lunedì 13 febbraio 2012

Spendere il tempo

Ieri era finito il latte. In realta' non era proprio finito, diciamo che era diventato un esperimento di biologia, dato che lo avevo lasciato da una settimana sulla scrivania. Chissa' la Chiesa cosa ne pensa del gettare nel wc quei microorganismi che si erano formati , e che tra qualche decade mi avrebbero chiamato "papa'". Comunque il succo è che dovevo scendere a comprarlo , altrimenti mi toccava fare colazione con la pasta e fagioli. Non avendo molto tempo e sperando di cavarmela in fretta, mi dirigo al supermercato vicino casa.



Finisce sempre che entro per prendere una cosa e basta e invece ne approfitto per girare tra gli scaffali. A sto punto prendo anche qualcosa per pranzo. Non avendo molta voglia di cucinare ripiego sugli insaccati, di solito.Il problema è che non sai mai se stanno usando i numeri oppure no. Se non li prendi, è scientificamente provato che dopo arriva una signora , prende il numero e si piazza in pole position. Ho imparato quindi che, nel dubbio, è meglio fare sto strap. Viene il mio turno,mi rendo conto che avrei potuto impiegare il tempo che ho passato in fila per pensare a cosa prendere, invece di giocherellare con il telefonino. Quando mi chiede "dica!" mi verrebbe quasi da dirgli "boh dimmi tu, che m'aggia' magna' oggi?". Vado di crudo, dato che la quotazione della bresaola che ho letto oggi sul sole24 era ancora troppo alta.

Nove volte su dieci l'addetto sbaglia,sempre in eccesso, facendo almeno 100grammi in piu'. Pero' c'è una volta, la decima, in cui la bilancia gli dice che ha azzeccato (a culo) esatti esatti i 150 gr. In quel momento ti guarda tutto soddisfatto, e capisci che devi fare il sorriso compiaciuto e muovere il capo in segno di approvazione.

Non parliamo poi di cio' che avviene alla cassa. Ti metti in fila , non scegli nemmeno a caso, ormai hai imparato quali sono le cassiere piu' veloci, le compari alla quantita' di cosa che hanno nei carrelli le persone e ti infili in quella che secondo te finira' prima. Ovviamente nell'equazione non hai tenuto conto della legge di Murphy: Qualcosa succedera' alle persone che ti precedono: Dalla signora che ha dimenticato di prendere il latte- che si trova dall'altra parte del supermercato – a quello che non trova il portafogli , a chi deve fare la tessera dei punti o qualunque altra variabile del caso. Intanto ti guardi intorno, cercando di combattere il tuo destino.
 Nella fila accanto si procede piu' spediti. Ti domandi cosa fare, se rischiare e passare li lì, ma è troppo tardi, la signora anziana che ti seguiva ci si è gia' fiondata con il suo carrello strapieno.
 Resti un attimo fermo, ferito nell'orgoglio, battuto dai riflessi di una persona che ha vissuto almeno il doppio di te (va beh avra' piu' esperienza di ste file, provi a giustificarti) mentre la problematica che ha portato al rallentamento non accenna a risolversi. Quando la matassa si è sbrogliata realizzi che , ancora una volta, hai dimenticato la busta di plastica resistente a casa. Anzi , LE buste , dato che ogni volta te ne devi prendere una nuova. Ormai ne hai talmente tante nel mobile che potresti metterti fuori al supermercato a venderle. Tocca quasi a te, ci siamo...ed ecco l'immancabile donna che arriva e che ti chiede : "Scusi, ho solo questa bottiglia di olio, posso passare?"

E tu ovviamente la fai passare, anche se i tuoi prodotti sarebbero solo sette\otto, mica la spesa settimanale. A quel punto commetti l'errore di voltarti indietro, e vedi la signora dietro di te con in mano una bottiglia di olio ed un pacco di sale.Ti guarda, con aria sorridente. Sono solo due prodotti, che fai non la fai passare?

"Andate, signo'..."

"Grazie..."

A quel punto pero' prendi tutta la roba che hai nel carrellino e la piazzi sul tappetino mobile al bancone, per affermare il tuo diritto di precedenza.Poco importa se la barra verde che divide è ancora impegnata nell'operazione precedente. Hai fatto talmente tardi per prendere due cosette che ora non guardi in faccia a nessuno. Arrivi, proprio nel momento in cui l'altoparlante dice che è stata aperta anche la cassa accanto, e il cassiere ti chiede di scusarlo un attimo che deve cambiare il rotolo degli scontrini. Una volta che sei riuscito a pagare metti tutto di corsa nell'ennesima busta che hai dovuto prendere, senza tener conto di tutti quei criteri che qualche donna ti ha insegnato del tipo "metti le cose dure e le bottiglie sotto, le uova sopra ecc"

Ora ti resta solo da superare con una energica spallata il tizio che raccoglie le offerte prima dell'uscita e la guardia giurata che potrebbe chiederti lo scontrino e poi sarai finalmente fuori.

Non fa niente che hai dimenticato il latte, tu lì dentro , almeno per oggi , non ci torni piu'.

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