martedì 31 luglio 2012

Mi scusassero signori gatti....

ma io qui dovrei passare....


Non vorrei disturbare il vostro riposino pomeridiano... è solo che vi trovate al centro della carreggiata... capiamoci , io sotto sotto vi invidio pure perchè mi spapanzerei con voi a terra. all'ombra, dopo una bella magnata di pesce e chi si è visto s'è visto... però avrei un po' di cose da fare.


....

no, eh?
avete proprio deciso di chiudere la strada?
A mo' di manifestanti? E l'autorizzazione del prefetto ccelavete?
Ma questo è un sequestro di persona!


Siete proprio gatti napoletani , son sceso dalla macchina, uno di voi ha alzato appena appena lo sguardo per dire "c' vvuo' ? " e poi si è risteso.
La signora del balcone sopra si è affacciata, voleva scendere a spostarvi.
Ho fatto pure un metro avanti con la macchina,pensavo almeno vi spaventaste, ma voi niente , quasi a dire "seee vabbè fai il duro ma di qui non passi. "

...E vabbè...
vai con la retromarcia, deve esserci una strada alternativa ;)

la prossima volta giuro che chiamo il Commissario Rex.

lunedì 30 luglio 2012

Cassate random della buona notte

Sposa bagnata sposa raffreddata?

E si puo' fare un complimento ad una donna dicendole "Sei bella come un quadro di Botero?"

Lo stolto guarda il dito che indica la luna. L'estetista guarda le pellicine sul dito che indica la luna.

Le zanzare sono semplicemente dei vampiri che si sono reincarnati.

'notte

Favola : La principessa ed il matrimonio parte due - La VENDETTA

Allora , sabato avevo pubblicato la prima parte di una favola moderna , ve la siete cagazzata in pochi - probabilmente a causa del fatto che fosse un quasi festivo - o più semplicemente era troppo lunga e vi scocciavate , che stavate a mare ed eravate troppo impegnati a guardare i popò delle potenziali prede.

Tutto a posto, non me la sono presa.
Comunque eccovi la seconda parte.La faccio più breve.ok? Ovviamente chi non ha letto la prima la trova un paio di post più sotto , andate un attimo , che sennò non capite niente. Poi tornate.

Fatto?

-Tranquilla madamigella, la porterò a questa cerimonia, fosse l'ultima cosa che faccio!
- TU NON PORTARMI IN TEMPO E LO SARA' DAVVERO!
- Ehm calmina eh, ora qualche strada la trovo!
- Ma che trovi, qui hanno chiuso tutto TUTTE LE STRADE... è finita ci hanno chiusi dentro non vogliono farci uscire!
- Ok, baby. Adesso calmati e bevi un po' d'acqua. Ci deve essere un modo per uscire.

Dopo svariati giri a vuoto, ecco l'incrocio dal quale erano arrivati.
Si sentivano come all'uscita di un labirinto fatto tutto di rotonde autostradali, o come in quei videogiochi che devi trovare la strada per cui passare, che le uscite principali sono chiuse da qualcuno o da massi di roccia improvvisamente caduti.
Ce l'avevano fatta, i tumulti erano lontani.
Le lacrime della fanciulla si stavano asciugando, mentre Geggiualdo rifletteva su cosa fare ora.
La principessa cacciò il suo portatile e decise d'autorità la strada alternativa.
Al cavaliere non restò che obbedire all'autorità. Ma toccava fare una deviazione di un bel po' di chilometri.
Il cavallo aveva fatto rifornimento prima, per fortuna.

-Principessa, tu sarai lì a sentir pronunciare le parole "Lo voglio!"
- Ma non si dice più, ora si dice "io accolgo te!"
-Ok, ok.
-Tu sarai lì a sentir pronunciare le parole "io accolgo te!"
- No... è troppo tardi...
- Senta, le prometto che se sarà tardi, quando li vediamo li costringerò a ripetere la scena dinnanzi a lei, se sarà necessario farò io la parte del celebrante!

E finalmente spuntò il sorriso , come il sole che esce dalle nuvole.

- Allora vado, forza destriero , più veloce della luce!
Portami a Samarcanda!
- Nooo !! Basta deviazioni!
-Ehm era una citazione...
- Muoviti!
- Vai destriero, cavalca il vento!

....

- Scusa Geggiualdo, perchè vai così piano?
-Ehm ci sono i cavallovelox, vedi?

E fu' così che attraversarono sconosciuti paesi , dai nomi mai sentiti.
Colline desolate si alternavano a splendidi paesaggi naturali.
Il tutto sotto un sole cocente.
Il navig la mappa magica che gli era stata fornita segnalava che qualche speranza forse c'era ancora:
La sposa sarebbe partita dal suo castello alle 17 e 30 , erano le 17 e 10 e secondo i calcoli del magico aggeggio sarebbero arrivati alle ore 17 e 40 alla residenza degli ospiti. Di lì avrebbero poi dovuto cambiarsi , che stavano tutti sudati e con i pantaloncini.

- continua (se volete)

sabato 28 luglio 2012

Scrivere un post ciofèca

Il post ciofèca, prima o poi , lo abbiamo scritto tutti.
Un post brutto, ma talmente brutto che ha rischiato di essere cancellato subito, solo che poi gli abbiamo voluto dare una possibilità , vedere l'effettivo riscontro dei lettori.
Che hanno preferito tacere , anche perchè forse non c'era nulla da dire, non era interessante, simpatico , profondo , non offriva spunti di riflessione.
Un post scritto così, giusto per scrivere qualcosa. Senza fare atenzione agli erori di gramatica , senza rileggerlo per vedere se è comprensibile quello che il concetto era stato espresso.
E quando una cosa non piace nemmeno a chi la scrive come puo' piacere a chi la legge?
In linea di massima quello che cerco di fare è scrivere qualcosa che poi piaccia pure a me, nel senso che la rileggo e sorrido o quantomeno sono soddisfatto, come tipo quando faccio una torta e viene bene. (vabbè non esageriamo, tipo quando faccio un panino col crudo e mi viene bene)

Obiezione Vostro Onore : "Non necessariamente quello che si scrive deve piacere agli altri o essere concepito a tale scopo, scrivere puo' essere un desiderio improvviso che prescinde dal risultato o dal giudizio altrui!"

Parzialmente accolta, puoi anche fregartene del giudizio degli altri lettori, ma il primo lettore sei tu.
Si sta analizzando la fattispecie in cui manco a te è piaciuto quello che scrivi.
E se ti piace scrivere, anche se magari non hai tecnica , questa cosa non puo' esserti indifferente.

Ed il post ciofèca resta lì, perso nelle piaghe del blog, a ricordarti che devi essere il tuo miglior lettore , proprio te che hai tutte le chiavi di lettura per capirti , per cogliere ogni sfumatura.
qualche lettore dotato di particolare sensibilità , o che magari ha un vissuto simile al tuo, riuscirà a cogliere , catturare il tuo pensiero. Ma affinchè ciò avvenga lo creare bene, dargli forma.

Voi rileggete quello che scrivete?

(ps buon fine settimana a tutti ! )

Favola - La principessa e la cerimonia lontana

C'era una volta, ieri , un cavaliere con qualche macchia  - di pomodoro sulla maglietta,andrà via? - ma senza paura - tranne che del pagliaccio di IT , quella ancora sì - che aveva ricevuto un invito dalla propria principessa ad accompagnarla ad una cerimonia nuziale che avrebbe dovuto svolgersi nella Contea delle Orecchiette. Fu' così che il giovine , che chiameremo Geggiualdo , si prese una bella armatura da cerimonia (ovviamente scelta dalla principessa , eccheccasino per trovarla come diceva lei , ve lo risparmio) , si mise in groppa al suo cavallo e si indirizzò verso levante. Il viaggio era lungo ed era la stagione del sole che scotta , e visto che nella Contea Delle Orecchiette il mare è bello pulito , i due ne avrebbero pure approfittato un po' per bagnare le loro regali chiappe e prendere un po' di sole, chè ce ne è per tutti. Avrebbero fatto però prima tappa nella Città Dei Sassi , per ristorarsi , far riposare il cavallo ed ammirare le meraviglie di quel luogo ( a cui prossimamente dedicherò un post ndr) .
Avevan calcolato tutto perfettamente , partendo verso la seconda ora del pomeriggio  sarebbero arrivati al castello ospitale circa novanta minuti dopo , avendo tutto il tempo per prepararsi degnamente all'evento , che sarebbe iniziato, in base a quanto scritto sul libello nuziale ricevuto , verso l'ora del thè.

Ma quello che non sapevano è che , nonostante il sole fosse imponente sulle loro teste, oscure nuvole erano all'orizzonte, e grandi pericoli o quantomeno ostacoli si frapponevano tra loro e la cerimonia.

Dovete sapere che , prima di lasciare La Città dei Sassi , la principessa doveva assolutamente novellare la sua acconciatura reale , che alla cerimonia tutte le altre dame avrebbero fatto lo stesso, monopolizzando tutti i parrucchieri del paese dove erano diretti , e che quindi l'unico modo era provvedere prima.
Il problema è che , la notte prima, qualche malvagia strega doveva aver versato il filtro del sonno nelle pietanze dei due , dato che si erano  svegliati tardi . Ed adesso toccava trovare in fretta un degno acconciatore, che rendesse giustizia alla bellezza della principessa. E magari pure uno che accorciasse un po' il capello di Geggiualdo, che per lui sarebbe anche andato bene, ma la principessa diceva di no , serviva una piccola accorciata evabbèèèèèèè troviamo sto barbiere.
Dopo aver chiesto a popolani incontrati per le vie , i due riuscirono a trovare lo stravolgichioma per lei.
Geggiualdo , dato che era un posto solo per donzelle, dovette girare a piedi un bel po' di stradine, alla ricerca di un degno sforbiciatore per uomini. Il fatto è che , come scoprì con sgomento, le forbici e lame di quel posto solevano abbassare la serranda ed andare a mangiare verso le 12 e 30 , e quindi nessuno volle eseguire la pur semplice sfoltita. Ne girò almeno tre, ma l'esito fu negativo.
"Torni alle tre!" Si sentì rispondere.

E adesso?
La principessa non era certo conosciuta in tutto il regno per la sua clemenza e pazienza, come avrebbe appreso la notizia che il bel cavaliere si sarebbe presentato al cospetto degli sposi (che erano amici di lei , Geggiualdo non li conosceva nemmeno) con una acconciatura rozza, come un qualunque scudiero?
Probabilmente gli avrebbe flagellato le gonadi per buona parte del rimanente viaggio.

Fu così che Geggiualdo tornò, mogio mogio e pure un po' sudato , verso la bottega del parrucchiere per donzelle. Bussò alla porta, gli venne ad aprire una assistente.
"Buondì donzella, dovrebbe esser qui la mia dama!" - disse il cavaliere
"E' una che parla tanto" aggiunse il prode. ( giuro ehehehhehe)
Il sorriso sul viso della ragazza confermò che si trovava nel luogo giusto, la principessa era lì , intenta a stordire di chiacchiere la povera creativa che stava provando a valorizzare l'immensa bellezza regale.
Geggiualdo si sedette, prese la prima rivista che aggiornava il popolo sulle relazioni e vicende di personaggi noti e seminoti (e pure alcuni  maquestochiè ) ed aspettò in silenzio.
La principessa nel frattempo aveva già deciso risolto tutto: Il parrucchiere aveva un luogo amico dove poter sforbiciare il capo del cavaliere. Era salvo.
Dopo circa un'oretta erano tutti e due accapellati da cerimonia, pronti per partire verso la loro meta.

- Sai, come sono contenta!- disse la principessa.
- Di cosa?
- Di andare a questo matrimonio, li conosco da una vita sono una coppia bellissima...non vedo l'ora di arrivare in chiesa.
-Damigella non si preoccupi, arriveremo in tempo. Sono le due e mezza , tra novanta minuti saremo lì. Abbiamo anche il tempo di cambiarci ed indossare gli abiti da cerimonia , che la funzione inizia alle cinque.
- Oh come sarà commovente in chiesa... già me lo immagino... non me lo perderei per nulla al mondo!

Ma, come in tutte le storie che si rispettino , ecco che arriva il momento in cui arriva il problemone che turba la vicenda , ecchecacchio ci vuole pure, e mette alla prova la virtù dei protagonisti.

Accadde proprio in quei giorni che , nella Contea del Tacco , i giudici supremi della zona avessero chiuso una fabbrica in cui lavorava gran parte della popolazione del luogo, in quanto essa a quanto pare produrrebbe danni alla salute delle persone che vivono nella zona.
Accadde pure che , per protesta , tali lavoratori avessero deciso di chiudere la strada che portava alla capitale.
E la principessa ed il suo cavaliere dovevano passare proprio di lì.
sapevano dei tumulti che si stavano verificando nella zona, ma non pensavano che sarebbe stato impedito proprio quel passaggio.
Ora, il cavaliere non è avvezzo a criticare le Guardie dello Stato, anzi ha per loro il massimo rispetto e gratitudine, però quella volta avevano decisamente toppato. Sarebbe bastato mettere qualche soldato imperiale all'inizio della strada per avvisare i viandanti che più avanti avrebbero trovato tutto chiuso, che sarebbero finiti nella zona calda , invece non c'era nessuno ,almeno nel momento in cui passarono loro, nonostante le proteste fossero ampiamente annunciate, insomma bastava mettersi all'entrata del percorso e consigliare la deviazione. E vabbè.
Si ritrovarono quindi, con tanti altri cavalieri che di lì dovevano passare, in questa situazione di chiusura del passaggio. Tutte le strade per uscire erano bloccate da gruppi di persone che protestavano.

Il volto della principessa si contrasse , immediatamente realizzò che i tempi si sarebbero allungati a dismisura e c'era il concreto rischio di dover saltare la cerimonia religiosa, che lei teneva molto a vedere.

- Ecco il blocco...
- Fai inversione, vediamo se di la si arriva...
- Ma abbiamo già provato prima di qui... proviamo da quest'altra parte...
- Ma hanno chiuso pure qui!
-E dove si esce?
-NON CE LA FAREMO MAI, CI STANNO CHIUDENDO DENTRO!

-Stai calma , adesso vediamo come fare, ci deve essere un modo per uscire, mica possono sequestrarti! - provò a rassicurarla il cavaliere - vedrai che in qualche modo arriveremo a destinazione.

Ma una lacrima di consapevolezza rigava già il suo bel viso di fanciulla, dato che i manifestanti non davano l'idea di essere a poco dall'andar via e lasciar libero il passaggio, e l'inizio della funzione si avvicinava.

Geggiualdo capì che toccava prendere il controllo della situazione, che la principessa al suo fianco stava iniziando a sbroccare a turbarsi , a causa della prospettiva del non poter assistere al rito nuziale, a quel "io accolgo te" che li aveva mobilitati.
Fece un respiro, tra fuori la gente che litigava, e dentro lei che perdeva la calma (in verità non era una situazione molto piacevole, soprattutto perchè vuoi chiedere va bene, ma almeno offri una evidente via "di fuga". Via di fuga che in ogni caso doveva esserci, toccava solo avere la lucidità di trovarla.)

Erano quasi le tre e mezza, mancava un tragitto (seguendo la linea più breve) di novanta minuti.
Ma la via più breve era chiusa, e anche se fossero riusciti ad uscire di lì, per quali oscuri luoghi avrebbero dovuto passare? Quali deviazioni? Il fido navigatore sarebbe stato all'altezza del compito?

 - continua -

venerdì 27 luglio 2012

Poesia Breve - Tu sei bella

Tu
sei bella
quando giungi davanti a me all'improvviso
mentre ero assorto in altro
ed i miei occhi si inebriano della luce del sole sui tuoi capelli
le mie orecchie catturano il suono delle tue parole
le mie ginocchia sostengono con forza il peso del tuo corpo, quando di colpo mi siedi in braccio
Tu sei bella

ma visto che mi hai fatto perdere il goal
almeno per il replay ti alzi , per favore?



ps Donne, quando c'è la partita perchè dovete passare davanti al televisore?
Che motivo avete di farlo? Non potete passare dietro, oppure abbassarvi tipo un marines mentre striscia nel fango del percorso spinato? O almeno non potete attendere la pubblicità?
E soprattutto, dove è che poi dovete andare in quei casi? Che poi dopo che uno vi ha fatto notare la cosa tornate pure indietro , dal lato di dove siete venute?
Sembra quasi che lo facciate apposta.
Lo dico perchè succede anche quando giochiamo a playstation e stiamo per segnare, che improvvisamente nel campo visivo appare sta figura in movimento orizzontale , che a volte si ferma pure.
Vabbè.

Ve lo dico adesso per il campionato che sta per iniziare, fate attenzione.
Che il vero motivo per cui hanno inventato il replay, sappiatelo, siete voi.

giovedì 26 luglio 2012

Le donne guardano il popò

(in questo post chiamerò il fondoschiena maschile in questo modo perchè non voglio che arrivino qui tutti tizi arrapati che mettono nel motore di ricerca la parola c+lo . Mmm pensandoci bene potrebbero mettere anche "fondoschiena" , ma non credo.) Comunque, dicevo , uomini , le donne guardano il popò degli uomini! (ma anche la cacca dei bambini si chiama "popò?" ... no quella è la "pupù." Che strane queste similitudini sillabiche alternate variabili elementari!)
Insomma , torniamo a noi. Non è che sto scoprendo l'acqua calda , è una cosa che si sa è che è stata sdoganata da diversi anni.
E' solo che se un uomo ci pensa la cosa gli fa' strano, sapete?
Gli fa' strano fondamentalmente perchè di solito è lui quello abituato a guardare, valutare, radiografare, alzare la paletta (non pensate male, intendo quella del voto , maliziosi che non siete altro) invece ora c'è la consapevolezza che magari mentre stai camminando per i fatti tuoi , se passa una  -o peggio ancora, che poi commentano -  due ragazze magari così, ti guardano il lato a e pensano "vabbè è carino" , poi dopo che le hai superate si voltano pure a guardarti il lato b , come hai fatto te milioni di volte.
Insomma, avercene di sti problemi, eh , mo non è che tutte mi guardino il culo , ma statisticamente qualcuna lo farà pure , no? Anche solo per curiosità.
Che poi io non lo so capire se ho un bel popò oppure no.
Qualche volta lo guardo allo specchio e valuto , però alla fine concludo sempre con un "mah".
E' inutile chiedere alla propria ragazza, che ti deve dire?
Tu diresti mai a lei, in seguito a specifica richiesta , qualcosa di diverso da "Ma sei meglio di Jennifer Lopez?"
Se sei furbo, saggio o esperto di donne , no.

Comunque c'è gente che ormai va in palestra solo per fare lo squat (si chiama così? non ne son sicuro scusate) quell'attrezzo massacrante che avete capito quale, è quello che sviluppa i muscoli chiappoidi.
Quando ci si compra un jeans ormai la prima cosa che si vede è se fa risaltare o se non rende antiestetica la tua parte posteriore bassa.

Le donne, almeno per quanto riguarda il popò , hanno ottenuto finalmente la loro rivincita.

Le mie lettrici pure apprezzano l'argomento, vero?
Forza , esplicate come vi piace il popò , che a noi maschietti non c'è un tipo standard, è tutto da guardare al singolo caso (a parte i clamorosi casi oggettivi di wow ) puo' piacere in un modo , puo' piacere in un altro...

Poesia breve - "Il Perchè sto con te"

Io non sto con te perchè sei bella, ho imparato che ciò che si ha dentro è più importante di ciò che è manifesto alla vista.
Io non sto con te per i tuoi soldi, perchè l'unica ricchezza a cui tengo è quella dell'animo.
E non sto con te neppure per abitudine, dato che alla vita chiedo sempre nuovi stimoli.

Ancora, non rimango condizionato dal fatto che tu sia sempre vestita in maniera affascinante, curata , troverei una donna incredibilente sexy anche semplicemente in pigiama.

Non sto con te perchè sei una gran cuoca, persino i tuoi panini col prosciutto non vengono bene bene.

Ma allora perchè sto con te?




Ho riflettuto sul perchè sto con te




E ti ho detto "Addio".



;P

mercoledì 25 luglio 2012

Il Gioiello del riscatto

Ricordate quando vi ho raccontato la storia della borsa-cessotto che ho regalato alla mia donna un paio di Natali fa? ( Per chi non c'era , QUI il link )

Insomma , riassumendo era il mio primo regalo nei suoi confronti , mi ero dimenticato di prendere qualcosa di decente, ero pure indeciso , c'erano le cavallette oh mio Dio le cavallette e quindi era la vigilia di Natale e non avevo nulla di carino da regalarle.
Chiamo un amico, andiamo a fare due passi e ci facciamo abbindolare come due fessi dal parere di una commessa che ce la vende come fosse un affarone.

L'altra volta avevo finito il post più o meno così.
Oggi vorrei fare il sequel.


Eh già, perchè ovviamente in seguito c'è stata la necessità  il piacere e l'occasione, di farle altri regali.
Capirete come dovessi riscattare lo scarso risultato natalizio, l'occasione giusta me la forniva il suo compleanno , non troppo lontano da farle dimenticare da borsa ma nemmeno troppo vicino da fargliela ricordare. Diciamo che se la borsa in questione la teniamo come termine di paragone per ogni altro successivo regalo, allora potevo solo migliorare.
Mi serviva solo un'idea, qualcosa di bello che le facesse dimenticare quella cosa marrone.

Arrivò l'occasione, inattesa. Un giorno un amico mi presenta un suo amico "ehy ciao piacere di conoscerti tu di dove sei cosa fai " solite cose poi esce che questo fa' l'orafo.
Appena ho sentito sta cosa è scattata una specie di molla. La mia creatività si esterna in tanti modi, dalle parole nei post agli omini con la mollica a tavola, dalle vignette di Scoopy (ma non vi siete ancora iscritti al suo blog? è qui ) alle sculture fatte di caccole. Insomma, era l'occasione giusta per cimentarmi anche nel campo della creazione di gioielli.
E quando mi capitava più?
Inoltre potevo far passare la cosa come la voglia di fare un regalo speciale alla mia donna.

Così presi alla lontana il discorso , cercando di avanzare la proposta senza che sembrasse una cosa stupida. Insomma, pensai , ma quanti gli avranno chiesto una cosa simile? Questo non lo conosco nemmeno e gli chiedo sta cosa stramba. Alla fine mi faccio coraggio e gli spiego la cosa attraverso un messaggio, per verificarne la fattibilità. Mi risponde come se fosse una cosa naturale, mi dice "certo, vieni da me lunedì e vediamo come farlo" . In quel momento comincio a pensare un po' a come farlo, tenendo comunque presente che avrei dovuto considerare l'elemento prezzo, dato che con ste cose anche un millimetro in più comporta una rilevante differenza del costo finale.
Scarto ipotesi classiche come metterci una scritta o altro, scarto l'anello (all'epoca - ed anche oggi - mi sembrava troppo impegnativo ) e alla fine restava solo qualche forma strana da fare, che volevo fosse comunque un minimo originale. Alla fine vado di rielaborazione delle nostre iniziali.
Riferisco con chiarezza l'idea, disegnamo una bozza e direi che ci siamo , vai bello!

Tadàààà



Gegge e Cagnaccio


Riprende le nostre iniziali , specularmente , così da sembrare un cuore.
Ci ho fatto mettere anche una pietruzza sulla G , anche se non ho idea di cosa sia.
Però so soddisfazioni , il fatto di averlo disegnato è comunque una particolarità che ogni volta che lo guardo me lo fa' piacere di più. A lei è piaciuto , anche se le ho dovuto spiegare la finezza delle iniziali, dato che in effetti sembra un cuore , ad un occhio non attento.
Ha recuperato la fiducia nei miei gusti ed ho potuto campare di rendita per un paio di festività a livello di regali poco creativi.


ps vendo borsa marrone , prezzo affare. Contattare ore pasti.

martedì 24 luglio 2012

Dimmi (su facebook ) cosa mangi e ti manderò aff.....

Tra le tante cose che la gente condivide su fb ce ne è una che , ultimamente , mi fa girare particolarmente le scatole e verso la quale ho scoperto di avere una notevole intolleranza.
Mi riferisco al fatto di indicare il menù del (lauto) pranzo che è stato appena fatto.
Si, ovviamente credo sia tutto motivato dal fatto che sono a dieta.

Tu apri un attimo lì, per vedere se ci sono novità magari di gente che non vedi da un po' e c'è Tizio che ha appena pubblicato:

"Mia moglie mi ha preparato un bel piatto di spaghetti alla carbonara, per secondo agnello con le melanzane il tutto annaffiato da un bicchiere di rosso. Per finire una bella fetta di cocomero e poi riposino"

Ora, pensa te , ti rode pure il fatto del vino, te che sei astemio. In realtà pure il fatto che abbia preparato tutto la moglie ti rode, che magari poi la stessa gli ha pure lavato i piatti sporchi , compresi quelli di cocomero con tutti quei semi bagnati che sporcano ovunque , come bambini che schizzano in piscina.
Ma dico io, che bisogno hai di esternare sta cosa? Di far sapere che hai mangiato?
Allora io mo' vado in bagno , poi me la guardo e posto: "un bel marrone intenso, compattezza media con leggere strigliature sul giallino!"

E un po' di privacy.
Scusate, è la rabbia da dieta a parlare.

In realtà c'è pure gente che fa post più stringati, tipo

"Prima cena, ora caffè e adesso... un bel gelato!"

Mmm.

Ok.
Potresti renderci partecipi anche dell'eventuale ruttino, non credi?
(NDR: Non mi piace questa acredine , la dieta mi rende una persona peggiore ;P e poi soprattutto sono sempre stato per la libertà di postare quello che si vuole, ma lasciatemi fare questo esperimento di scrittura acida e leggermente cattiva, anche se non è il mio genere voglio vedere come viene)

C'è anche l'ermetico , quello che scrive solo

"Pasta alla norma!"

E quindi è implicito il fatto che si è magnato una bella pasta con le melanzane, arrivano i commenti del tipo " eee beato a te " poi lui risponde "se mi vieni a trovare te la faccio" (seee la fai te? al massimo apri i quattro salti in padella) , arrivano i sei\sette "mi piace" , che incitano il soggetto ermetico a continuare, con un altro stringato:

"Tiramisù!"

dal significato potenzialmente polivalente, ambiguo, ma che dal contesto e dai riferimenti precedenti puo' tranquillamente essere interpretato univocamente come riferito all'assunzione orale del tipico dolce a base di caffè così comunemente indicato.

poi dopo , l'ermetico potrebbe aggiungere:

"Bicarbonato!"   

c'è pure chi si esprime per immagini, postando direttamente la foto del piatto cucinato , orgoglioso della creazione. E va bene, ma c'è pure chi fa la foto al piatto cucinato dal ristorante.

- Ahi ahi Gegge, l'hai fatto anche te!
- Veramente? quando?
- Eh mo' hai la memoria corta, ti ricordi quando sei andato a Vienna e hai fatto il servizio fotografico alla cotolettona, manco fosse una sposa?
- Ma chi, io?

...Ah, è vero!

Che ipocrita.

lunedì 23 luglio 2012

La timidessa

rincuorato dalle vostre pronte risposte all'appello del post di ieri, riprendo con la narrazione delle mie cose strane che mi piace scrivere e che sembra vi piaccia leggere ;)

Da piccolo (mmm ultimamente sto blog sembra sempre più il divanetto di uno psicologo) ero molto timido. diventavo rosso come il classico peperone per un nonnulla (che simpatico scrivere nonnulla! nonnulla nonnulla... ehm, dicevamo ) insomma quando gli zii facevano la classica domandina idiota, a te che a quattro anni le femmine potevano interessare come un pettine al tenente Kojak, "e ce l'hai la fidanzatina,si?"
...e provavo sto sentimento strano di imbarazzo, manco mi avessero chiesto di ballare in tutù.
"ti vergogni,si?" "come si chiama?" e io scappavo di là, in qualche cameretta , a sentirmi in colpa perchè a quattro anni ero ancora single. E' un po' la stessa cosa che accade alle ragazze mie coetanee che sono ancora zitel felicemente single , in attesa dell'eventuale arrivo della persona giusta.
Gli zii conservano questa caratteristica inquisitoria nei tuoi confronti per sempre, loro DEVONO sapere.Comunque sta timidezza proprio non mi abbandonava.
Ricordo che tipo all'asilo c'era una specie di recita di Romeo e Giulietta (all'asilo? Che ricordi strani che ho?) insomma avevano scelto la Giulietta e serviva il Romeo, la maestra diceva qualcosa tipo "Vediamo chi scegliamo...allora...allora..." ed io pensavo "io no io no io no io no io no ...." ad un certo punto ferma lo sguardo su di me, nota che ero l'unico con i capelli un po' lunghi e dice "BabyGegge!"
Tutti a fare "uaaa, mo vi dovete pure dare un bacio!" guardai terrorizzato lei , che sorrideva innocente, e mi uscì d'istinto: "Nooo!" con la piccolina che ebbe una brutta botta alla sua autostima,  che chissà si porta ancora oggi addosso sto trauma , e un mio amichetto , lo ricordo ancora , che disse "ua' non sei buono proprio, lo dovevano dire a me!"
Passarono gli anni, acquisii lentamente e gradualmente la capacità di non arrossire in maniera più così evidente, anche se tutt'oggi se una persona mi fissa negli occhi mi mette un po' a disagio.
Per un certo periodo mi ero pure convinto che alle donne piacesse il tipo un po' timido (ok, un po' però, andava tarato il livello , chè troppo le allontanava) e quindi ostentavo timidezza anche quando sinceramente non ne provavo tanta. Sarei interessato a conoscere i meccanismi per i quali una persona è più timida di un'altra, se è una cosa psicologica o ha anche una base biologica. Se è ereditaria , se salta qualche generazione, come mai alcune persone non sanno neppure cosa sia, insomma sono tanti i quesiti che la scienza non ha mai avuto interesse a risolvere riguardo tale meccanismo. O almeno credo, magari Froid ci ha fatto almeno una decina di tomi ed io non lo so. Adesso posso dire che la timidezza mi viene soprattutto quando si parla bene di me, in tali rare occasioni mi sento davvero in imbarazzo, ma non per finta modestia, preferirei che mi facessero una mappina e criticassero. Le persone che provano imbarazzo sono più di quelle che uno possa pensare, semplicemente tante, per reazione, cercano di simulare l'opposto, cioè una naturale spigliatezza che non hanno.
Da qualche anno posso dire che la timidezza se non proprio sparita è arrivata ad un livello normale, socialmente accettabile , semmai possa esistere un simile livello medio.

Voi siete timidoni?
Rispondete, non siate timidi.
Però se rispondete di si allora create un paradosso, in quanto se siete timidi non potreste rispondere in senso affermativo, insomma rischiate di creare un buco nero che ci inghiotta tutti.


ps nonnulla nonnulla nonnulla nonnulla nonnulla nonnulla (ad libitum)

Perdere un lettore

Perdere un lettore
quando si fa sera
perdere un lettore
quando in bacheca non c'è un avatar che c'era

e vorresti urlare
rinnovare il blog
prendere a cassate tutti i post ancora in bozze


Insomma, cari lettori, qualcuno ci ha lasciati.
Lo so, perchè ieri  c'era cifra tonda, oggi c'è uno in meno.
Non è che li sto a contare , però son quelle cose che uno dice "chissà chi era ?" "boh"
"ma perchè, poi?"
dovrei farlo contattare da qualche agenzia demoscopica, uno che lo chiama e fa sta ricerca di mercato , subissandolo di domande e costringendolo a confessare.
Più che altro, almeno, vuoi andare vai, qui nessuno costringe nessuno, però almeno avvisa dici "senta io vado, è stato un piacere ma lei ora non scrive più come prima, si è montato la testa, ho trovato un altro blog più divertente, mi si è rotta la connessione, ieri era il mio compleanno ed ora mi sono fatto troppo grande per leggere le sue stupidaggini..."

Vabbè.
Vabbè.
Oh almeno voi se decidete di andare via avvisate ;p


CHE DOBBIAMO FARE, L'APPELLO??
CHI C'E' ANCORA DICA "PRESENTE"!!!
eheheheh ;)

buona settimana!!!

sabato 21 luglio 2012

Le Boy Band di fine secolo scorso e l'uso che ne facevi per acchiappare

Da ragazzino speravo che improvvisamente uscisse una boyband che avesse almeno un membro che mi somigliasse abbastanza: Avrei risolto ogni problema di reperimento fanciulle .
Qualunque coetanea o giù di lì che avessi incontrato per caso, magari sull'autobus per andare a scuola , qualunque ragazza mi avrebbe presentato qualche amica , stringendomi la mano l'avrebbe trattenuta un secondo pensando : "Ua' ma questo somiglia a Franky dei Dancefourlove! Devo assolutamente farlo mio, così posso vantarmene con tutte le amiche!"
Pensieri da adolescente arrapato.
Il fatto è che all'epoca dovevi subire l'ideale concorrenza di sti tizi, per la verità tutti sui venticinque anni , un po' come gli attori che interpretano gli studenti delle superiori nei telefilm (ma quanti anni aveva davvero Dowson??Li ho raggiunti, adesso?) e questi popolavano i primi sogni umidi delle teenager dell'epoca, quelle che non avevano sorelle maggiori che le avevano iniziate precocemente ai vari Bon Jovi ecc. Alle donne della mia generazione sono toccate le boy-band, roba che prima al massimo c'erano i Duran Duran , poi si sono moltiplicate come i Gremlins se li bagni dopo mezzanotte. Ricordo che si iniziò con quelli che forse ancora oggi sono i più famosi, i PrendiQuestoTiè , chiamati anche Take That che fa' più figo. Creati direttamente in laboratorio di marketing, essi andavano bene per tutti i gusti, come le collezioni estive dei magnum.
C'era il tizio bello oggettivo che fungeva da leader , quello cucciolotto ma che carino per le donne con sviluppato l'istinto materno, quello invece più maturo (si riconosceva dal pizzetto) per le donne con il complesso di Elettra, gli altri erano ramdom, l'importante è che sapessero ballare e fare coreografie, che tanto non li facevano cantare mai nulla che fosse più di un semplice coretto.

Visto che nulla di bello dura per sempre, queste band hanno avuto negli anni una certa tendenza a sciogliersi , dato che ognuno voleva andare per la sua strada. Ma , come per l'Idra e per i capelli bianchi , taglia una testa e ne ricrescono due.
Nacquero così gli N'sinc che non li ho mai sentiti (e si capisce dal fatto che non so nemmeno come si scriva correttamente)  ed i Back street boys. Dei primi so solo che ne faceva parte Justin timberlake , quello delle scarpe, mentre per i secondi ci sarebbe tanto da dire. C'era il leader , Nick , che aveva i capelli tinti biondo platino e la fila a centro, un taglio che provai a farlo anche io con l'unico risultato che un amico di famiglia mi disse : "Gè , ma che hai la pucchi###a in testa?"  (intraducibile, se avete capito bene) e poi erano ingovernabili, nonostante Leo Di Caprio riuscisse a tenerli sempre in ordine persino mentre il Titanic stava affondando ed avesse a disposizione le gelatine dei primi del 900.
Comunque i BBB hanno avuto il merito di dare il via a delle coreografie straordinarie, con passi e movimenti di incredibile coefficiente di difficoltà. Va menzionato il movimento " you " , che consiste nell'indicare in avanti con l'indice, come se avessi di fronte la persona di cui stai parlando , ottima da usare quando la parola nella canzone è "you" , e il corrispettivo "me" , fatto avvicinando il palmo della mano, rigorosamente aperta, al petto. Poi c'è l'apertura delle braccia a semicircolo, un po' come il classico "passa la cera togli la cera" del maestro Miyagi, pero' in contemporanea ed al rallenty.
vabbè a titolo esempificativo eccovi un video, potete mettere il play come colonna sonora di quel che resta del post.
Tra tanta accozzaglia di sbarbatelli, anche statisticamente doveva pur esserci una che facesse buona musica: Ecco che arrivano i 5ife. Secondo me erano bravi. Non c'era un singolo che non mi piacque. Ovviamente anche loro inseguivano i clichè del genere, ma le loro canzoni non erano un misto di "Oh baby babe i love you" e basta. Eh si, perchè non so se avete mai provato a tradurle, ma non è che i testi siano così profondi come il tono struggente di chi canta lascerebbe intendere. Giusto per mantenerci all'esempio del video di prima: Non m'importa chi sei,da dove vieni,cosa facevi,finchè mi ami (babe) chi sei,da dove vieni,non importa cosa facevi (baby) finchè mi ami Cioè un concetto del genere Modugno lo ha espresso decenni prima in maniera molto più affascinante. Vabbè , non facciamo paragoni impietosi e torniamo alla storia delle Boyband. Vi dicevo che all'epoca , se facevi conversazione con una ragazza, il discorso poteva facilmente cadere su questo argomento, dato che erano pure i primi anni che Mtv trasmetteva in Italia e tutti a dire "Hai visto il nuovo video di Tizio?" "Oh io ho visto il nuovo video dei Caii" roba che oggi non te ne fregherebbe niente nemmeno se li girassero Martin Scorsese o Quentin Tarantino. Dicevo, occorreva un minimo di preparazione in tema, quindi uno si doveva sentire un po' ste cose, imparare almeno due nomi di questi in modo da far sembrare di avere gusti coincidenti, quando sarebbe stato carino poter mettere su un bel cd dei queen , e far vedere che magari di musica non ne capisci nulla, ma sai riconoscere l'oggettivamente stupendo. A meno che non capitava di conoscere la tipa rock che aborrava questo genere di musica , ed allora facevi pure una figura di merda che te li ascoltavi te, che vabbè le donne almeno li trovavano belli , che giustificazione avevi? Potevi mai dire che era materiale per poi acchiappare? Ad un tratto qualcuno ebbe una idea mostruosa: Fare una band composta da donne! Così anche gli uomini avrebbero avuto le loro cantanti da idolatrare , affascinati da sorrisi o faccini dolci , e nacquero così le Spice , anche loro con le loro regole, i clichè , le caratterizzazioni (esplicitamente dichiarate) Insomma, il mondo della musica non fu più lo stesso. Quanto a te, nel frattempo avevi deciso di puntare su altre armi, di sfoggiare con le donne altri tipi di cultura. Però ogni tanto una sbirciatina su Mtv la davi lo stesso, per vedere se sto tizio che ti somiglia è finalmente riuscito ad emergere nel panorama musicale. Ma quanto cacchio ci mette?? ps sul blog di Scoopy trovate una nuova striscia, clikkate qui

venerdì 20 luglio 2012

Di scarpe col tacco , infradito e altre cose piedose

In questi giorni mi piace girare per il quartiere in pantaloncino ed infradito.
Mi fa' molto tamarro,lo so, però volete mettere il piacere di non dover indossare (e poi lavare) i calzini , quello di non dover cercare per tutta la casa dove ho messo le due scarpe (che la società non accetterebbe il fatto che uno scenda con due scarpe diverse, che mondo sbagliato è quello in cui viviamo) insomma se a lavoro devo stare tutto ordinato almeno quando esco a fare la spesa vorrei stare comodo, tipo come se fossi in vacanza. E poi siamo a metà luglio, manco fossimo a novembre, perchè devo farmi tutti sti problemi? Non credo che la gente per strada si ingrippi a fissare i miei piedi.
In un certo senso, da quando l'uomo primitivo inventò qualcosa da calzare, stanco di pestare per sbaglio, quando era distratto (molto distratto) le cacche dei mammuth , è stata percorsa molta strada, anche letteralmente. Oggi abbiam le scarpe ortopediche, da corsa, da ballo , da bowling, da passeggiata, da lavoro, col tacco. Ecco, le scarpe con il tacco.
Non ho mai capito l'arrapamento delle donne relativo alle scarpe. (Son molte le cose delle donne che mi sono ancora oscure, però su questa ci ho messo una croce sopra) Cioè , le donne entrano in un negozio di scarpe e sembrano me quando entro in un negozio di videogiochi!
Tra di loro parte subito in automatico il "Oddio ,hai visto QUELLE!"  "Eh quelle altre?Noooo devo averle!"
e tu guardi quei modelli, ti sembrano assolutamente identici a tutti gli altri, differendo magari per colore o qualche farfallina sopra, ed invece no, esistono mille piccole cose che differenziano che te uomo non sei in grado di comprendere ad occhio nudo.
Loro sì.

Eh già, perchè il tacco per una donna, oltre che strumento di elevazione, lo è anche di Tortura.
Tortura perchè dopo un po' le scarpe fanno loro male, ed allora un uomo direbbe: "Ma perchè non fate una riunione tutte le donne del mondo e vi mettete d'accordo a maggioranza semplice che le scarpe col tacco vanno abolite, così girate tutte con scarpe da ginnastica comode e siete tutte alte uguale, in proporzione??"
Mai più dolori ai piedi, caviglie slogate (a proposito CIAOOOO CAGNACCIOOOO MIO!!! ;p )
mai più bolle di qua e di là. Sarebbe così facile.
In fondo è la stessa cosa che camminare sui trampoli, permette loro di vedere il mondo da un differente punto di vista, di uscire con ragazzi più alti facendosi meno problemi (ma chi se ne frega dell'altezza di coppia, quanti problemi inutili che la gente si fa!) il problema è che il tacco va padroneggiato, non è che una se le mette una volta ed è già pronta,vai!
Tocca saperci camminare, che si rischia di cadere ogni secondo (a proposito,scusate, CIAOOOO CAGNACCINO MIO,CIAOOOO!!!) insomma tocca fare attenzione, mica è roba per bambini.

Ma se solo tutte le donne lo volessero, il mondo potrebbe cambiare.
Basterebbe posizionare i mobili della cucina un po' più in basso, gli scaffali dell'ufficio a lavoro, i tasti dei citofoni fuori dei palazzi, insomma con i dovuti accorgimenti la società sarebbe pronta.
Solo che la lobby dei produttori di tacchi è troppo potente, le persone che hanno provato a contrastarla hanno fatto tutte una brutta fine ed io stesso , temendo per la mia vita, mi fermerò qui.
 Sperando che non mi facciano oscurare il blog entro poche ore.

giovedì 19 luglio 2012

Professor Gegge

Per qualche anno mi sono pagato gli studi facendo il doposcuola a due ragazzini figli di amici di mio padre.
Tutto comincio così, per caso, loro avevano bisogno di ripetizioni , io di soldi, e quindi 2+2 fa 5 ! (è evidente che le ripetizioni non fossero in matematica )

Mi venne fatta sta proposta così, inaspettata : "Gè, ti va di fare un po' di doposcuola a'e' guagliuni?"
Ci pensai un po'. All'epoca avevano più o meno quattordici anni, li conoscevo pure ed erano simpatici.
"Massì - pensai - in fondo che mi costa?"
Che ingenuo.

Venivano a casa mia a studiare, nel pomeriggio, più o meno verso le quattro. Restavano circa un'ora , un'ora e mezza quando proprio c'erano tanti compiti. Frequentavano la prima superiore, posso dire con orgoglio di averli accompagnati con buoni risultati a finire la terza.
Era la mia prima esperienza del genere, non avevo idea di come si dovesse fare e "L'attimo fuggente" non l'avevo nemmeno visto  tutto, ma solo la scena finale. E mia mamma non credo sarebbe stata felice di vederci con i piedi sul tavolo, anzi sarebbero volate le pantofole.
Iniziamo , essendo loro nella stessa classe avevano le stesse materie da fare, ciò rendeva il tutto più facile ma mi resi presto conto che dava anche adito a possibili confronti, paragoni e rivalità. Rivalità che , dopo qualche giorno, capii che mi sarebbe stata utile per motivare uno dei due, tipico appartenente al genere "è intelligente ma non si applica". Ora, per tutelare la privacy dei due, che erano pure cugini , li chiameremo Tom e Gerry.
Tom era un concentrato di energia, non se ne stava mai seduto, era un miracolo se riuscivo a tenerlo sulla sedia per più di dieci minuti. Ogni tanto si alzava, iniziava a fare l'istrione ballando e cantando, era il periodo di massima diffusione di "Saranno Famosi" e quindi ogni tanto scimmiottava balletti e canzoni. Approfittavo di questi intermezzi in cui andava a fare il pagliaccio in cucina , visto che conosceva i miei, per spiegare le cose in maniera più approfondita all'altro. Tom , il ballerino allegro, andava bene a scuola , buoni voti, non dovevo spiegargli le cose troppe volte, aveva buona memoria e mi incazzavo se la usava troppo invece di provare a capire. Gerry invece è quello che alla fine mi ha dato più soddisfazione. Non era portato per la scuola, infatti poi decise di fermarsi al terzo, però riuscii a fargli fare i tre anni senza particolari problemi. Aveva la testa solo per giocare a calcio, era na tortura e ogni volta veniva scazzato, però poi quando gli spiegavo le cose faceva la persona seria e dimostrava le sue qualità.Aveva pochissima memoria, l'unico modo per fargli imparare le cose era fargliele capire bene. Credo di aver capito in questo caso cosa è il piacere di insegnare, sebbene a questi piccolissimi livelli. I veri problemi li avevamo con roba tipo scienze o fisica o roba così, non ne sapevo praticamente nulla e non l'ho mai nascosto, tanto che spesso imparavamo insieme le cose sui libri di testo che portavano. A volte quindi necessitavo di una decina di minuti per capire bene una cosa, prima di spiegargliela , mentre Tom ballava e cantava la musichetta della pubblicità del Rio Casa Mia a-ha a-ha , e Gerry stava con la testa sul tavolo.
Quando c'erano le interrogazioni , di colpo pure Tom si concentrava. Ci mettevamo sotto , li vedevo proprio tutti concentrati , e non finivamo se non erano pronti. Non vi dico i casini per fargli imparare la grammatica inglese. Come esperienza , in ogni caso, è stata veramente bella , ne farò tesoro in vista di futuri eventuali figli, anche se spero che siano meno esuberanti di Tom e più attivi di Gerry.
Ogni tanto però arrivava anche qualche soddisfazione, tipo quando mi chiamavano per dire che avevano preso sette (in verità anche alcuni sei erano motivi di festeggiamenti) e pure i genitori ogni tanto , quando li incontravo, mi ringraziavano. Ammetto inoltre che ogni tanto cercavo , tra una nozione e l'altra , di piazzarci pure qualche insegnamento di vita, di consigliarli se avevano qualche problema tipico di quegli anni ,dato che spesso mi chiedevano consigli o si aprivano dei dibattiti su come è giusto comportarsi nella vita, insomma mi piaceva sta cosa di essere tipo fratello maggiore, io che un fratello non l'ho mai avuto e che probabilmente è l'unica cosa che mi è mancata veramente. (Le sorelle non fanno testo ;p )
Ora è da un po' che non li vedo, dato che poi mi son trasferito a Roma ed ho dovuto abbandonare i miei pupilli , però ogni tanto il ricordo di quei pomeriggi passati nel soggiorno di casa con uno che balla di qua da calmare, ed uno che dorme di là da svegliare , mi fa sorridere molto. ;)

mercoledì 18 luglio 2012

martedì 17 luglio 2012

Lo zerbino

Nella vita, prima o poi, tutti quanti ci siamo fatti trattare come il classico zerbino da una persona di cui eravamo follemente innamorati.
No, non è vero, c'è pure chi non ha mai avuto problemi, ma mi piaceva iniziare così il post e comunque mal comune aiuta a pensare di essere meno stupidi.

Ora , a distanza di tanti anni e con una situazione sentimentale serena, posso analizzare con lucidità e consapevolezza il trattamento che subii dalla fanciulla che mi fece innamorare per la prima volta.
Partiamo subito col dire che, in realtà, non era amore. Chiamatela infatuazione, autoconvincimento, amore dell'amore, cotta , uscita di capo , idiozia ,quinta di reggiseno, ma non amore.
 Fa' strano pensare che ormai son nell'età in cui finalmente ho capito il significato di "cotta adolescenziale" , contrapposta ad un rapporto basato su di un sentimento vero,maturo. Molti invece sostengono, ancora alla mia età, che sia invece quello il sentimento più vero , quello assoluto e privo di limiti dettati da razionalità o altro.
Senza fare un discorso pretenzioso e generale sui sentimenti e su cosa è definibile "amore vero" , vi dico che per il mio caso non lo era , pensandoci bene.
Credo che tutto fosse nato in maniera così forte per il suo aspetto fisico, dato che era l'unica cosa che davvero poteva piacermi di lei, visto che il carattere era davvero tremendo.
Io avrò avuto diciotto anni, lei qualcosa di meno. Il motivo principale per cui si era messa con me era tipo che la sua amica era interessata ad un mio amico, e quindi si poteva uscire in quattro e fare queste due storie parallele. Ovviamente io questo lo scoprii solo quando tutto era finito, e non certo dalla sua bocca. La storia durò qualche mese, nelle prime settimane ricordo che ero al settimo cielo , tutto ingrippato , mentre lei iniziava ad imporre le sue regole. E' così che si inizia ad essere zerbini, iniziando ad accettare senza problemi le prime piccole richieste.
Che poi queste donne, se le senti, ti dicono pure che sbagli ad assecondarle. Insomma, se le capisci allora sei senza personalità, se invece le contrasti allora non riesci a capirle e quindi non vai bene per loro. In entrambi i casi, pur essendo il problema semplicemente che loro non sanno quel che vogliono, te ti senti diciamo "sbagliato" , perchè non sai bene che fare. Ora, ovviamente qui stiamo parlando di una età in cui è pure normale, o almeno lo era ai miei tempi, essere un po' stupidotto e non riuscire a gestire bene la cosa. Eppure queste cose ancora oggi avvengono continuamente a uomini di tutte le età.Ed ovviamente anche alle donne.

Perchè ci sono persone di cui proprio non è il caso di innamorarsi, in quanto acquistano subito coscienza del potere che hanno su di te, ne approfittano per ottenere una posizione di predominio nella coppia, che dovrebbe sempre essere equilibrata. Per loro vale la regola del vince chi fugge, vale pure il Teorema di Ferradini . queste persone devi trattarle male, se vuoi tenertele.
Lo zerbino, di qualunque sesso sia, non sempre si rende conto di quello che gli succede: Il suo sentimento è talmente forte che non si accorge delle pezze che gli vengono tirate in faccia, e giustifica il tutto pensando "è il suo carattere, la\o amo anche per questo, con tutti i suoi difetti" e altre cazzate di circostanza. Ogni tanto gli amici provano a fargli aprire gli occhi, magari con delicatezza , ma lo z. nega, dice che stanno esagerando , e lo pensa davvero. In fondo - ne è convinto - gli altri non la\o conoscono , non sanno che questo è semplicemente il suo carattere ed il suo modo di amare.

Lo zerbino dice "ti amo" e l'altra persona risponde "Lo so!" oppure "Grazie!"
Lo zerbino aspetta con entusiasmo una sera per uscire, mentre l'altro\a  lo avvisa un paio di ore prima che per un impegno improvviso con una amica stasera non si fa nulla.
Lo zerbino rispetta le pause di riflessione che gli vengono chieste.
Lo zerbino, quando poi tutto finisce, passa a star male molto più tempo di quanto ne sia durato il rapporto.

A quel punto esiste poi una differenzazione della specie in due generi: Quello che fa' tesoro di questa esperienza, che alla prossima storia col cavolo che mi fregano, quindi non si lascia andare, fa pagare a chi c'è ora le colpe di chi c'era prima, e poi c'è lo zerbino recidivo, che vive ogni storia in questo modo , come fosse l'unico possibile di amare. Continua a credere a tutte le puttanate che gli vengono dette,  giustifica ogni cosa. L'unica speranza che ha è quella di incontrare una persona che non ne approfitti.

Voi che ne pensate?
Siete mai stati calpestati?
O siete voi che avete calpestato il vostro partner?

:p

lunedì 16 luglio 2012

revival - Improbabili blog per improbabili bloggers

Alcuni personaggi storici, della letteratura o anche semplicemente nostri contemporanei avrebbero potuto \ potrebbero   avere un blog. A quale categoria avrebbero deciso di omologarlo? E come l'avrebbero chiamato?
Ho elaborato alcune ipotesi.

Categoria : Blog personali\ vari

nome Habemus Blog - sottotitolo: La finestra del cupolone - blogger Ratzy
nome L'insostenibile leggerezza del tessere - sottotitolo: Son venti anni che ti aspetto - blogger Penny
nome Oggi scappo di casa - sottotitolo: Moglie e suocera sotto il mio stesso tetto - Blogger Houdini
nome Questo Blog l'ho inventato io - sottotitolo Vi presento tutto - blogger PippoNazionale
nome Ua - Ta'! - sottotitolo Tà - tà - ta - blogger BruceL

Categoria : Blogger Culinari

nome " Si mangia!" - sottotitolo: Io avevo capito che era pronto in tavola - blogger PonzioPi
nome Il blu a tavola - sottotitolo: Mille e uno modi di cucinare Forzuto - blogger GarghieBirba
nome Meningi e cucina - sottotitolo : Usa il cervello ai fornelli - blogger Dr. Lecter

Fashion Blog

nome "Just 299 followers" - sottotitolo Un blog spartano ma carino - blogger Leonida
nome " Trenta Denari" - sottotitolo "Calze e non solo" - blogger Giuda
nome "Senza peli nelle narici" - sottotitolo Il blog di Tu-sai-chi - blogger nonchiamatemiTom



e comunque, accorpando due revival in uno...


Quando sono passato in questa via ho sorriso, pensando che sarebbe stato un nome perfetto per un attore dei film di Maccio Capatonda.

Il Kimono ed il bambino che sognava il pallone

Quando ero piccolo a papà venne l'ingrippo di iscrivere me e mia sorella a Judo. Avrò avuto più o meno  11 anni , ero un bambino che passava ore sotto casa a giocare a pallone , guardava in tv tutto ciò che fosse calcio e parlava sempre di calcio, nel Commodore 64 aveva un solo gioco, quello appunto sul calcio.
E mio padre mi iscrive a Judo.
(a lui il calcio non piaceva)
Insomma, tutti i miei coetanei andavano a scuola calcio , divenendo bravini (alcuni bravi) e potendo sfoggiare anche le loro doti nelle partitelle tra amici, ed io restavo uno scarzone.
E' l'unica cosa, davvero l'unica, che mi è un po' mancata da piccolo. Ma mio padre si era ingrippato per il Judo. Che poi non sarebbe nemmeno tanto male , come sport, anzi.
Solo che da piccolo, a meno che te non abbia la passione , non sei in grado di capirlo. Poi magari passa qualche anno, vedi tipo Dragon Ball e inizi ad apprezzare i combattimenti ecc.
Perchè è davvero un bello sport, solo che come tutte le cose va fatto con passione, o almeno con voglia.

Comunque andiamo a prendere sto Kimono , tutto bianco (all'epoca c'era il film "il ragazzo dal Kimono d'oro , tutto figo, e non capivo perchè dovevo averne uno bianco) e andiamo a sta palestra.
Come vi ho anticipato, anche mia sorella era stata iscritta coattivamente. Lei ha un anno meno di me, ed i miei genitori han sempre avuto la predilezione per farci fare le cose insieme, quando possibile.
Col risultato che lei era "costretta" a fare cose un po' da maschiaccio , per fortuna che non decisero di iscrivere me a danza. Comunque iniziamo sto corso, ovviamente da cinture bianche.
Il maestro era un tipo simpatico, gli altri partecipanti più o meno avevano la nostra età, qualcuno più qualcuno meno. All'inizio si faceva la classica corsetta-giro della palestra, con riscaldamento ecc e poi ci si divideva ed iniziavamo a provare le mosse. Sinceramente ne ricordo pochissime, un paio al massimo. Comunque la cosa peggiore di questa esperienza era quello che succedeva in macchina, al ritorno: Papà si improvvisava Maestro Miyagi , e si prodigava in consigli e critiche del tipo "devi stare più concentrato, Gegge-San! " oppure "più aggressivo, più cattivo!" . Il male dello sport italiano sono i genitori che assistono al corso dei loro figli. Nel calcio accade anche di peggio, ve lo posso assicurare, c'è gente che dà un esempio pessimo ai propri figli, criticando e insultando i poveri arbitri (anche loro di solito coetanei dei ragazzini) ed incitando alla violenza. Perdono la testa, non dovrebbero nemmeno farli entrare negli spalti.
Papà invece si limitava a dare dei suggerimenti ed a rompere un po' le scatole, nulla di tremendo , solo che te sei piccolo, ci terresti a farlo contento, renderlo orgoglioso ecc e quindi ci rimanevi male.
Davvero, non vedevo l'ora che finisse sta specie di processo del lunedì, meno male che all'epoca non erano così diffuse le videocamere, altrimenti immagino ci avrebbe costretti a rivedere i video dei combattimenti ehehehe
Metteteci poi che mia sorella era un fenomeno, inaspettatamente, avreste dovuto vedere come buttava giù la gente, roba pazzesca. Io invece sapevo almeno cadere bene al tappeto (giuro che così mi disse il maestro,una volta.) Ma il vero problema erano i vari "Tornei di Natale" oppure Tornei a caso che ogni tanto si facevano. Una volta chiamarono a casa , per chiedere quanto pesassi (ti dividono in base al peso) mia mamma non ricordava bene e disse un peso approssimativo, ovviamente per eccesso, così il giorno della gara mi ritrovai nella categoria di alcuni coetanei bestioni che erano almeno un terzo più grossi di me. Senza contare che noi avevamo un corso che sembrava una scuola privata per studentelli privilegiati, dato che ogni 3\4 mesi ci facevano fare l'esame per passare di cintura, e che non si veniva bocciati quasi mai. Il risultato è che ti ritrovavi ad essere cintura verde (VERDE!) e non saper competere con altre cinture gialle. Comunque a casa dei miei abbiamo un paio di coppe ( di mia sorella) che sono piene di medaglie di partecipazione (mie) e dovrebbe esserci addirittura un terzo posto conquistato da me (eravamo in quattro a competere).

Crescendo , anche se non praticavo più tale sport , ho rivalutato il Judo e mi è persino venuta voglia di iscrivermi daccapo , anche se poi non ne ho fatto più nulla. Peccato, forse ero stato motivato male , avrei potuto diventare bravino dato che la stazza fisica ce l'ho.
E' che uno che viene obbligato a fare qualcosa poi non si rende nemmeno conto della fortuna che ha, in relazione alla possibilità di poter praticare sport. Alla fine nella vita qualche soddisfazione l'ho data a mio padre, anche se suo figlio non sarà mai un olimpionico in Kimono. Ormai se ne è fatto una ragione, speriamo non avanzi speranze in futuri nipoti.

 Comunque poi a scuola calcio non mi ci sono più iscritto, e son rimasto uno scarzone. Però a questo ho ovviato trovando amici ancora più scarzoni di me, permettendomi di fare prestazioni dignitose alle varie partite di calcetto.
;p

domenica 15 luglio 2012

Le ricette di Gegge - revival

Ok. L'ultima edizione di "Cogli la cassata" la vinse BlackSwan , scegliendo come materia del post le trasmissioni di ricette in tv. Riciclo quindi vergognosamente questo vecchio post, dato che non mi va di scriverne uno nuovo in tema :P dove scimmiotto tali trasmissioni.
Scusate ma oggi è domenica, fa pure caldo , uno non è che abbia tanta voglia di impegnarsi.

Forse non lo sapete, ma per quanto riguarda l'editoria al giorno d'oggi in cima alle classifiche di vendita in Italia ci sono i libri di ricette. Diventati veri e propri best-seller, vendono milioni di copie. Si dice che i libri siano il cibo della mente, è evidente che non tutti si accontentano di soddisfare solo quest'ultima.

In ogni caso, potrebbe essere una idea per ogni giovane scrittore quella di cimentarsi in questo campo, seguire la corrente e vedere dove porta. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione una serie di ricette oserei dire di mia creazione – se fosse vero – di difficolta' media ma adatte alle esigenze di tutti voi e con un'occhio alla linea. Eccola:


Tornando alle ricette, iniziamo con :


PASTA ZUCCHINE E PHILADELPHIA – difficolta' medio\alta

Ingredienti:

-Un pacco di pasta , di quella tipo rigatoni penne ecc insomma che il pezzo di zucchina si infila all'interno, facciamo 300 grammi

-Quattro uova

-Due\tre zucchine
-Una philadelphia

-pentole, scolapasta, gas per accendere il fornello

-Una donna

Se avete una donna, prendetela e mettetela ai fornelli. Potete saltare tutta la parte scritta qui in basso. Altrimenti, ecco il procedimento alternativo:

Per prima cosa prendete le uova e rimettetele nel frigorifero, che non c'entrano nulla con il piatto in questione.Poi lavatevi benebene le mani, prendete le zucchine, lavatele e tagliatele alla julienne oppure in qualsiasi altro modo volete. Fate attenzione alle dita, mi raccomando. Prendete il risultato e mettetelo in una pentola dove avrete nel frattempo messo un po' d'acqua a scaldare (poca, che di per sè le zucchine gia' rilasciano acqua.) Mettete anche a bollire l'acqua nella pentola della pasta, se vi va aggiungete un po' di sale ,ma attenzione che fa male. Ricordatevi ogni tanto di girare le zucchine che hanno la tendenza a bruciarsi facilmente, non potete lasciarle 6\7 minuti da sole mentre state al computer che tornate e le trovate arrosto. Dopo un quarto d'ora circa prendete la philadelphia e poggiatela sulle zucchine ormai lesse. Mischiate un po' il tutto con uno di quei cucchiai di legno con cui vostra madre vi minacciava fin a qualche anno fa dopo che avevate messo una fetta di pane nella pentola del ragù per spugnarcela dentro mentre era ancora in cottura, e vedrete che il formaggio si sciogliera' come il cuore di un innamorato quando vede la sua bella. A questo punto , alcune persone tutte precisine dovrebbero aver controllato i tempi di cottura della pasta, se invece anche voi preferite il metodo "assaggio ogni minuto e poi vedo" , assaggiate ogni minuto e poi vedete.

Scolate la pasta e poi mettetela nella pentola del contorno. Mischiate il tutto e

TADAAAAAAAAAAAA'
Ricordatevi di mettere subito la padella delle zucchine nell'acqua , che poi per scrostarla è nu burdell.

Se preferite un piatto invece piu' rustico, con richiami alla cucina mediterranea con influenze nordiche, ecco per voi quest'altra ricetta:

Panino con il salame milanese.
Ingredienti (per una persona)

-Un panino di giornata
-200 gr di salame milanese (va bene pure quello napoletano, ma si perde il tocco di influenza nordica)
-Un coltello (pero' quelli buoni seghettati)

Prendete il panino e tagliatelo (in orizzontale, mi raccomando)

A questo punto prendete le fette di salame e se volete toglieteci il pepe e quella striscia circolare che si fa tutto il perimetro, per poi inserire le singole fette una sopra l'altra all'interno del panino.

Se proprio volete sentirvi GianFranco Vissani (aumentando pero' sensibilmente la difficolta' di preparazione del piatto) potete prendere un po' di ricotta,sempre grazie al coltello, e spalmarla su entrambe le facce del panino.Se avete eseguito correttamente la preparazione, ecco il risultato che dovreste ottenere:

n.b. Servire freddo.
Buon appetito

sabato 14 luglio 2012

I problemi dell'uomo che tradisce

Io non riesco a capire come fanno alcuni uomini ad avere una doppia vita, intesa come due ( o anche più ) donne. Non è un giudizio morale, semplicemente non capisco come riescano a gestire la cosa.


Insomma, innanzitutto partiamo con la prima fase, quella in cui trovi l'alternativa , dovrai uscirci una sera,no? Io non riesco a nascondere praticamente nulla al mio cagnaccio, nemmeno se sto giocando alla playstation  - se ne accorge subito, anche se abbasso il volume - mentre parlo con lei a telefono, figuratevi se le dovessi nascondere del fatto che son uscito con un'altra.
Certo, uno credo si organizzi con un amico , trovi una scusa plausibile per tenere il telefono spento, magari qualcosa legato alla batteria scarica, oppure questioni di lavoro ecc.
Che poi suppongo in molti casi anche l'alternativa non deve sapere che sei impegnato, a meno che te non gli abbia raccontato la triste storia di un rapporto praticamente finito ma che va avanti solo per i figli , insomma state insieme ancora solo sulla carta, ma appena possibile avverrà il divorzio.
Quindi il telefono deve assolutamente essere spento o altro, suppongo.

Altra cosa: Dove la porti? Insomma, mettiamo che incontri qualcuno che ti conosce , qualcuno che poi non si fa' i fatti suoi , poi è finita. Quindi suppongo tocchi andare lontano, in un posticino carino magari in un'altra provincia, dove nessuno , camminando per strada, puo' venirti incontro e dirti "ehy ciao, come va? Ma dove sta la tua donna? E questa chi è?" (mmm non penso la gente sia così poco recettiva , suppongo il problema sia che questi ti vedono non si avvicinano tu li vedi e ti intossichi e poi devi corromperli o minacciarli per ottenere il silenzio)

Andiamo avanti: Il fattore economico. Già una donna porta spese,figuriamoci due.
Che poi la seconda stiamo ancora alla fase dei primi tempi, della conquista, quindi doppia spesa , come minimo devi offrire sempre te , vai con regali e sopratttutto la benzina per emigrare in un posto tranquillo. E le notti poi dove le passate? Mica puoi portartela a casa , metti che ricevi poi qualche visita a sorpresa? E poi basterebbe il risolino del portiere a far diffondere la voce nell'aria.
Senza contare che il senso di colpa, col passare del tempo, porterebbe a farti fare ancora più regali anche alla donna ufficiale.

Il problema dei nomi: Ogni tanto già normalmente  viene sto fatto che uno si confonde, in modo assolutamente senza malizia e pensiero, una sorta di dislessia nominale, tanto che l'unica soluzione, per non commettere mai gravi errori, è chiamare tutte "Amore" o "tesoro".
I più furbi\fortunati potrebbero trovarne due dello stesso nome, così vai di naturalezza.

I social network. Tocca cancellarsi, è inutile pure farsi finti nomi ecc.
E' inutile dire che non sei iscritto.
Prima o poi la seconda sgama la tua vita reale.

Le date, gli anniversari ecc.
Già è complicato ricordarne quelli con una. Tocca segnarsi tutto sull'agenda per bene. Ma quella agenda è una prova contro di te pericolosissima, attento a dove la lasci in giro.

Eventuali malattie trasmissibili: E qui son serio. Che cacchio non puoi stare con una , magari limitare le precauzioni perchè state insieme da una vita e poi andare con un'altra e poi riandare con la prima.

Sindrome Premestruale : Metti che ce l'hanno in periodi del mese diversi , finisce una ed attacca l'altra. O peggio ancora, se coincidono! Oddio , come sarebbe possibile sopportarle??
Le vacanze, ferie ecc : Ma con chi le passi? Ed il Natale? Le feste comandate? Ed i fine settimana? Che, lavori sempre? Quanto puo' reggere?
Ma anche solo i film al cinema, metti che le due hanno gli stessi gusti, che fai ti vedi due volte lo stesso film? E se fosse il nuovo SpiderMan che fai, la seconda volta ti impicchi?


Ma il problema più grande , che basterebbe da solo a scoraggiare tale riprorevole condotta, è uno:

Due donne = Due suocere.

Ma chi ve lo fa fare????

venerdì 13 luglio 2012

Non riesco a trovare il titolo per questo post.

Sveglia alle otto e mezza.

Doccia , barba poi di nuovo sciacquata di faccia che - stupido - ci si rasa prima della doccia (vabbè attenuante , vostro onore , ero ancora tutto rintronato di sonno) (accolta)

Presto, metti le cose nella lavatrice che altrimenti non ce la fai a stenderli prima di scendere.
Messe, ok.

Intanto che si fa iniziamo a studiare, che l'esame si avvicina.

Poi tocca alla camicia che devo mettere oggi a lavoro , va stirata (vabbè almeno è pulita, vedi il lato positivo)

Stira la camicia.
O almeno fai in modo che alla gente sembri che ti ci sia almeno impegnato.

Ok, le lancette corrono, hai preparato la borsa per stasera, che dopo il lavoro fai tutta una cosa per uscire e ti serve il cambio?
ovviamente no, avrei dovuto farlo ieri.
E facciamolo.
Caccia al tesoro per la stanza per trovare le cose che ti servono.
La lavatrice è pronta.
Bene, caccia i panni puliti, che se li dimentichi lì poi stanotte che torni puzzano e devi rilavarli.
Bene, andiamo a standerli fuori.

Male, lo stendino è già occupato dai panni lavati ieri.
togli i panni lavati ieri e metti i nuovi.

Hai fame? Preparati da magnà che sennò ti mangi la merda in giro , in frigo c'è l'insalata e il pomodoro, nel freezer il pesce.
Fatto? E magna,va'. Che dopo non hai tempo.
(Ma si puo' , alle undici? Ma che fai il brunch??)

Fatto? E mo' i piatti vuoi forse lasciarli lì , nel lavello , a decomporsi? Su, lava.

Ok, forza, vestiamoci e andiamo a lavoro, che oggi c'è il turno di pomeriggio e sei già in ritardo,se i mezzi pubblici fanno tardi a che ora arrivi?

Dai, pubblichiamo almeno un post , e che cacchio.

E sono solo le 11 e 30 , non hai fatto ancora nulla.



Ok, mi è venuto il titolo!!


" MAMMAAAAAAAAAA , I MISS YOU. "

;p

revival - Romanzo salsero

Ok, quando lo pubblicai la prima volta qui c'erano ancora quattro gatti e credo nessuno se lo sia filato, magari stavolta avrà miglior sorte...

TADAAAAAAAA'

Romanzo Salsero
Parte prima - La scoperta


Iniziò tutto una calda sera di un paio di estati fa.Ero con degli amici in un locale, uno di quei lidi che con la luna si trasformano in discoteche. Girovagando un po' tra corpi sudati e poco vestiti con in mano il mio drink analcolico che poi il barman ti mette solo quello schifo di succo di frutta ad ananas che ti fa acido allo stomaco , questi invogliano all'alcolismo - scusate - girovagando tra corpi sudati e poco vestiti arrivai in un settore dove la musica non era piu' il solito "Unz tunz uaaaa my love baby unt tunz tunz " ma era uno struggente lamento in lingua spagnola di un artista - che penso debba essere un po' l'equivalente di un nostro neomelodico - che si doleva del fatto che la sua donna non lo volesse piu' (non che io sia un madrelingua spagnolo,ma le parole eran qualcosa tipo "porchè tu no me ames" e simili) mentre trombe , chitarre e delle cose che avrei saputo in seguito chiamarsi "clave" suonavano allegramente, in totale contrasto di intenzioni con il testo. Anche coloro che ballavano sembravano essere indifferenti alle pene d'amore della voce, dato che sembravano sorridere tutti, mentre si guardavano negli occhi. La gente ballava in coppia, ogni tanto si abbracciava per poi staccarsi. Poi lui pigliava lei , le faceva compiere un paio di giri su se stessa, le prendeva le mani la tirava a se, e facendola passare sotto il suo braccio le faceva fare un ultimo giro prima di stringerla a sè di nuovo.

Distratto da quell'ambiente per me nuovo,non mi ero reso conto che mi stavo incamminando verso il centro della sala. Una ragazza, che evidentemente aveva scambiato il "ma che stanno a fa'?" sul mio viso per un "vuoi ballare con me, baby?" mi si avvicinò,sempre a ritmo di musica, tendendomi le braccia. Istintivamente la strinsi,pensando qualcosa del tipo "Ua' come sono cordiali qui" (Ammetto che sotto sotto pensai anche qualcosa del tipo "eheh chest cio'bbo'"). Eravamo stretti, dicevo , e lei sorrideva. Passarono non piu' di un paio di secondi prima che il suo sorriso si trasformasse in incertezza."ma non sai ballare?", formulo' la sua domanda, che parve ad entrambi retorica.

Ed io , che ero il classico pezzo di legno ,improvvisai dei passi che ancora oggi il mio cervello si vergogna di riportarmi alla mente (suppongo sia per una forma di autodifesa) . La ragazza, che tra l'altro era pure carina , mi sorrise con gentilezza e salutandomi si allontano' alla ricerca di un altro compagno. Tutto questo mentre il tormento d'amore del cantante era stato sostituito da un pezzo meramente strumentale. Le coppie si sfaldarono tutte, con la massima naturalezza , per poi ricomporsi con altri addendi.Mentre tornavo verso la zona commerciale mi sentii un po' ferito nell'orgoglio. qui nella parte tamarra tutti ballavano a cazzo, liberi da schemi e passi obbligati, ma devo ammettere che difficilmente sorridevano. Ormai l'ingrippo era partito. chiesi ad un amico se sapesse che cosa si stesse ballando dall'altro lato , e lui con un sorriso ed un po' di sufficienza mi rispose che si trattava di Salsa . Ovviamente ne avevo sentito parlare , ma non l'avevo mai vista dal vivo, convinto che si ballasse solo in locali appositi. Trascorsi il resto della serata con la mente che rimurginava sull'offesa subita , desiderosa di un pronto riscatto.


QUI trovate la seconda parte , sulla lezione di prova


terza parte, sul corso

Ok, manca solo l'ultima parte, quella sulla prima uscita in un locale con i conseguenti tentativi di abbordaggio ecc però non l'ho ancora scritta, dato che sembrava non avere nemmeno una platea minima...ma ora se qualcuno la richiede lo faccio con piacere!

giovedì 12 luglio 2012

Il presentaggio delle amiche

Come tanti giovincelli che hanno avuto la sfortuna di frequentare un istituto superiore prevalentemente maschile ( i giusto due elementi del gentil sesso con gli anni e la vicinanza al testosterone son arrivate alla maturità più virili dei compagni uomini ) ho vissuto il periodo di carestia da femmine , di per sè non lunghissimo, ma a quell'età sei talmente in fissa ormonale che avresti bisogno di una storia al mese.

Quando passi quegli anni in una scuola maschile, pensi ogni volta a quelli che si son iscritti ad un liceo tipo pedagogico, linguistico , magistrale , insomma delle vere e proprie riserve di caccia.
Chè non sono nemmeno tanto e solo le compagne di classe in sè, quanto le amiche.
Magari le conosci alle varie feste, magari te le presentano...insomma è una vera pacchia, non devi fare nulla tranne che aspettare, e prima o poi l'occasione vien da sè.

Invece tra di noi ricordo che c'era tutta eccitazione ogni volta che la metropolitana arrivava, alla fermata successiva alla nostra, fuori ad una scuola femminile.
Vedevi tutti , appena entrati, aggiustarsi i capelli ed i vestiti, impostarsi, c'era pure chi si sedeva dove c'erano posti liberi accanto con la speranza che qualcuna gli si sedesse vicino.
Quando il treno arrivava, se beccavi l'orario giusto d'uscita loro erano tutte lì, sulla banchina, e noi con le facce attaccate al vetro a vedere le possibili prede che stavano per accedere.

Quanto alle professoresse, invece, non avendo concorrenza delle nostre coetanee , venivano viste come esempi di femminilità e tutte ottenevano una supervalutazione , ben poco aderente alla realtà in un mercato meno oligopolistico. (Avrò detto bene? La prof di economia non era niente male,belle gambe) Quindi, care lettrici mamme, posso darvi un consiglio spassionato?

Iscrivete i vostri figli maschi a qualche liceo pieno pieno di donne!
Farete la loro felicità per almeno 5 anni, vi ringrazieranno sicuramente, magari non il primo anno, ma i successivi di sicuro.

In ogni caso, era comunque necessario procurarsi compagnia femminile, quindi uno spremeva al massimo le amiche che aveva, quelle della compagnia, al fine di poter ottenere la presentazione di una amica. Una da inserire nel gruppo, o anche solo da far uscire con noi una sera, poi si vede.

Purtroppo, la risposta che si otteneva quasi sempre era "Tesò, mi spiace le mie amiche so' tutte fidanzate! " . Davvero, non se ne usciva.
Ora, sarà perchè le donne hanno competizione e difficilmente inseriscono una persona nuova in un gruppo in cui si trovano, sarà perchè non vogliono presentarti nessuna perchè magari il pensierino non ricambiato ce l'han fatto loro, sarà perchè se escono con noi è proprio perchè altre amiche non ne hanno, sarà perchè si vergognano di te, ma insomma non sempre uno puo' farci affidamento.
Quelle rare volte che per sbaglio si trovava ad uscire con noi una cugina o una vecchia amica in crisi con l'uomo , era uno scontro fratricida tra chi dovesse essere il titolare del diritto di prelazione.
Che poi sarebbe bastato che colpiva uno, che poi attraverso le uscite a quattro con le amiche di lei si sarebbe apparato tutto.

Il fatto è che prima non esisteva il catalogo Facebook.
Oggi invece salti tutta la fase della mediazione, ti vai a visitare la lista delle amiche e vedi un po' quali sono single e papabili. Una battuta qui, un intervento la, e si aggancia.
Così poi le chiedi "ti va di uscire con noi? C'è anche la tua amica Tizia !"
"Tizia? Si, non la vedo da una vita, ci andavo alle elementari insieme e l'ho ritrovata ora su fb,ok"

E così la fatidica sera si incontrano, proprio quelle due che si schifavano già a 7 anni e si tiravano i capelli da un banco e l'altro, ed ora sono proprio lì, allo stesso tavolo. Carramba!

Ahhhh, i giovani d'oggi hanno la vita proprio facile,eh?
;p

mercoledì 11 luglio 2012

Strategie di marketing per conquistare nuovi lettori

Si, insomma, girando un po' per blogger ho notato che i blog che parlano di donne incinte sono pieni di lettrici. Ma pieni pieni, che tipo la più scarsa ha il doppio dei miei. Ora , credo che sia il caso di fare qualcosa per riuscire a conquistare questa consistente fetta di mercato.

Il problema è : cosa?

Cioè, scartando la soluzione estrema di mettere in cantiere un bimbo subito, qualcosa toccherà pure fare.
Se dovessi pagarle, potrei fare una convenzione visite-commenti-pannolini . Solo che andrei in fallimento dopo tre ore ed un centinaio di cacche.

Quindi no, niente.
E che cacchio.

Un po' come le blogger modaiole, che dovrei mettere le mie foto con vestiti diversi e poi dire "indosso un jeans color jeans ed una maglietta con un'apertura per la testa e due per le braccia " (non sono molto bravo a descrivere queste cose , con l'abbigliamento ecc) ma dovrei trovare prima un tizio o una tizia disposti a fotografarmi , che l'autoscatto sarebbe triste.

Pure le blogger modaiole sono piene di lettrici, anzi da tutto il mondo, infatti indossano anche gli abiti con le scritte sopra tradotte. Io non potrei tradurre le cazzate che scrivo, già in alcuni casi non fanno ridere in italiano. Eppure questa cosa mi limita, è un ostacolo, perchè sono sicuro che se qui nel mondo si parlasse una sola lingua allora avrei centinaia di migliaia di lettori. Si, e pure molti di voi, che i vostri blog non hanno niente da invidiare a tanti altri pienipieni di lettori.

Insomma, ste mamme, potrei puntare sul loro istinto materno e fare tutti post da cucciolotto.
O un post sugli omogeneizzati.
O uno sul culetto rosso irritato. (massì mettiamo due parole di ricerca utili qui e la, poi ci pensa google)

Oppure potrei mmm
no, meglio....
no.

Insomma, come le conquisto ste mamme?
Come faccio ad entrare nel giro?
si accettano consigli!

L'uomo depilato (dalla donna)

Da qualche anno anche gli uomini stanno attenti al loro corpo ecc ecc saltiamo subito il classico preambolo fatto di frasi fatte trite ritrite e risentite (che avranno da risentirsi, poi? son così banali)
insomma l'uomo non è più disposto ad avere il classico ciuffo allegro che spunta dalla camicia, nella parte alta del petto. O meglio, è la donna che non è più disposta al fatto che il suo uomo ce l'abbia.

Non è più disposta a poggiarci sopra la testa quando dorme.
Non è più disposta a farci delle treccine rasta.
Niente, ste donne ormai non vogliono fare più nulla.

E quindi ti regalano un rasoio elettrico per Natale.
Comprano per sbaglio al supermercato una crema depilatoria da uomo.
E stava in saldi, non si puo' cambiare.

Ordinano un set di cesoie da giardino via Ebay.
Ti somministrano del sonnifero nel caffè, la sera, e ti risvegli tutto nudo e glabro in petto.
Poi prende loro la mano, e iniziano a deforestare ascelle e pancia.
E omettiamo se decidono di scendere più giù , che questo è un blog per famiglie.

Insomma, le donne hanno deciso di vendicarsi di ogni sofferenza da lametta dovuta al loro doversi per secoli e secoli depilare parti del corpo in cui gli uomini invece hanno lasciato sviluppare una folta vegetazione , e son partite alla riscossa. Tutto è iniziato appena han scoperto l'esistenza del rasoio elettrico.
Che non sei depilato, no, ti lascio giù un po' di roba che comunque ce li hai.
Poi dopo qualche mese di utilizzo hanno anche capito la possibilità di regolare la lama e di utilizzarla a diversi centimetri. Poi è toccato al contropelo, concetto che a te a dir la verità non è ancora chiarissimo. Ora, donne, sappiate una cosa: All'uomo piace avere i peli!

I peli son importanti, come le parole.
Il pelo è una cosa che è tua, che se me la togli mi fai violenza psicologica oltre che fisica, il pelo è parte di noi. Poi, ovvio che uno non deve avere le liane di Tarzan , però manco quel petto tutto brutto brrrrrrrrr  rasato che poi c'è la ricrescita e ne diventi schiavo.
Io ci credo a sta cosa che se tagli un pelo, che magari se ne sarebbe stato tranquillo per tutta l'esistenza, poi dopo quello ricresce tutto incazzato e diventa il doppio.

Io non capisco, Dio ci ha creato con i peli, perchè la Chiesa Cattolica tace sulla strage che le donne pongono in atto sui peli degli uomini??
Perchè???

e perchè una donna, dopo che ha rasoiato a due centimetri il tuo corpo , poi ci poggia la testa e dice "ahhhh, adesso sì!" quando esistono i cuscini a tale scopo?
Insomma, prima queste fanno uccidere animali solo per la voglia di indossarne le pelli, adesso ci costringono anche a raderci , accorciarci i peli nei casi migliori, solo per il poter avere un cuscino in pelle umana?

E devi vedere dopo come puliscono i peli a terra sul pavimento tutte contente, senza fare il minimo problema, quando invece se lasci qualche peluzzo della barba nel lavandino succede la guerra.

Uomini di tutto il mondo, ricordate l'esempio di Sansone.
Quando è che saremo tutti uniti, che la smetteremo di farci trattare così, e grideremo tutti insieme "IO NON MI DEPILO???"

Uffaaaaaaaaaaaaa

Oggi non riesco proprio a finire nulla di quello che ini

martedì 10 luglio 2012

Un complimento non costa nulla

Ho una personalissima manìa , ve la faccio semplice semplice: Ogni volta che vedo una donna che conosco che si è tagliata i capelli devo subito dirle che sta bbbbenisssimo!

Non lo so perchè mi è venuta sta cosa, forse è istinto di protezione verso il gentil sesso, però davvero lo faccio in ogni caso e d'istinto, anche quando proprio non lo penso.
Anche se proprio una si è stravolta, rovinata, deturpata, asimmetricata, fatta i capelli come Emma  ( ;p ) , messa le extension di un altro colore, ecc ecc ecc

E' come se pensassi: Ok, questa persona ieri è stata da un parrucchiere, gli ha dato il triplo di quello che te dai al barbiere sotto casa,  quello magari aveva voglia di far uscire fuori l'artista che è in lui e si è preso pure delle belle licenze, magari la crema del colore era strana ed è uscita una tonalità diversa da quella voluta, magari ancora sta tizia ha voluto dare al mondo un segnale di cambiamento, di nuova vita, di un nuovo sè , insomma questa va incoraggiata, sostenuta.

E quindi parte il "Ah , stai bene con sto taglio!"
Anzi, prima mi viene istintivo, da attore consumato, partire con due\ tre secondi di sguardo attento e soddisfatto, con l'espressione più verosimile possibile che riesco e sorridere di apprezzamento.
E noto che ci cascano tutte.
Ti dicono "graaaazie" tutte ammiccanti , un po' imbarazzate.
Si sciolgono, che quando le hai viste arrivare sotto sotto trapelava nei loro occhi il timore del parere altrui, anche se cercavano di nasconderlo con nonchalance ( si scriverà così? vabbè mica siete francesi voi?)
Insomma, sia chiaro, mica il mio fine è prenderle in giro (anzi) ma solo mi viene istintivo di infonderle sicurezza, di far arrivare un messaggio del tipo "massi hai fatto bene baby , hai guadagnato almeno 5 anni, hai un'aria più sofisticata, interessante , sei proprio una gran figa , peccato che sono fidanzato che mi ti magnerei!"

Cioè , non c'è niente di male in tutto questo. Perchè poi noto che sorridono , sono contente , si è svoltata la giornata. Ed ho pure acquistato dei punti simpatia, così , solo dicendo due parole.

Ora, qualcuno tra i miei lettori avanzerà la questione morale, almeno per i casi in cui siffatto taglio è un obbrobrio o quantomeno non è quello adatto ai lineamenti della suddetta donna.
La questione sulla opportunità di infondere false certezze , di sostenere un look invece oggettivamente svalorizzante dell'estetica di quella specifica persona.
Il dilemma sulla verità , sulla sincerità , anche quando non è portatrice di bene ma solo di dolore.



Sentite, ormai se li è tagliati, non è che le ricrescono subito. La cazzata è stata fatta.

A sto punto perchè deve stare intossicata fino ad allora?

Chi offre la colazione?

Ogni mattina nei bar italiani che si trovano in prossimità di un qualunque ufficio si verifica il dramma dell'offerta della colazione.
E' un fenomeno sociale che sembra nascere dall'inspiegabile credenza popolare che sia disdicevole , quando si va tra colleghi a prendere il classico caffè e cornetto, andare alla cassa e pagare ognuno quello che ha preso. No, dai, offro io. No, dai stavolta però offri te. No, stavolta toccava a Peppe offrire , eh!
 Peppe?
Pe'? Dov'è?

Vedete, qui non stiamo parlando del fatto che si incontra un amico, o ci si da appuntamento con una persona, ed allora uno ha piacere di offrire all'altro la colazione.
Questa è routine e si sa che l'abitudine uccide il piacere.

Insomma, la mattina un gruppo di impiegati, che non ha fatto la zuppetta di latte e fette biscottate a casa, si ritrova prima del lavoro (oppure alla prima pausa utile) al bancone. A meno di casi estremi in cui il gruppo fa a turno, c'è sempre quell'incertezza su chi debba pagare. Come se "ognuno paga il suo" , ripeto, fosse una cosa che non va fatta, tipo che il cassiere vi guarda schifato.
Ed allora si parte con le ordinazioni.
C'è chi prende il classico caffè , chi prende il cappuccino , chi il cornetto...e poi c'è il tizio che prende la SPREMUTA D'ARANCIA.
La s.d.a. è una delle cose che fanno lievitare il conto, ed è pure giusto che il barista si rompe pure le scatole di prendere gli agrumi o le arance , spremerle , dover poi ripulire la macchina ecc ecc e quindi è normale che te la facciano pagare di più.
Ora, una delle regole non scritte dovrebbe essere che chi ha preso la cosa più costosa dovrebbe farsi anche carico del conto , una sorta di prenotazione implicita.
In realtà questo non sempre avviene , e quindi quando ci si guarda un po' imbarazzati (succede sempre quando non c'è quello che dice "Oh, oggi faccio io , eh!" ) con la mano in tasca per cacciare il portafogli, come tanti cowboy a mezzogiorno nella strada davanti ad un saloon , mani nella fondina e occhi negli occhi , non sempre lo spremutaro si fa avanti .
Alla fine, di solito, finisce che ci pensa sempre lo stesso. Oppure un altro , uno di quelli che ogni tanto si fanno coraggio. Ora qui si scherza, però penso a realtà lavorative dove c'è gente che lavora pure per meno di 30 euro al giorno, e se ne spende quasi dieci solo per la colazione non dico tutti i giorni ma quasi, i conti capirete voi che poi non tornano.

Il momento clou è comunque quello in cui tocca veder chi paga , c'è il tizio che ha scordato il portafogli in macchina , quello che non ha spiccioli ma deve prelevare ,quello che ha fatto ieri,  quello che ha preso solo il caffè senza nemmeno il cornetto e non è il caso che tocchi a lui, c'è quello che un attimo prima era qui , adesso forse ha avuto un improvviso attacco di colite e sta in bagno . Insomma, alla fine il fortunato viene designato per esclusione.

Alla fine, il povero Tizio, dopo tre mattine consecutive , va al supermercato e si compra un litro di latte ed un pacco di fette biscottate.
Domani zuppone!



ps voi come vi regolate?
i vostri colleghi si fanno lo spremutone?
e sono contodegradabili?

su, sfogatevi pure.

domenica 8 luglio 2012

Il toro meccanico ed il blogger curioso

Ieri sera in questo posto c'era la festa del paese, che ormai tutti chiamano "Notte Bianca" , giusto perchè "Festa del Paese" è meno figa. Invece "wow stasera c'è la Notte Bianca!" "Ecchestiamo aspettando?!"

Comunque usciamo e c'era tutto il paese e credo anche buona parte dei paesi limitrofi. Era pure carina, c'era la cover band di turno , i giochi , le giostre , le ragazze vestite da passerella , i tamarrielli , le famiglie , il toro meccanico , quelli che fanno la crepes con la nutella , il lungomare affoll...
Il toro meccanico?

Mmm

Era da quando eri ragazzino , diciamo 15 anni fa , a tavola guardavi "Buona Domenica" e tutte quelle ragazze venivano fatte salire su questo toro - perchè così quando cadevano si vedevano le mutande sotto la gonna oppure i capezzoli andavano in fuori gioco complici scollature generose e si alzava lo share , e non solo quello , che a quell'età basta veramente poco per ingrifarti - dicevo tutti quei pseudovip salivano su sto toro e facevano sta gara di resistenza e te sotto sotto pensavi "see vabbe' e che ci vuole " , che sotto sotto covavi dentro di te sta cosa di voler provare, un giorno.
Ed adesso sto coso è davanti a te, a pochi metri. Ti sta fissando.
In più in questi giorni tanti giovani baldanzosi si stanno facendo incornare a Pamplona , così per sfizio , e te non hai nemmeno il coraggio di domare per qualche minuto un ammasso di fili e ferro dalla forma bovina?

No, che non ce l'ho.
Il problema è che la mia donna, che sotto sotto avrebbe potuto farlo lei ma con la scusa della gonna ha detto "no, non posso" ha insistito per farmi provare sta esperienza.
"Dai, così lo scrivi nel tuo blog , è un buon argomento i lettori saranno felici"

Ora, a parte che di cose ne ho tante in mente che posso far post fino al 2016 tranquillamente, non credo che voi siate così interessati a sta cosa. Però alla fine ho ceduto.

Potevo forse non cedere dinnanzi ad una  richiesta di una prova di coraggio , fattami in maniera così esplicita dalla mia donna?
Si che potevo, però sotto sotto era la spinta che mi serviva per soddisfare questa curiosità.
Vado dal giostraio a fare due chiacchiere, pensando che magari mi chiedesse una cifra un po' altina, così da poter giustificare il rifiuto con motivi economici che c'è la crisi e non è che ti posso dare dieci euro a te per un minuto su sto coso.
Cazzo, me ne ha chiesti due.
Mo' se non lo faccio passo per codardo e pure per pidocchio.

Ok, mi tolgo le scarpe , mentre il bambino prima di me viene allegramente disarcionato , tra le risate di quei vigliacchi passanti senza palle che loro no, guardano solo, non è che si concedono.
Io invece sono pronto, mi avvicino alla bestia e monto in groppa , cercando di capire come funziona.

Cerco inutilmente le pedaline, per bloccare i piedi. Niente da fare, non ci sono. Due euro, che ti aspettavi.
In pratica funziona così: C'è una specie di impugnatura- maniglia al centro della sella, ti devi mantenere con una sola mano , stringere forte. Non appena lo capisco è già troppo tardi, l'animale ha iniziato il suo movimento. Ovviamente parte piano, poi aumenta l'intensità , fa' degli scatti, si gira.


(Scusate la bassa qualità della foto)



Però non è così difficile. La cosa peggiore è che la mano ti fa un male tremendo a furia di stringere, dovresti trovare il tempo giusto per cambiarla, ma non è facile. Dopo una decina di secondi, appena mi sento un po' più stabile, rivolgo lo sguardo verso il mio cagnaccio: Quella inqualificabile sta con la macchina fotografica digitale in mano , a farmi le foto o un filmino.
Dovevo aspettarmelo.
La scoperta del fattaccio quasi mi fa cadere, però riesco a recuperare la posizione. Ogni tanto mi guardo intorno, so che c'è gente che sta guardando, semplici curiosi, che non sperano altro che tu cada, così per farsi due risate. Vili.
Intanto il tempo passa, e penso che ho resistito abbastanza secondi da aver fatto una prova dignitosa. Ed ecco che arriva lo scossone che mi fa perdere l'equilibrio, provo ad aggrapparmi alle corna del toro, ma scopro con sgomento che sono di gommapiuma. A Buona Domenica non era così.
Ancora pochi secondi di agonia, e poi l'ultima scossa. La mia schiena è sul tappeto di gomma.


Il momento della pur gloriosa caduta
Istintivamente indosso un bel sorriso, di quelli per far vedere che l'hai presa con sportività. Mi alzo, con dignità, accarezzo il toro con un gesto dal forte simbolismo, volgo lo sguardo verso quella scema che sta ancora filmando e ridendo. Poi saluto il giostraio, che mi guarda con uno sguardo del tipo "bravo, pensavo peggio!" . A quel punto mi dice che il tutto è durato 39 secondi.
Cavolo quanto allunga la vita sto coso, cioè se ci passi sopra 40 anni è come se ne avessi vissuti 75 , è una scoperta scientifica straordinaria.
In attesa di ottenere il Nobel per sta cosa, vi saluto aggiungendo che dopo ti gira la testa per almeno mezz'ora. (non scherzo)