di andare a caccia in discoteca.

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Avevo appuntamento con Mario Rossi (voglio tutelare la privacy del mio amico) per le nove , alla fermata dell'autobus sotto casa. Scendo con cinque minuti di ritardo , dopo che mi ha fatto già tre squilli , il primo che vuol dire "Gè , sto arrivando, fatti trovare giù" , il secondo  "Gè, sto giù" ed il terzo "Gè e che cazzo, la macchina sta pure in seconda fila".
Mi infilo di corsa nell'abitacolo, chiedendo scusa per l'attesa, con lui che mi dice che non fa' nulla.
Ci osserviamo in silenzio, ognuno curioso di vedere come l'altro si sia vestito per l'occasione. In fondo è la prima volta che andiamo a ballare sta musica strana , una cosa è in palestra che stai comodo, ma nella sala?
Lui indossa un giubbino di pelle e sotto una maglietta, io una camicia con sopra maglia nera con scollo a V. Un po' per eleganza, un po' per snellire.
Mettiamo il navigatore? Ma no, dai , che la strada la troviamo.Siamo veri uomini noi.
Imbocchiamo il Grande Raccordo Anulare , con una vaga idea di quello che dovrebbe essere il percorso , mettiamo un cd che ci gasi , una canzone a tema, ma scopriamo presto che quella più adatta dovrebbe essere "rotta per casa di Dio" , dato che sono le dieci meno venti e stiamo ancora valutando quale sia l'uscita giusta. La meta è il Pala Cavicchi , una grande discoteca di Roma dove ci sono un paio di sale enormi, il maestro ci ha dato appuntamento lì. Diciamo che non è che proprio ci abbia dato appuntamento, ha detto qualcosa tipo "IO VADO LI'" , noi abbiamo chiesto a che ora e lui ha risposto "NON LO SO , SUL TARDI" e noi "Ok, allora ci becchiamo lì!" , e lui "Vabbè".
Forse si vergognava di noi, questo non lo so. Del modo in cui ballavamo, intendo.
I sospetti aumentano quando, dopo aver fatto il giro del raccordo almeno tre volte, proviamo a telefonargli per sapere almeno la via, che rinunciamo a parte della nostra virilità e mettiamo il navigatore , ma niente... tre telefonate di tanti squilli ognuna e non risponde.
"Ascolta, Mario Rossi, ma secondo te arriviamo tardi?Cioè a che ora iniziano a ballare in questi locali?"
"E che ne so, mi sa che finiscono presto?"
"Boh"
"Ma questi mo' se pijano tutte le femmine più bbone!"
 "Dici che ci rimarranno solo gli scarti?"
"Trovamo solo du' buzzicone"
"Vabbè dai , vediamo almeno prima di arrivarci..."
Ad un tratto , ecco l'uscita tipo S.Andrea o una cosa del genere, vicino all'Anagnina. Ci sembrava di ricordare che fosse quella.
" 'E nnamo!Finalmente!"

Arriviamo in questo spiazzale immenso, pieno di macchine. Riusciamo comunque a trovare parcheggio e ci avviamo a piedi verso l'ingresso. Man mano che ci avviciniamo all'entrata, notiamo che il numero di donne è maggiore di quello degli uomini, contrariamente ad ogni statistica fatta ad occhio fuori a qualsiasi altro locale di diverso tipo di musica.
Noto che l'ormone di Mario Rossi sta iniziando a manifestarsi, si aggiusta la giacchetta e la maglietta nei pantaloni,mentre io controllo rapidamente di non avere caccole nel naso.
Siamo pronti , arriviamo alla cassa. Quindici euro è la tassa per la licenza di caccia di questa sera.
Paghiamo, la porta che ci separa dalle prede è finalmente lì a due passi.
E' tempo di varcarla....

(continua)
(forse, se dimostrate interesse)










mercoledì 5 settembre 2012

Di puzzette ed altre emissioni gassose.

E' taaanto tempo che su questo blog non parliamo più di argomenti terra terra, anzi aria aria.
Vi è mai capitato di doverla ammollare, senza che ricorressero le condizioni socialmente accettate per farlo? Tenete presente che le condizioni socialmente accettate per farlo sono davvero poche, in quanto comprenderebbero in realtà soltanto l'esilio temporaneao sulla cima del monte Bianco , anzi nemmeno quella che poi cè il rischio di causare una valanga con le vibrazioni o roba del genere. E poi con l'eco ti sente tutto il paese sotto.

A volte non è possibile farla nemmeno in un bagno , di quelli pubblici intendo.
Che comunque non son mai insonorizzati, si sente tutto e se fuori c'è un tizio che si sta sciaquando le mani , la cosa ti blocca. Te sei lì, hai resistito per non creare questo attentato chimico al bar , ti sei allontanato un attimo dicendo con nochalance "Mi prendete un cappuccino, arrivo subito?" , recandoti nell'unico posto in cui in teoria dovresti essere giustificato , per poi trovarti a non respirare, per sentire bene se c'è la presenza di qualcuno fuori, che poi che fai non esci fino a quando non se ne è andato?
E se poi spraaaaaaaaaaaaaaat , esci e lui è lì , che ti guarda, anzi magari era in fila e faceva il vago, però sicuramente ha pensato qualcosa tipo "eheheheh lo scureggione!"
Ricerche autorevoli scientifiche hanno provato come se uno proprio non ce la fa' più che deve andare a farla grossa , ed è costretto a farla fuori che non puo' tornare a casa, magari perchè ha mangiato le lenticchie , prova a sedersi e per non toccare il bordo che è antiigienico e non ci si fida mai, il fatto di avere sta posizione da acrobata, che dovrebbe sforzare tutta una parte di muscoli dai chiappoidi ai quadricipiti agli addominali, crea anche automaticamente le condizioni per la massima potenza della fuori uscita di aria. In breve, è difficilissimo essere discreti.
Diciamo che la cosa migliore è l'aria aperta. Certo , andrebbe calcolata la direzione del vento, per poter prevedere dove si dirigerà , in modo da evitare percorsi dove la gente cammina, però con un minimo di attenzione va' bene. Va' poi calcolato in quanto tempo sfuma la puzza, uno poi pensa "mmm son passati due minuti, potrò avvicinarmi a qualcuno?".
Donne, vi è mai capitato che un uomo , mentre siete in giro in un negozio , vi dicesse: "Senti, devo andare un attimo a fare una telefonata?" ed uscisse fuori.
Se avete pensato male, o vi siete ingelosite, sappiate che una volta su due la cosa è totalmente ingiustificata: Il vero fine era un altro.
Per l'altro 50%, pensate pure male.
In ogni caso, chiudo con un consiglio fondamentale: Mai , MAI , cedere alla tentazione di farla nell'ascensore, anche quando state correndo sopra che un altro minuto e finalmente l'ammollo.Non vi inganni il fatto che siete da soli all'interno della cabina.
Non potete mai sapere , giunti al piano, se il tizio dell'interno 5 è la fuori, insieme al cane , ad aspettare. Che poi lui almeno si è portato dietro l'animale, e puo' sempre dare la colpa a Fuffi.



martedì 4 settembre 2012

Due paroline in memoria di M . Clark Duncan

Da poche ore ho letto la notizia della morte di quello che per me, nonostante abbia interpretato personaggi di tanti film che ho adorato (era in sim city , pulp fiction , devil - si , a me Devil è piaciuto) sarà per sermpre John Coffey , non mi ricordo bene come si scrive, ma era in modo diverso dalla bevanda. Su internet è cominciato il tamtam , con gente che posta la notizia un po' ovunque.
Mi aggrego anche io, fondamentalmente perchè Il Miglio Verde è stato il libro di S.King che più mi è piaciuto, tanto da farmi andare a cercare subito il film, che per essere un film tratto da un libro non era assolutamente male. Avendo letto prima il libro , come accade sempre, mi ero formato in testa il personaggio, e devo dire che non è stata affatto una delusione poi il vederlo rappresentato con quelle sembianze. Io comunque non ne capisco tanto di recitazione, non vi sò dire se fosse un grande attore, però se le lacrime son scese durante diverse scene del film non sarà stato soltanto merito della voce del doppiatore o della sceneggiatura.

Che dire... se ne è andato giovane.
Peccato,per chi lo conosceva ed amava, per lui che aveva ancora tanto da vivere, ed anche per me: avrei visto con piacere tanti altri suoi film.



Come si fanno pubblicità le pagine fb

Da qualche giorno, avendo creato la pagina fb di Scoopy , sto girando un po' sulla piattaforma per vedere come fare per catturare qualche nuovo lettore, per uscire un po' oltre i confini di chi già mi legge su blogger. Avevo già fatto qualcosa di simile in passato, proprio per la pagina di questo blog, ma poi mi ero rotto le scatole in appena un mesettto , decidendo di abbandonare la pagina ed i collegamenti e di dedicarmi solo al blog , così senza un motivo particolare , diciamo che mi scocciavo della doppia pubblicazione , per adesso va bene così.

Avendo deciso una cosa un po' strana, cioè quella di non pubblicizzare la nuova pagina tra la maggior parte dei miei amici , in quanto vorrei vedere se poi un giorno sulla mia bacheca personale arriva qualche link direttamente a loro, immaginandomi il giro che dovrebbe poi aver fatto (tipo una banconota che ti ritorna in tasca) son partito quasi da zero. Messo l'annuncio sul blog, ed ok , ma da qui poi si tratta adesso di estendere un po' il pubblico e trovare nuova gente , per umanissimo desiderio di far leggere a più persone possibile una cosa che hai creato, comune in molte persone con l'hobby \ il vezzo \ la passione per la scrittura.

Mi son trovato quindi in sto mondo tutto strano, quello delle pagine, girovagando in esso si possono notare delle cose che a prima vista sembrano assurde , ma poi ti accorgi che lo sono pure alla seconda, e ti fanno un po' passare la voglia di fare quello che stai facendo...
In pratica il metodo più diffuso è quello di andare nelle altre pagine , quelle con centinaia di migliaia di iscritti , quelle che si occupano di pubblicare i link di solito con immagini, siano essi divertenti o pseudopoetici , e trovare il modo per mettere il link alla propria pagina.
Succede anche con alcuni quando si commenta un post su blogger, ma qui in maniera minore, c'è un filtro e comunque quasi nessuno è eccessivamente invadente. Al massimo c'è chi non si prende nemmeno la briga di leggere quello che hai scritto e lascia un commento tipo "ahahaha!" poi mette un riferimento a qualcosa che hai scritto nei primi tre righi , oltre il quale non è andato, e parte di marchettone con l'indirizzo del suo blog.
Per capire quello che succede sulle pagine fb dovete moltiplicare per molte volte questo procedimento, che è puro spam, c'è chi in un commento arriva, almeno è sincero e deciso, e piazza il suo commento pubblicitario del tipo "Hey , ho aperto la pagina sulle emorroidi, venite qui e cliccate mi piace!"
Ci sono altri che invece inflazionano il tutto facendo delle promesse occupazionali: " I primi cinque che vengono nella mia pagina li nomino amministratori! "  ????
Amministratori? Ma se non li conosci nemmeno? Davvero ti fidi?
Vabbè , probabilmente molti di questi autori son pure giovincelli giovincelli, tutto quello che vogliono è un po' di visibilità o lo sfizio di qualche centinaio di persone ,però ormai per alcuni il numero di mi piace ha sostituito come importanza quello dei centimetri lì giù... anzi, sembra che sia l'oggetto del desiderio di tanti, forse per l'implicito bisogno di approvazione che si ha. O forse anche solo per appagamento del proprio ego, in fondo ognuno se lo appaga come meglio crede.

Poi ci sono le super pagine. Quelle che son arrivate a centinaia di migliaia di mi piace. Capita spesso di leggere richieste strappalacrime tipo "ciao, per favore vi prego se possibile potreste farmi un po' di pubblicità lo so che ve lo chiedono tutti ma per favore " , richieste tutte ossequiose e cortesi , che comunque sei in casa di altri , che fanno appunto da contraltare a chi invece commenta i post puntando sulla paura della gente , a causa delle superstizioni : "Se non metti mi piace alla mia pagina entro 30 secondi ti succederà qualcosa di brutto (che ne so, magari ti spunta un brufolazzo senza punta che non riesci a schiattarlo, proprio lì accanto al mento) " , probabilmente influenzati da Ken il Guerriero e dai suoi meccanismi. Altri invece, per arrivare al mi piace  puntano sui trabocchetti: "Se sei d'accordo con il fatto che la guerra è brutta metti il mi piace" , una sorta di sondaggio di interesse, oppure fanno dei giochini tipo mettono una foto in cui c'è un cane nascosto e scrivono "sei hai trovato il cane metti mi piace" , un po' come se fossero dei test psicoattitudinali.


Insomma, è una giungla inflazionatissima, guardando un po' in giro non puoi fare a meno di chiederti "ma che stanno a ffà?" ed avere conferma che , per chi vuole scrivere davvero, in qualunque forma o tipo si manifesti il proprio pensiero, una piattaforma selezionata, magari se vogliamo un po' di nicchia - almeno rispetto al "commercialissimo" fb - come blogger è il top. Anche perchè qui c'è gente che ha qualcosa da dire, ha anche in alcuni casi il bisogno di dirlo, dato che gli piace davvero comunicare , non andando solo in cerca di mera - ed improbabile - popolarità.
E' anche per questo che mi piace leggere quello che scrivete e venir ad affacciarmi nei vostri blog.

Ps se non commentate questo post entro sei minuti dalla lettura vi verrà una unghia incarnita all'alluce destro.

;P

lunedì 3 settembre 2012

L'agendina delle cassate

Oggi voglio parlarvi un po' di come funziona questo blog. Nessuna rivelazione particolare, ma non ho niente di meglio da scrivere, sorry.
Lettore avvisato lettore salvato, parliamo di una agendina piccola ed inutile, nella quale non scrivo mai nulla di importante relativamente ad impegni o altro, così che poi mi dimentico sempre tutto , dove invece ogni volta che mi succede qualcosa di particolare o semplicemente son seduto nell'autobus e mi viene in mente una battuta , mi segno l'ideuzza, che dimenticarla è un attimo.
Ormai mi stò facendo vecchio, il pensiero rimane qualche secondo e tocca cristallizzarlo su carta.
Ed è così che tutte le volte che penso "mmm potrei farci su un post" mi segno almeno l'argomento.

Ed alla fine, in questo modo, si sopperisce ai periodi in cui c'è il blocco delle cassate.
Vengon pure quelli.

C'è roba per almeno altre due settimane...
però stasera avevo poco tempo e mi dovevo levare questa dell'agendina.


ps nuova striscia di Scoopy , clicca QUI

sabato 1 settembre 2012

Battutaccia

Scusate , ha detto lo psicologo che se mi viene in mente una battuta scema non devo tenerla dentro, ma farla uscire subito. Altrimenti poi si gonfia la vescica, se ne cadono i capelli e mi fanno male le unghie.

Allora:


"Quell'uomo lascia sempre qualcosa dentro alle persone che la vita gli fa incontrare"
"E' un carismatico profondo?"

"No, un chirurgo distratto."

Ci sono un leone, una giraffa , una zebra ed una ippopotamo...

...no , non è una barzelletta, solo un titolo per non scrivere " Recensione Madagascar 3 " .
L'ho visto ieri sera , al cinema. Era la giusta via di mezzo tra me che volevo vedere un film macho , tipo " I mercenari 2 " , anche se andava benissimo " Batman 3 " ( ma che è periodo di fine trilogie" ? ) e lei che in realtà non ci voleva venire al cinema , però al massimo avrebbe visto senza lamentarsi troppo Biancaneve ed il cacciatore " . Quando abbiamo visto che davano anche il film di cui sto per dirvi , la scelta è stata facile. Ovviamente la versione senza 3D , che così non bruciano gli occhi (anche se non mi sento di dire che il 3D qui sarebbe inutile, sarebbe da provare)

Ve lo dico subito: Uno dei film più belli che abbia mai visto. La grafica è nettamente superiore agli altri due episodi , la migliore che abbia mai visto.E' curatissima, vi basti citare tra l'altro anche la precisione con cui sono state realizzate le stradine di Roma, in cui è ambientata parte della storia.
 La trama , pur semplice ( gli animali devono spostarsi dal punto A al punto B , è un viaggio dal Madagascar a quella che reputano essere la propria casa, ovvero lo zoo di New York ) è ricca di gag che potremmo tranquillamente definire esilaranti , che però non vi anticipo o cito ad esempio, dato che odio quando gli altri spoilerano e non vi farei mai questo torto.
Vi dico solo che ci sono diverse trovate geniali , che son distribuite un po' tra tutti i personaggi. Ovviamente il protagonista principale è Alex il leone, con gli altri amici del titolo di cui sopra. Però va detto che i comprimari, ovvero gli altri animali che il quartetto incontra durante il viaggio, facenti parte di un circo piuttosto particolare , son tutti caratterizzati benissimo .
C'è anche il cattivone di turno, una specie di Accalappia-animali francese , una donna tostissima che ricorda in più punti il terminator cattivo del secondo episodio.
Mi è veramente difficile descrivere un film senza volervi comunque raccontare ed anticipare troppo. Vi dico solo che si vede che è fatto per far ridere, e ci riesce benissimo.
Alcune scene sono straordinarie, tra tutte vi dico solo la più spettacolare, ovvero l'esibizione del circo a Londra, spettacolare per grafica e soluzione... con  colonna sonora la canzone più inerente che ci possa essere per quella scena , qualcosa di così bello che ogni tanto staccavo gli occhi dallo schermo e mi voltavo a vedere le espressioni sulle facce della gente , incantata e tutta presa a vedere. Ed era la stessa espressione sia sul viso dei bambini che su quello degli adulti.
Il finale è una perla, chiude un discorso accennato a metà film, sai che sta per succedere quella cosa che ora non vi dico e, sorridi ed aspetti che succeda.
Poi ci sono i pinguini , i meravigliosi pinguini che ormai non sono più una novità.
Insomma si ride , a tratti ci si commuove , un film per tutti.
Andatelo a vedere, va ' , così al massimo poi ne parliamo nei commenti, nei quali magari lì spoileriamo senza problemi, che qui proprio sarebbe un pezzato.