mercoledì 15 febbraio 2012

Il treno verso casa

Se vi capita di frequente di viaggiare sui treni nella tratta Roma – Napoli allora non potete non aver notato alcune cose. Iniziamo con la partenza , quelli sono i minuti piu' pericolosi. Tocca stare attenti a borse cellulari e bagagli, che poi il mariuolo scappa a terra prima che il treno parta e poi non lo prendi piu'. Superato questo momento di tensione, durante la tratta verrai disturbato da diversi venditori di calzini, che entreranno nello scompartimento con fare da amiconi e ti proporranno la loro mercanzia a prezzi davvero competitivi: Un paio cinque euro. "Ma è filo di Scozia!" Ora , io non ci credo che proprio gli scozzesi spendano così tanto per dei calzini... In ogni caso, una sola volta ho fatto l'errore di comprarli , lasciandomi intenerire dal fatto che avesse sette figli. O almeno così mi aveva detto. E cacciamo sti cinque euro.Pensi che a sto punto li cacciavi per il biglietto e te ne andavi in prima classe, che stavi un po' piu' comodo. Vabbè... alla fine poi lui si giustificava pure dicendo: "Meglio a venner chest,caggia fa', aggia i' a rubba'? . E meno male!

In ogni caso quel paio di calzini è stato un investimento: Lo tengo nella borsa da viaggio e quando passa uno e mi propone l'affare glieli faccio vedere e dico : "Gia' li ho presi è passato prima il tuo amico!" E quello rimane perplesso , dato che dovrebbe averne l'esclusiva.

Comunque alla fine c'è una certa tolleranza , solo una volta mi incazzai. Ero stanchissimo , stavo dormendo , questo entra e mi sveglia. "Ti serve un block notes?"

Vabbè che ha capito che mi piace scrivere, pero' arrivare a svegliarmi mi è sembrato un po' troppo. Credevo che fosse il controllore.

Comunque viaggiare in treno di solito puo' avere anche aspetti piacevoli, come quello non dico di conoscere ma di scambiare due chiacchiere con gente nuova. Di solito quando entro in uno scompartimento spero sempre di trovarci qualche bella ragazza. Anzi , su sei posti spero di trovarne almeno tre. Con gli altri due vuoti. Non perchè debba fare il fariniello,ma così, senza motivo.

Piu' realisticamente, mi basta non avere dei tamarri , o gente che parla a alta voce o che si toglie le scarpe. Quando il treno parte e ci sono delle persone sedute accanto a te devi fare una scelta fondamentale: Ti va di arrischiarti a fare due chiacchiere oppure preferisci restare in silenzio a guardare fuori? Se ti va male dopo devi affrontare una conversazione di almeno due ore senza possibilita' di svincolarti , ma se ti va bene il viaggio diventa gradevole. Di solito racimolo sempre qualcosa da leggere, anche se consumo il tutto entro i primi venti minuti. Una volta ricordo che stavo finendo di leggere l'ultimo Harry Potter, ero tutto preso dalla lettura, alzo gli occhi e piu' avanti c'era una graziosa fanciulla. La fisso per un po' , non troppo da sembrare un maniaco, e riposo gli occhi sul libro. Intanto mi accorgo che il tizio che ho di fronte mi sorride. "E' una droga, eh?"

Beh fa sempre piacere parlare di donne tra uomini, quindi ricambio il sorriso.

"io l'ho letto gia' 4 volte." mi fa.

Parlava del libro. Da lì in poi abbiamo fatto una piacevole chiacchierata come due vecchi nerd, fino a quando lui non mi ha detto "Devi leggere assolutamente Lo Hobbit!"A quel punto era troppo,son tornato in me.


Intanto quando son in treno capita sempre che chiama mammà , che mi viene a prendere alla stazione , e vuole sapere dove sto. Il problema delle telefonate nei treni è che arrivano sempre quando il treno passa nelle gallerie , che cade la linea.Pero' da quando le principali compagnie telefoniche non adottano piu' lo scatto alla risposta la cosa è molto meno drammatica.

Alla fine, poi ,chiude con la solita raccomandazione:

"Nun t'addurmenta', che ti rubano tutto!"


Io dormo ,sprezzante del pericolo, e in alcuni casi russo pure , ma voi non fate come me.

Sapete,fa tanto la tipa sveglia ma poi è bonacciona come me. Come lo so? l'ultima volta che ha fatto lei il viaggio per venire a trovarmi mi ha portato un bel regalo: Un paio di calzini filo di Scozia 46.

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